La Voce dell’estate – Tre letture freschissime

La Voce dell'estate

Siamo ad inizio luglio, il caldo è arrivato ormai da tempo e non si ha più la forza per fare nulla. La rubrica La Voce degli studenti si trasforma in La Voce dell’estate e vi terrà compagnia tutti i mercoledì di luglio e agosto orientandovi nel mondo dell’attualità, rinfrescandovi dal calore estivo. Il primo argomento di cui vogliamo parlarvi sono le letture estive. Durante l’estate è rilassante immergersi nella lettura, e i generi tra cui scegliere non mancano di certo!


Tuttavia, è comprensibile che si possa fare fatica a districarsi in questo enorme labirinto di possibilità tra cui scegliere, rischiando di attivare l’effetto del choice overload; il nome dice già tutto!
Ma non dovete preoccuparvi!

La Voce dell’estate…sui libri


Nel presente articolo mi occuperò di stilare una classifica di quelli che sono, per me, i libri migliori da leggere durante l’estate: dei libri freschi, leggeri ma allo stesso tempo coinvolgenti. Ognuno di questi libri sarà accompagnato da una breve descrizione della trama e da una riflessione che si può ricavare leggendo il suddetto libro. Ma non perdiamo ulteriore tempo, ed iniziamo con la classifica!


1) Dubliners (James Joyce)

La nostra classifica inizia in Irlanda, con l’unica raccolta di racconti pubblicata da James Joyce: Dubliners, del 1914.
L’opera è composta da 16 racconti, per cui nel libro vi sono 16 trame differenti. Tutti loro, però, hanno un elemento comune: raccontano storie di vita quotidiana delle persone che vivono a Dublino all’inizio del XX secolo.
Dubliners è un libro chiaro, scritto in maniera realistica e con un’attenzione quasi maniacale alla descrizione della natura e dell’atmosfera che circondano i protagonisti. Esso è sia una rappresentazione della Dublino di inizio ‘900, sia una riflessione su come essa non permetta alle persone di fuggire per migliorarsi. Un libro che, dunque, rispecchia in pieno la società attuale; una società in cui chi se ne va per crescere non è mai incoraggiato, ma giudicato.



2) Caino (José Saramago)

Con il secondo libro, si vola in Portogallo dal premio Nobel per la letteratura José Saramago e dal suo ultimo libro: Caino, pubblicato nel 2009 (l’anno prima della sua morte).

Qui vediamo il protagonista, Caino, vagare fra tempo e spazio senza meta, vivendo sulla propria pelle gli episodi salienti dell’umanità descritti all’interno dell’Antico Testamento. Alcuni esempi sono: l’incontro con Lillith, la moglie infedele di Noah; l’episodio della Torre di Babele; la distruzione di Sodoma e Gomorra.

L’intento di Saramago è mostrare questi episodi (e non solo) da un punto di vista differente, ovvero quello di Caino (il primo omicida della storia). Tuttavia, si scoprirà che Caino non è l’unico uomo a commettere peccato, poiché anche tali episodi delle Sacre Scritture nascondono dei lati oscuri. Tutto ciò è anche un insegnamento al lettore, perché nessuna persona ha una purezza tale da non commettere errori; come disse Cristo, “chi è senza peccato, scagli la prima pietra.”.

3) Animal farm (George Orwell)

Per l’ultimo punto della classifica torniamo a nord, nel Regno Unito, per parlare di Animal Farm, ovvero “La fattoria degli animali”, libro del 1945.
Autore anche del più famoso 1984, Orwell in Animal Farm descrive per filo e per segno l’ascesa e l’epoca d’oro del movimento comunista in Russia e, in seguito, anche il declino e i lati terribili della dittatura staliniana. Il tutto, però, con una particolarità: tutti i protagonisti sono animali, più precisamente animali da fattoria come maiali, cavalli, mucche, galline ecc.
Un libro, Animal farm, che riesce a parlare di un argomento cupo, complesso e brutale come il terrore rosso attuato sia da Lenin che, soprattutto, da Stalin ma che, al tempo stesso, viene reso scorrevole e leggero sia dall’elemento fiabesco degli “animali parlanti”, sia da uno stile di scrittura limpido e senza paroloni nonostante il tema; credo che questo motivo, da solo, sia più che sufficiente per consigliarlo!

La Voce dell’estate – Perché leggere fa bene

Leggere fa bene sotto molti punti di vista: fa bene alla mente, è rilassante, ma soprattutto è un arricchimento. Immedesimandoci nei protagonisti delle opere che leggiamo, siamo in grado di vivere molte vite ed esperienze diverse; in questo modo possiamo avere punti di vista ed opinioni differenti su uno stesso argomento, così da conoscerlo in modo completo e mai superficiale.

