Vaccino, nelle 50 Rsa novaresi quasi ultimata la prima dose di somministrazione

Vaccino, nelle Rsa quasi ultimata la prima dose di somministrazione. La prospettiva è quella di concludere tutte le somministrazioni entro nove settimane. Sono 50 le strutture per anziani segnalate dalla Regione e che Asl ha preso in carico con le uscite per effettuare i vaccini e la prima tornata si concluderà questa settimana, con venerdì 15 gennaio.

Ad avere il vaccino sono ospiti e operatori. Da lunedì poi comincerà il secondo giro, ossia il richiamo del vaccino, ma non solo: «Il secondo giro di vaccino ha una doppia funzione, – spiega Edoardo Moia, il direttore del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl– oltre alle persone che hanno già ricevuto la prima fase, ci saranno anche coloro che non hanno ricevuto la prima dose e per questo ci sarà poi un terzo giro nelle strutture per concludere i richiami».

Quindi nove settimane in tutto. Esclusi coloro che sono ancora positivi e che quindi non riceveranno il vaccino nella prima campagna vaccinale. «Quante persone saranno vaccinate in tutto? Difficile fornire delle cifre in questo momento, le valutazioni sono quotidiani e spesso ci sono cambiamenti una volta arrivati in struttura, – dice Moia – posso dire che al momento abbiamo vaccinato circa un migliaio di persone».

 

 

Obiettivo è creare ambienti dove «vivere e lavorare in sicurezza, sia per le persone che non hanno vissuto la malattia, sia per coloro che l’hanno affrontata ma hanno magari una immunità debole. La speranza è quella di diminuire poco per volta i casi».

Ambienti puliti per gli ospiti, ma anche per gli operatori: «Abbiamo notato proprio in questi mesi che è un continuo rimbalzo, – spiega il direttore – tendenzialmente è l’operatore che può portare il virus all’interno della struttura, ma lo porta anche all’esterno, in famiglia o fra gli amici o lo diffonde. Le Rsa rappresentano in sé un piccolo numero, ma hanno rappresentato e rappresentano una percentuale importante di casi complessivi. Azzerare i contagi è l’obiettivo».

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Vaccino, nelle 50 Rsa novaresi quasi ultimata la prima dose di somministrazione

Vaccino, nelle Rsa quasi ultimata la prima dose di somministrazione. La prospettiva è quella di concludere tutte le somministrazioni entro nove settimane. Sono 50 le strutture per anziani segnalate dalla Regione e che Asl ha preso in carico con le uscite per effettuare i vaccini e la prima tornata si concluderà questa settimana, con venerdì 15 gennaio. Ad avere il vaccino sono ospiti e operatori. Da lunedì poi comincerà il secondo giro, ossia il richiamo del vaccino, ma non solo: «Il secondo giro di vaccino ha una doppia funzione, - spiega Edoardo Moia, il direttore del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl– oltre alle persone che hanno già ricevuto la prima fase, ci saranno anche coloro che non hanno ricevuto la prima dose e per questo ci sarà poi un terzo giro nelle strutture per concludere i richiami». Quindi nove settimane in tutto. Esclusi coloro che sono ancora positivi e che quindi non riceveranno il vaccino nella prima campagna vaccinale. «Quante persone saranno vaccinate in tutto? Difficile fornire delle cifre in questo momento, le valutazioni sono quotidiani e spesso ci sono cambiamenti una volta arrivati in struttura, - dice Moia – posso dire che al momento abbiamo vaccinato circa un migliaio di persone».     Obiettivo è creare ambienti dove «vivere e lavorare in sicurezza, sia per le persone che non hanno vissuto la malattia, sia per coloro che l’hanno affrontata ma hanno magari una immunità debole. La speranza è quella di diminuire poco per volta i casi». Ambienti puliti per gli ospiti, ma anche per gli operatori: «Abbiamo notato proprio in questi mesi che è un continuo rimbalzo, - spiega il direttore – tendenzialmente è l’operatore che può portare il virus all’interno della struttura, ma lo porta anche all’esterno, in famiglia o fra gli amici o lo diffonde. Le Rsa rappresentano in sé un piccolo numero, ma hanno rappresentato e rappresentano una percentuale importante di casi complessivi. Azzerare i contagi è l’obiettivo».

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