Il ministero della Transizione ecologica dal 2019 (allora era il ministero dell’Ambiente) ha rafforzato notevolmente il sostegno per interventi che favoriscano l’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici. In quest’ambito, racchiuso nel programma Parchi per il clima, il Parco Nazionale della Val Grande ha ottenuto nel biennio 2019/2020 ben 5.600.000 euro.
In una visione di continuità, il Parco Nazionale della Val Grande si è nuovamente attivato proponendo sette linee di intervento e ottenendo dal ministero i fondi per alcune opere di manutenzione straordinaria del territorio sui versanti e in ambito forestale, di efficientamento energetico per strutture scolastiche e di valorizzazione di alcuni habitat del Parco.
«La linea di finanziamento Parchi per il clima rappresenta una straordinaria opportunità per il territorio del Parco Val Grande – afferma il Commissario straordinario, Massimo Bocci – perché oltre ad intervenire su ambiti prettamente ambientali, in piena sintonia con il nostro DNA, consente anche di essere al fianco delle comunità con interventi che vanno ad incidere sulla vita della collettività e danno significato alla scelta di essere parte della comunità del Parco Val Grande. In questo senso sottolineo con particolare soddisfazione – conclude Massimo Bocci – l’approvazione da parte del Ministero per l’annualità 2021 degli interventi per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici di Santa Maria Maggiore e San Bernardino Verbano».
Il nuovo finanziamento, pari a 2.360.000 € di cui 417.000 € in cofinanziamento, consentirà dunque di dare concretezza ai seguenti interventi approvati dal Ministero:
– I querceti come serbatorio di CO2 e di biodiversità: interventi selvicolturali finalizzati all’ampliamento dell’habitat 9190 “Vecchi querceti acidofili delle pianure sabbiose con quercus robur”
L’obiettivo del progetto finanziato con oltre 400.000 € e che coinvolge le località di Cicogna e Genestredo è il ripristino di habitat di pregio a dominanza di specie quercine in sostituzione di formazioni instabili dal punto di vista biologico e strutturale a dominanza di castagno. Contemporaneamente si andrà a favorire cenosi potenzialmente da governare all’alto fusto, con elevata capacità di immagazzinamento di CO2 nel medio e lungo periodo, con l’obiettivo di ridurre il rischio di incendi.
– Valorizzazione dell’habitat dei castagneti (habitat 9260) con vocazione paesaggistica, naturalistica e storico-testimoniale
All’interno della ZPS in località Cicogna, l’intervento con un costo complessivo di oltre 160.000 € ha tre fondamentali obiettivi:
incrementare la valenza naturalistica dei castagneti, intesi come scrigno di biodiversità; incrementare la capacità di fissazione della CO2 nel medio e lungo termine grazie all’avviamento all’alto fusto;
ridurre il carico combustibile in un’area ad elevato rischio incendi e nella immediate prossimità di un nucleo insediativo.
– Interventi selvicolturali per 260.000 € finalizzati all’incremento dello stock di carbonio nella gestione attiva di una faggeta (habitat 9110 in Comune di Caprezzo)
L’intervento interessa una superficie di circa 25 ettari, in sponda sinistra idrografica del torrente che confina con il territorio del comune di Intragna. La proposta ha l’obiettivo di definire le più corrette attività selvicolturali per assecondare le dinamiche dei boschi di faggio, secondo la logica della conservazione dell’habitat 9110 e del suo miglioramento con azioni finalizzate all’avvio di processi di arricchimento floristico.
– Ripristino accessi pedonali ad habitat forestali a rischio incendi o danni da fattori abiotici localizzati in aree non accessibili di Cossogno e Miazzina
I benefici ambientali degli interventi finanziati con 157.000 €, ai fini della funzione Anti Incendi Boschivi, risultano intrinseci alla realizzazione degli stessi. Le azioni prevedono dunque visite e controlli periodici dello stato di manutenzione dei manufatti, soprattutto delle fasce di vegetazione ripulite intorno ai sentieri.
– Le praterie semi-naturali per lo stoccaggio di carbonio e la biodiversità: interventi di ripristino di habitat di prateria e miglioramento dei servizi ecosistemici a favore della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici
L’intervento nei pressi dell’Alpe Straolgio (Comune di Malesco) e Corte Bavarone (Comune di Aurano) si propone, grazie ad un finanziamento di 370.000 €, di ripristinare le praterie semi- naturali invase da felce aquilina o da arbusteti ad ericacee. Si prevede dunque la rimozione della vegetazione invasiva, contrastando gli impatti del cambiamento climatico, con finalità sia di contenimento delle emissioni legate a incendi, sia di ripristino di praterie ad elevata biodiversità, in grado di stoccare elevate quantità di carbonio.
– Efficientamento energetico e adeguamento sismico della scuola primaria in frazione Bieno a San Bernardino Verbano
Il cofinanziamento di circa 187.000 € da parte del Comune di San Bernardino Verbano consentirà di attuare specifici interventi di adeguamento sismico dello stabile, cui seguiranno gli interventi di efficientamento energetico da parte dell’Ente Parco, tra cui: coibentazione del sottotetto, formazione di cappotto su muratura esterna, coibentazione estradosso solaio di calpestio, sostituzione terminali con round cassette e radiatori nei bagni, riqualificazione della centrale termica con pompa di calore. Gli interventi potranno contare su un finanziamento del Ministero pari a 248.000 €.
– Efficientamento energetico e adeguamento sismico della scuola materna di Santa Maria Maggiore
Dopo gli interventi di adeguamento sismico a carico del Comune di Santa Maria Maggiore pari ad € 230.000, si procederà a quelli volti all’efficientamento energetico: diagnosi energe tica dell’immobile e redazione APE, sostituzione degli infissi con serramenti ad elevate prestazioni energetiche, isolamento del sottotetto e isolamento a cappotto delle pareti verticali, riqualificazione dell’impianto di riscaldamento e installazione di nuovi corpi illuminanti (per un finanziamento complessivo di 345.000 €).