Nella basilica di San Vittore, al termine della messa presieduta dal prevosto don Costantino Manea, alla presenza delle massime autorità provinciali, le hanno consegnate i comandanti dei corpi interessati.
Per Verbania il commissario Andrea Cabassa ha consegnato un encomio agli assistenti Laura Poletti e Stefano Rastellotti. La prima, addetta al back-office del comando, per i compiti assolti «con abnegazione, inusuale senso del dovere e di appartenenza nel corso del lungo e onorato servizio» dimostrando «grande professionalità, sicurezza e disponibilità verso i cittadini, assolvendo i propri incarichi con straordinaria dedizione ed elevata competenza, superando le molteplici difficoltà personali, conducendo con chiarezza le numerose ed articolate attività assegnatele». Il secondo per l’operatività dell’ultimo biennio, che l’ha visto sequestrare 203 veicoli sprovvisti di assicurazione e, nel solo 2021, rilevare 47 sinistri.
Al corpo di Gravellona Toce comandato dal commissario Teresa Trapani appartengono l’ispettore Giacomo Piazzani e gli agenti scelti Emanuele Bianchi e Alessandro Pugno, che lo scorso novembre hanno faticato ad avere la meglio –tanto che uno di loro è stato ferito a una gamba con una prognosi di 37 giorni– di un uomo che, resistendo a un controllo, s’è scoperto essere un cittadino tedesco ricercato per scontare una pena di 10 anni in Germania.
Il vicecomandante domese, commissario Andrea Morandini, lo scorso febbraio ha portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria che ha permesso di individuare una donna, prestanome di 75 veicoli, poi denunciata per falso, truffa aggravata e indebita percezione del reddito di cittadinanza. Nell’agosto del 2020 l’agente Simone Vadalà, dal controllo approfondito di un’auto in sosta a Domo, ha scoperto che il numero di telaio era differente da quello associato la targa perché la vettura era stata rubata. Nel novembre del 2020 il vicecommissario Davide Simonotti e l’assistente Luigi Raso hanno effettuato controlli che hanno permesso di scoprire 14 stranieri che falsamente avevano dichiarato residenza a Domo. Nel corso delle ispezioni hanno scoperto un caso di abbandono di rifiuti e sventato una fuga di gas.