Volti e storie. Così la Fondazione comunità del novarese celebra i 20 anni

La ricorrenza era prevista per il 19 aprile, ma la pandemia ha sospeso i festeggiamenti. Non l’entusiasmo, però. Fondazione comunità del novarese onlus compie 20 anni e lo fa con una campagna di solidarietà fatta di volti e storie dal titolo “Da vent’anni accendiamo scintille di vita – Guardando al futuro”: un concetto molto caro all’ente che, per sua mission, si fa “intermediario filantropico” tra le volontà dei donatori e i bisogni dei beneficiari così come tra le organizzazioni del terzo settore, al fine di creare reti di collaborazione sempre più forti ed efficaci.

Reti e modalità che, in seguito all’emergenza, hanno subito di cambiamenti: «Ultimamente abbiamo ricevuto richieste da settori che prima non era interessati – ha spiegato il segretario Gianluca Vacchini – e anche per questo motivo il lavoro con le altre fondazioni per sviluppare bandi che possano sostenere organizzazioni, come i centri diurni, in forte difficoltà. È probabile anche i nostri sette bandi vengano rimodulati».

 

 

La campagna è stata suddivisa in due sezioni, la prima istituzionale con 52 volti di persone che, per diversi motivi, fanno parte dell’universo della Fondazione: presidente e presidente emerito, vice presidenti, consiglio di amministrazione, ex consiglieri, collegio dei revisori e staff; la seconda con 8 testimonial in rappresentanza di quattro diverse categorie: due donatori che hanno creato un fondo patrimoniale: Gabriele Panzarasa, ex primario di Neurochirurgia dell’ospedale Maggiore che ha permesso di dotare il reparto di una sala operatorio ibrida progetto da 1 milione di euro, e il Luciano Torgano che in città ha contribuito in modo significativo a raccogliere fondi in memoria della figlia Annalisa; due volontarie, Margherita Zanetta per IdeaInsieme Novara e Marta Montebello per AIED Novara; due rappresentanti di organizzazioni che con la Fondazione hanno realizzato progetti di grande impatto: Elisa Rimotti di Opera Don Guanella e Paola Piccoli per il restauro dell’Asilo Demedici di Bellinzago. Infine due beneficiari di progetti che la Fondazione ha scelto di sostenere: Andrea Rovarini per il progetto “Non uno di meno” dell’Istituto “Fermi” di Arona e Stefano Maruzzo con la mamma Laura Barbaglia per il Centro Diurno “L’aurora” a Gozzano gestito da Anffas onlus Borgomanero.

«Abbiamo chiesto a tutti coloro che sono rappresentati nei manifesti istituzionali ma, in particolare, agli otto testimonial di metterci, per così dire, “la faccia” – ha commenta il presidente Cesare Ponti – e la risposta è stata, fin da subito, positiva ed entusiasta. Vogliamo ringraziare tutti loro, di cuore, con una menzione particolare ai testimonial che hanno scelto di donarci la loro immagine e le loro storie come esempio di buone pratiche. Siamo orgogliosi della fiducia che tutti ci hanno accordato. I volti scelti rappresentano l’intera comunità e la volontà, da parte della Fondazione, di creare legami forti di solidarietà e sostenere chiunque ne abbia bisogno, stimolando anche altri ad attivare processi utili al raggiungimento del bene comune».

Nei vent’anni di attività la Fondazione ha sostenuto oltre 2.300 progetti grazie a oltre 10.000 donatori, costituito 81 fondi tra patrimoniali ed erogativi, raggiunto oltre 24 milioni di euro patrimonio, erogato sul territorio oltre 22 milioni di euro.

Il vice presidente Davide Maggi ha ricordato come «la nostra Costituzione pone al centro le persone e incoraggia le formazioni sociali e che svolgono un’attività insostituibile. In 20 anni la Fondazione è intervenuta non solo dal punto di vista economico, ma ha aiutato le realtà a crescere. Dunque questo compleanno non segna un invecchiamento, ma l’importanza che la Fondazione ha sul territorio».

«Vent’anni fa io già c’ero e ho avuto la mia fortuna – ha commentato il vice presidente Giuseppe Nobile – che ora va condivisa con tutti».

Le affissioni dei volti sono previste, a rotazione, su 40 Comuni della provincia; si comincia il 29 maggio da Arona per concludere il 25 giugno a Cameri). A Novara i manifesti saranno affissi dal 3 al 21 giugno.

