Il primo cittadino di Verbania, Silvia Marchionini, alza la voce contro la Regione Piemonte. Secondo il sindaco la sanità nel VCO non gode della giusta attenzione da parte dei funzionali regionali e la situazione sta diventando ingestibile.
«A due anni e mezzo dall’insediamento della amministrazione Regionale del Piemonte la sanità del VCO attraversa una fase drammatica. Due anni e mezzo di annunci ma nessun atto concreto. Nessuno – ha dichiarato il primo cittadino di Verbania-. L’Amministrazione regionale con il consigliere leghista Preioni e l’assessore Icardi in testa ha abbandonato il percorso per avere un nuovo e moderno ospedale baricentrico per i cittadini del VCO, unito al potenziamento della medicina territoriale, annunciando un altro progetto di riassetto sanitario che a tutt’oggi non si è visto.
Non solo nessun atto concreto ma nemmeno un confronto vero con gli amministratori del territorio, con l’assemblea di Sindaci. Solo annunci. E questo mentre la sanità pubblica del VCO ha ricevuto colpi durissimi, con due ospedali che sono diventati ancor di più poco attrattivi professionalmente e con servizi meno efficienti per tutti i cittadini.
Di fronte all’emergenza della pandemia per Covid si sarebbero dovuto dare risposte straordinarie – ha continuato Marchionini – invece vi è stata una gestione che ha fatto retrocedere la qualità dei servizi ospedalieri, senza nemmeno investire di più sulla sanità territoriale. A poco è servito l’encomiabile sforzo degli operatori sanitari, soli e impotenti di fronte a una mancanza di una qualsivoglia politica sanitaria. Sono francamente stufa degli annunci, gli ennesimi del nostro consigliere regionale leghista Alberto Prioni e dell’assoluta assenza dell’assessore alle politiche della sanità Icardi. Stiamo pagando, noi cittadini del VCO, un prezzo salatissimo».
L’assessore regionale alla sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha voluto subito replicare alle recenti affermazioni della sindaca di Verbania sulla situazione della Sanità nel Vco.
«La Sanità piemontese ha offerto risposte straordinarie all’emergenza pandemica nel VCO, come nel resto della regione. Non riconoscerlo, non significa denigrare l’operato dell’Assessorato, ma quello di tutti i sanitari che in questi due anni sono stati impegnati in prima linea a garantire l’assistenza contro il Covid-19. Non c’è stato alcun calo dei servizi degli ospedali del VCO che non fossero, come dappertutto, indotti dalle condizioni emergenziali, così come non c’è stato alcun passo indietro sulla realizzazione del nuovo ospedale nella piana dell’Ossola e sulla volontà di mantenere aperto quello di Verbania, con il potenziamento della rete di medicina territoriale. La Regione Piemonte ha prodotto una risposta tecnica e politica che nel VCO mancava da più di quindici anni, tenendo conto delle peculiarità del territorio. Ora sono i sindaci, non ultimo quello di Verbania, nel pieno rispetto delle loro sensibilità territoriali, a dover formulare delle proposte per l’individuazione di un’area idonea a ospitare il nuovo ospedale».