Claudia Cominoli

Amici per sempre

Avanzare tra i peccatori sulle cornici del purgatorio è per Dante l’occasione di mettere in scena la sua storia personale, di riflettere sugli errori da

Amate da cui male aveste

‘Amate chi vi ha fatto del male’. Sono ancora le parole di Gesù, dopo la preghiera del Padre Nostro recitata dai superbi, ad indicare il

Ubi sunt? Dove sono, ora?

Sulla montagna della penitenza si scontano i sette peccati capitali, attraverso un’espiazione fisica della colpa e gli esempi della virtù contraria. Ecco allora che agli

Siamo tutti esuli

Domenica 27 Marzo 1300, siamo ancora nell’antipurgatorio ed è l’ora del tramonto, l’ora in cui il ricordo riaccende in chi è in viaggio il desiderio

Porci e botoli

L’atmosfera luminosa che accoglie Dante appena uscito dall’inferno, la certezza di aver ritrovato la diritta via che conduce all’Eden, gli incontri nel segno dei dolci

Dante a cavallo

E’ noto che Dante non è stato soltanto un poeta, ma ha partecipato in prima persona all’amministrazione della cosa pubblica, restando invischiato nelle lotte politiche

Pia… e tutte le altre: morte per forza

All’inizio del V canto del “Purgatorio” risuonano le note del “Miserere”, il salmo penitenziale con cui le anime affidano la loro salvezza unicamente alla misericordia

L’impossibile abbraccio

Il racconto del “Purgatorio” entra subito nel vivo. Dopo un incipit solenne e colto di natura astronomica arricchito di elementi mitologici, con cui Dante indica

Il secondo regno

In questi due anni di pandemia inferno e purgatorio sono diventati per noi una metafora delle nostre paure, oltre che di smarrimento, confusione e speranza:

Claudia Cominoli

Amici per sempre

Avanzare tra i peccatori sulle cornici del purgatorio è per Dante l’occasione di mettere in scena la sua storia personale, di riflettere sugli errori da superare in vista di una felicità futura, ma anche su valori e affetti da mantenere

Dalla rubrica Andate all’Inferno

Amate da cui male aveste

‘Amate chi vi ha fatto del male’. Sono ancora le parole di Gesù, dopo la preghiera del Padre Nostro recitata dai superbi, ad indicare il culmine della morale cristiana: dopo l’umiltà l’amore, quello misericordioso e gratuito, che è negazione dell’invidia. Il paesaggio della seconda cornice del Purgatorio è funzionale a

Ubi sunt? Dove sono, ora?

Sulla montagna della penitenza si scontano i sette peccati capitali, attraverso un’espiazione fisica della colpa e gli esempi della virtù contraria. Ecco allora che agli occhi di Dante e Virgilio, anche loro in cammino lungo la prima cornice e ignari del luogo, appaiono spiriti che avanzano schiacciati sotto il peso

Siamo tutti esuli

Domenica 27 Marzo 1300, siamo ancora nell’antipurgatorio ed è l’ora del tramonto, l’ora in cui il ricordo riaccende in chi è in viaggio il desiderio della patria lontana. L’incipit del canto VIII è tra i più celebri del poema: “Era già l’ora che volge il disio /ai navicanti e ‘ntenerisce

Porci e botoli

L’atmosfera luminosa che accoglie Dante appena uscito dall’inferno, la certezza di aver ritrovato la diritta via che conduce all’Eden, gli incontri nel segno dei dolci ricordi terreni non devono trarre in inganno i lettori dei primi canti dell’antipurgatorio: le anime che il poeta vede sono pur sempre quelle di peccatori

Dante a cavallo

E’ noto che Dante non è stato soltanto un poeta, ma ha partecipato in prima persona all’amministrazione della cosa pubblica, restando invischiato nelle lotte politiche tra fazioni e anche coinvolto in battaglie campali. Tendenzialmente combatteva a cavallo, le rendite della famiglia gli consentivano infatti di procurarsi l’occorrente, destriero e armi.

Pia… e tutte le altre: morte per forza

All’inizio del V canto del “Purgatorio” risuonano le note del “Miserere”, il salmo penitenziale con cui le anime affidano la loro salvezza unicamente alla misericordia di Dio. Lo cantano tutte insieme, perché nel secondo regno l’esperienza del singolo diventa esemplare all’interno di un percorso in cui l’individuo non ritrova solo

L’impossibile abbraccio

Il racconto del “Purgatorio” entra subito nel vivo. Dopo un incipit solenne e colto di natura astronomica arricchito di elementi mitologici, con cui Dante indica semplicemente che è l’alba, il poeta e Virgilio incontrano il primo gruppo di anime appena sbarcate sulla spiaggia: sono indecise, ignorano tutto del luogo, sono

Il secondo regno

In questi due anni di pandemia inferno e purgatorio sono diventati per noi una metafora delle nostre paure, oltre che di smarrimento, confusione e speranza: ci siamo affacciati ai balconi, affidando la nostra attesa di riscatto allo slogan “Andrà tutto bene” e confidando nella redenzione attraverso la promessa “di uscirne

1321, idi di settembre. In morte di un Poeta

La fine del viaggio terreno di Dante avviene nella notte tra il 13 e il 14 Settembre di 700 anni fa. Il poeta si trova a Ravenna, ospite del suo mecenate Guido Novello da Polenta. Giovanni Boccaccio racconta che il signore della città romagnola aveva più volte insistito nel corso