 

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Volti e storie. Così la Fondazione comunità del novarese celebra i 20 anni

La ricorrenza era prevista per il 19 aprile, ma la pandemia ha sospeso i festeggiamenti. Non l’entusiasmo, però. Fondazione comunità del novarese onlus compie 20 anni e lo fa con una campagna di solidarietà fatta di volti e storie dal titolo “Da vent’anni accendiamo scintille di vita – Guardando al futuro”: un concetto molto caro all’ente che, per sua mission, si fa “intermediario filantropico” tra le volontà dei donatori e i bisogni dei beneficiari così come tra le organizzazioni del terzo settore, al fine di creare reti di collaborazione sempre più forti ed efficaci.

Reti e modalità che, in seguito all’emergenza, hanno subito di cambiamenti: «Ultimamente abbiamo ricevuto richieste da settori che prima non era interessati – ha spiegato il segretario Gianluca Vacchini – e anche per questo motivo il lavoro con le altre fondazioni per sviluppare bandi che possano sostenere organizzazioni, come i centri diurni, in forte difficoltà. È probabile anche i nostri sette bandi vengano rimodulati».

 

 

La campagna è stata suddivisa in due sezioni, la prima istituzionale con 52 volti di persone che, per diversi motivi, fanno parte dell’universo della Fondazione: presidente e presidente emerito, vice presidenti, consiglio di amministrazione, ex consiglieri, collegio dei revisori e staff; la seconda con 8 testimonial in rappresentanza di quattro diverse categorie: due donatori che hanno creato un fondo patrimoniale: Gabriele Panzarasa, ex primario di Neurochirurgia dell’ospedale Maggiore che ha permesso di dotare il reparto di una sala operatorio ibrida progetto da 1 milione di euro, e il Luciano Torgano che in città ha contribuito in modo significativo a raccogliere fondi in memoria della figlia Annalisa; due volontarie, Margherita Zanetta per IdeaInsieme Novara e Marta Montebello per AIED Novara; due rappresentanti di organizzazioni che con la Fondazione hanno realizzato progetti di grande impatto: Elisa Rimotti di Opera Don Guanella e Paola Piccoli per il restauro dell’Asilo Demedici di Bellinzago. Infine due beneficiari di progetti che la Fondazione ha scelto di sostenere: Andrea Rovarini per il progetto “Non uno di meno” dell’Istituto “Fermi” di Arona e Stefano Maruzzo con la mamma Laura Barbaglia per il Centro Diurno “L’aurora” a Gozzano gestito da Anffas onlus Borgomanero.

«Abbiamo chiesto a tutti coloro che sono rappresentati nei manifesti istituzionali ma, in particolare, agli otto testimonial di metterci, per così dire, “la faccia” – ha commenta il presidente Cesare Ponti – e la risposta è stata, fin da subito, positiva ed entusiasta. Vogliamo ringraziare tutti loro, di cuore, con una menzione particolare ai testimonial che hanno scelto di donarci la loro immagine e le loro storie come esempio di buone pratiche. Siamo orgogliosi della fiducia che tutti ci hanno accordato. I volti scelti rappresentano l’intera comunità e la volontà, da parte della Fondazione, di creare legami forti di solidarietà e sostenere chiunque ne abbia bisogno, stimolando anche altri ad attivare processi utili al raggiungimento del bene comune».

Nei vent’anni di attività la Fondazione ha sostenuto oltre 2.300 progetti grazie a oltre 10.000 donatori, costituito 81 fondi tra patrimoniali ed erogativi, raggiunto oltre 24 milioni di euro patrimonio, erogato sul territorio oltre 22 milioni di euro.

Il vice presidente Davide Maggi ha ricordato come «la nostra Costituzione pone al centro le persone e incoraggia le formazioni sociali e che svolgono un’attività insostituibile. In 20 anni la Fondazione è intervenuta non solo dal punto di vista economico, ma ha aiutato le realtà a crescere. Dunque questo compleanno non segna un invecchiamento, ma l’importanza che la Fondazione ha sul territorio».

«Vent’anni fa io già c’ero e ho avuto la mia fortuna – ha commentato il vice presidente Giuseppe Nobile – che ora va condivisa con tutti».

Le affissioni dei volti sono previste, a rotazione, su 40 Comuni della provincia; si comincia il 29 maggio da Arona per concludere il 25 giugno a Cameri). A Novara i manifesti saranno affissi dal 3 al 21 giugno.

 

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore