Claudia Cominoli

Il secondo regno

In questi due anni di pandemia inferno e purgatorio sono diventati per noi una metafora delle nostre paure, oltre che di smarrimento, confusione e speranza:

Verso le stelle

Virgilio avverte Dante, ancora attonito davanti alla mostruosità di Lucifero, che è giunto il momento di lasciare l’inferno: sta sopraggiungendo la notte e tutto è

Ecco Satana, alla fine

E’ da quando è precipitato nella selva oscura che Dante sa che per recuperare la diritta via e lasciarsi alle spalle le tenebre della cattiveria

Il fondo ghiacciato del Male

E’ in una luce crepuscolare che avviene il passaggio tra Malebolge e il IX cerchio, l’ultimo della voragine infernale e il più terribile nella sua

Vedo, prevedo, intasco

E’ un poeta che esita quello che inizia il canto XX dell’Inferno, perché ancora una volta si trova di fronte alle contraddizioni, alla disperazione e

Assembramento nella X bolgia

Qualche settimana fa hanno sottratto ad un amico l’identità di whatsapp, un illecito ormai sempre più diffuso e sfruttato per finanziamento al consumo o per

Il suo nome è Nessuno

“Raccontami, o Musa, l’uomo versatile che a lungo vagò”. E’ l’inizio dell’Odissea e l’uomo versatile, nel X libro del poema, prende contatto con il mondo

I Papi a testa in giù

Se ci sono da denunciare vizi, avidità e corruzione Dante ha una terzina al veleno per tutti e non fa sconti a nessuno, nemmeno ai

Claudia Cominoli

Il secondo regno

In questi due anni di pandemia inferno e purgatorio sono diventati per noi una metafora delle nostre paure, oltre che di smarrimento, confusione e speranza: ci siamo affacciati ai balconi, affidando la nostra attesa di riscatto allo slogan “Andrà tutto bene” e confidando nella redenzione attraverso la promessa “di uscirne

1321, idi di settembre. In morte di un Poeta

La fine del viaggio terreno di Dante avviene nella notte tra il 13 e il 14 Settembre di 700 anni fa. Il poeta si trova a Ravenna, ospite del suo mecenate Guido Novello da Polenta. Giovanni Boccaccio racconta che il signore della città romagnola aveva più volte insistito nel corso

Verso le stelle

Virgilio avverte Dante, ancora attonito davanti alla mostruosità di Lucifero, che è giunto il momento di lasciare l’inferno: sta sopraggiungendo la notte e tutto è già stato visto. Il Maestro si carica il poeta sulle spalle e si aggrappa al corpo peloso del demonio: si cala fino all’altezza dell’anca e

Ecco Satana, alla fine

E’ da quando è precipitato nella selva oscura che Dante sa che per recuperare la diritta via e lasciarsi alle spalle le tenebre della cattiveria e della corruzione umana dovrà misurarsi con il Male assoluto. E noi con lui, attendiamo di vederlo da vicino. E’ Virgilio a presentarcelo: “Ecco Dite…ed

Il fondo ghiacciato del Male

E’ in una luce crepuscolare che avviene il passaggio tra Malebolge e il IX cerchio, l’ultimo della voragine infernale e il più terribile nella sua tragica disumanità. Dante sente il suono acuto di un corno e gli sembra di scorgere una città circondata di torri, ma la lontananza e il

Vedo, prevedo, intasco

E’ un poeta che esita quello che inizia il canto XX dell’Inferno, perché ancora una volta si trova di fronte alle contraddizioni, alla disperazione e vulnerabilità umane: “Di nova pena mi conven far versi”; ed è un uomo che piange per compassione quello che scorge “gente per lo vallon tondo

Assembramento nella X bolgia

Qualche settimana fa hanno sottratto ad un amico l’identità di whatsapp, un illecito ormai sempre più diffuso e sfruttato per finanziamento al consumo o per attribuirci sui social pseudo – dichiarazioni. L’inconveniente mi ha ricordato che se Dante e i suoi contemporanei erano al riparo dal cascare in mail di

Il suo nome è Nessuno

“Raccontami, o Musa, l’uomo versatile che a lungo vagò”. E’ l’inizio dell’Odissea e l’uomo versatile, nel X libro del poema, prende contatto con il mondo degli Inferi per domandare all’indovino Tiresia quale sarà il suo destino. La profezia gli svela il ritorno a Itaca, ma anche che riprenderà a viaggiare

I Papi a testa in giù

Se ci sono da denunciare vizi, avidità e corruzione Dante ha una terzina al veleno per tutti e non fa sconti a nessuno, nemmeno ai pontefici. Nonostante affermi di avere “reverenza per le somme chiavi”, con alcuni vicari di Cristo il poeta non va tanto per il sottile. Tra Adriano