Fabio Pasteris, Radio 6023

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La Voce dell'estate

Siamo ad inizio luglio, il caldo è arrivato ormai da tempo e non si ha più la forza per fare nulla. La rubrica La Voce degli studenti si trasforma in La Voce dell’estate e vi terrà compagnia tutti i mercoledì di luglio e agosto orientandovi nel mondo dell’attualità, rinfrescandovi dal calore estivo. Il primo argomento di cui vogliamo parlarvi sono le letture estive. Durante l’estate è rilassante immergersi nella lettura, e i generi tra cui scegliere non mancano di certo!


Tuttavia, è comprensibile che si possa fare fatica a districarsi in questo enorme labirinto di possibilità tra cui scegliere, rischiando di attivare l’effetto del choice overload; il nome dice già tutto!
Ma non dovete preoccuparvi!

La Voce dell’estate…sui libri


Nel presente articolo mi occuperò di stilare una classifica di quelli che sono, per me, i libri migliori da leggere durante l’estate: dei libri freschi, leggeri ma allo stesso tempo coinvolgenti. Ognuno di questi libri sarà accompagnato da una breve descrizione della trama e da una riflessione che si può ricavare leggendo il suddetto libro. Ma non perdiamo ulteriore tempo, ed iniziamo con la classifica!


1) Dubliners (James Joyce)

La nostra classifica inizia in Irlanda, con l’unica raccolta di racconti pubblicata da James Joyce: Dubliners, del 1914.
L’opera è composta da 16 racconti, per cui nel libro vi sono 16 trame differenti. Tutti loro, però, hanno un elemento comune: raccontano storie di vita quotidiana delle persone che vivono a Dublino all’inizio del XX secolo.
Dubliners è un libro chiaro, scritto in maniera realistica e con un’attenzione quasi maniacale alla descrizione della natura e dell’atmosfera che circondano i protagonisti. Esso è sia una rappresentazione della Dublino di inizio ‘900, sia una riflessione su come essa non permetta alle persone di fuggire per migliorarsi. Un libro che, dunque, rispecchia in pieno la società attuale; una società in cui chi se ne va per crescere non è mai incoraggiato, ma giudicato.



2) Caino (José Saramago)

Con il secondo libro, si vola in Portogallo dal premio Nobel per la letteratura José Saramago e dal suo ultimo libro: Caino, pubblicato nel 2009 (l’anno prima della sua morte).

Qui vediamo il protagonista, Caino, vagare fra tempo e spazio senza meta, vivendo sulla propria pelle gli episodi salienti dell’umanità descritti all’interno dell’Antico Testamento. Alcuni esempi sono: l’incontro con Lillith, la moglie infedele di Noah; l’episodio della Torre di Babele; la distruzione di Sodoma e Gomorra.

L’intento di Saramago è mostrare questi episodi (e non solo) da un punto di vista differente, ovvero quello di Caino (il primo omicida della storia). Tuttavia, si scoprirà che Caino non è l’unico uomo a commettere peccato, poiché anche tali episodi delle Sacre Scritture nascondono dei lati oscuri. Tutto ciò è anche un insegnamento al lettore, perché nessuna persona ha una purezza tale da non commettere errori; come disse Cristo, “chi è senza peccato, scagli la prima pietra.”.

3) Animal farm (George Orwell)

Per l’ultimo punto della classifica torniamo a nord, nel Regno Unito, per parlare di Animal Farm, ovvero “La fattoria degli animali”, libro del 1945.
Autore anche del più famoso 1984, Orwell in Animal Farm descrive per filo e per segno l’ascesa e l’epoca d’oro del movimento comunista in Russia e, in seguito, anche il declino e i lati terribili della dittatura staliniana. Il tutto, però, con una particolarità: tutti i protagonisti sono animali, più precisamente animali da fattoria come maiali, cavalli, mucche, galline ecc.
Un libro, Animal farm, che riesce a parlare di un argomento cupo, complesso e brutale come il terrore rosso attuato sia da Lenin che, soprattutto, da Stalin ma che, al tempo stesso, viene reso scorrevole e leggero sia dall’elemento fiabesco degli “animali parlanti”, sia da uno stile di scrittura limpido e senza paroloni nonostante il tema; credo che questo motivo, da solo, sia più che sufficiente per consigliarlo!

La Voce dell’estate – Perché leggere fa bene

Leggere fa bene sotto molti punti di vista: fa bene alla mente, è rilassante, ma soprattutto è un arricchimento. Immedesimandoci nei protagonisti delle opere che leggiamo, siamo in grado di vivere molte vite ed esperienze diverse; in questo modo possiamo avere punti di vista ed opinioni differenti su uno stesso argomento, così da conoscerlo in modo completo e mai superficiale.

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