Una targa per ricordare i medici scomparsi per il Covid

Una targa per ricordare i medici scomparsi per Covid. È stata inaugurata questa mattina nella sede dell’Ordine dei medici della provincia di Novara una targa a memoria di tutti i medici morti sul campo in conseguenza al coronavirus.

«Il sacrificio dei nostri colleghi non deve passare sotto silenzio – ha commentato Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine -. Oltre a questa iniziativa, entro la fine dell’anno ne porteremo a compimento un’altra: la publbicazione di un volume che raccoglie le testimonianze di medici che hanno vissuto il Covid in prima linea».

Il direttore dell’ospedale Maggiore, Mario Minola, ha ricordato che «durante la pandemia abbiamo avuto 1200 ricoverati; 337 operatori sanitari, di cui 72 medici, sono stati contagiati. ora siamo attrezzati con un laboratorio di follow up per seguire i pazienti e per capire se il Covid possa lasciare segni nel tempo. Siamo anche attrezzati per le emergenze».

 

 

«Ieri all’ospedale di Borgomanero è tornato in servizio un medico ricorverato due mesi in rianimazione per Covid – ha raccontato la direttrice dell’Asl, Arabella Fontana – La sua voglia di ricominciare è un monito per tutti noi a essere responsabili nel nostro comportamento».

«Il nostro territorio ha reagito bene nonostante le criticità – ha affermato il sindaco Alessandro Canelli – una delle cose più importanti a cui dobbiamo prestare attenzione, nel caso in cui ci fosse un ritorno importante del virus, è la protezione della strutture sanitarie e di chi ci lavora».

Una targa, dunque, che «è un perenne ricordo di chi ha dato la vita sul campo» ha commentato il consigliere provinciale Ivan De Grandis.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Una targa per ricordare i medici scomparsi per il Covid

Una targa per ricordare i medici scomparsi per Covid. È stata inaugurata questa mattina nella sede dell’Ordine dei medici della provincia di Novara una targa a memoria di tutti i medici morti sul campo in conseguenza al coronavirus.

«Il sacrificio dei nostri colleghi non deve passare sotto silenzio – ha commentato Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine -. Oltre a questa iniziativa, entro la fine dell’anno ne porteremo a compimento un’altra: la publbicazione di un volume che raccoglie le testimonianze di medici che hanno vissuto il Covid in prima linea».

Il direttore dell’ospedale Maggiore, Mario Minola, ha ricordato che «durante la pandemia abbiamo avuto 1200 ricoverati; 337 operatori sanitari, di cui 72 medici, sono stati contagiati. ora siamo attrezzati con un laboratorio di follow up per seguire i pazienti e per capire se il Covid possa lasciare segni nel tempo. Siamo anche attrezzati per le emergenze».

 

 

«Ieri all’ospedale di Borgomanero è tornato in servizio un medico ricorverato due mesi in rianimazione per Covid – ha raccontato la direttrice dell’Asl, Arabella Fontana – La sua voglia di ricominciare è un monito per tutti noi a essere responsabili nel nostro comportamento».

«Il nostro territorio ha reagito bene nonostante le criticità – ha affermato il sindaco Alessandro Canelli – una delle cose più importanti a cui dobbiamo prestare attenzione, nel caso in cui ci fosse un ritorno importante del virus, è la protezione della strutture sanitarie e di chi ci lavora».

Una targa, dunque, che «è un perenne ricordo di chi ha dato la vita sul campo» ha commentato il consigliere provinciale Ivan De Grandis.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore