La salvezza è nella poesia
“Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo e questo è uno dei suoi titoli di nobiltà”. Cominciava
“Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo e questo è uno dei suoi titoli di nobiltà”. Cominciava
“Perché ho aperto una libreria in un paesino sconosciuto? Perché avevo bisogno di respirare, perché ero una bambina infelice, perché ero una bambina curiosa, per
In un mondo a prova di click comunicare per slogan ha assunto un ruolo evidente e preminente persino in ambito politico e istituzionale; niente di
Il mio augurio di Buona Pasqua è quello di una persona che pensa sia impossibile conoscere la verità su Dio e la vita futura, soprattutto
Il mio augurio di Buona Pasqua è quello di una persona che pensa sia impossibile conoscere la verità su Dio e la vita futura, soprattutto
Leggo con rammarico e perplessità che in una scuola dell’infanzia di Viareggio si era deciso di non celebrare la festa del papà, per non urtare
Spettacolo in programma l’8 giugno al Teatro Faraggiana, poi altri appuntamenti allo spazio Nòva
Uno dei libri più significativi del Novecento europeo, “Gente sul ponte”, appartiene alla produzione più matura della poetessa polacca Premio Nobel Wislawa Szymborska. E’ il
Useppe è un bambino che nasce da una violenza. Una sera dell’inverno 1941, il secondo anno di guerra per l’Italia, un soldato tedesco ubriaco aggredisce
Oriana Fallaci ed Elsa Morante parlavano di se stesse al maschile, si definivano scrittori. La prima diceva: ‘Sono nata per essere scrittore’; Alda Merini voleva
“Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo e questo è uno dei suoi titoli di nobiltà”. Cominciava così il discorso di Montale quando il 12 Dicembre 1975 riceveva il Premio Nobel per la letteratura, domandandosi se fosse ancora utile scrivere versi nella
“Perché ho aperto una libreria in un paesino sconosciuto? Perché avevo bisogno di respirare, perché ero una bambina infelice, perché ero una bambina curiosa, per amore di mio padre, perché il mondo va a scatafascio, perché il lettore non va tradito, perché bisogna pensare ai più piccoli, perché mi sono
In un mondo a prova di click comunicare per slogan ha assunto un ruolo evidente e preminente persino in ambito politico e istituzionale; niente di strano dunque, se anche il lungo e faticoso cammino delle donne per la conquista di diritti e libertà, e di una parità di genere che
Il mio augurio di Buona Pasqua è quello di una persona che pensa sia impossibile conoscere la verità su Dio e la vita futura, soprattutto dopo la condizione di aridità esistenziale del ‘secolo’ breve’, e in questo nostro tempo intriso di nichilismo, dove il progresso sembra parlare solo il linguaggio
Il mio augurio di Buona Pasqua è quello di una persona che pensa sia impossibile conoscere la verità su Dio e la vita futura, soprattutto dopo la condizione di aridità esistenziale del ‘secolo’ breve’, e in questo nostro tempo intriso di nichilismo, dove il progresso sembra parlare solo il linguaggio
Leggo con rammarico e perplessità che in una scuola dell’infanzia di Viareggio si era deciso di non celebrare la festa del papà, per non urtare la sensibilità dei bambini orfani o lontani dai loro padri naturali; a Lamezia Terme, per evitare disdicevoli discriminazioni, hanno fatto le cose in grande stile,
Spettacolo in programma l’8 giugno al Teatro Faraggiana, poi altri appuntamenti allo spazio Nòva
Uno dei libri più significativi del Novecento europeo, “Gente sul ponte”, appartiene alla produzione più matura della poetessa polacca Premio Nobel Wislawa Szymborska. E’ il 1986, la scrittrice ha più di 60 anni: ha già da tempo superato la delusione della censura del suo primo libro di poesie, giudicato non
Useppe è un bambino che nasce da una violenza. Una sera dell’inverno 1941, il secondo anno di guerra per l’Italia, un soldato tedesco ubriaco aggredisce la maestra elementare Ida Ramundo, mentre torna a casa percorrendo a passi rapidi le strade di Roma; è una vedova di trentasette anni già madre
Oriana Fallaci ed Elsa Morante parlavano di se stesse al maschile, si definivano scrittori. La prima diceva: ‘Sono nata per essere scrittore’; Alda Merini voleva essere chiamata poeta, e non poetessa, per sfidare un ambiente come quello della poesia italiana del Novecento dominato dagli uomini. La Morante addirittura rifiutò di
La Voce di Novara è un progetto nato nel 2017 con l’obiettivo di offrire una nuova Voce dei nostri territori.
Curiosità, innovazione, accessibilità, identità, comunità e socialità sono le parole che accomunano il nostro progetto e costituiscono l’essenza del nostro manifesto e della nostra linea editoriale.
Un giornale interamente online che nel tempo è stato sempre più riconosciuto dalla comunità locale per un’informazione accorta ed equilibrata, senza tesi precostituite e che trasmette semplicità e qualità al tempo stesso.
Un progetto frutto di persone libere e “normali”, partito dalla città capoluogo nella quale si fondano le nostre radici, ma aperto ai territori limitrofi e a tutto il Nord Ovest, allo scopo di coinvolgere anche le aree dei nostri laghi.
La dimostrazione che il web sa essere local e global allo stesso tempo.