Nei giorni scorsi la rivista internazionale “The Lancet Planetary Health” ha pubblicato il contributo dal titolo Aligning disaster risk reduction and climate change adaptation in the post-COP26 era (vai alla pagina Web) firmato da docenti e ricercatori del CRIMEDIM (centro di ricerca universitario che svolge attività di ricerca, formazione e servizi nel più allargato ambito di salute globale, di salute nei disastri e assistenza umanitaria) del dipartimento dell’UPO. Gli autori del commento pubblicato sono le dottoresse Martina Valente e Monica Trentin, il coordinatore scientifico del CRIMEDIM Luca Ragazzoni (in foto) e il professor Francesco Barone Adesi.
Emergenza climatica significa anche emergenza umanitaria e la capacità di adattamento delle comunità ai cambiamenti sarà un aspetto cruciale per limitare, in futuro, l’ingenza dei danni e il numero delle vittime. «L’adattamento al cambiamento climatico, che è l’adattamento ai cambiamenti attuali o a quelli preannunciati dai modelli climatici e dalle condizioni meteo estreme — secondo i ricercatori del CRIMEDIM — è essenziale per preservare la salute globale, come è emerso in modo chiaro durante COP26.»