Mario Grella

Gabriele Basilico: le mie città

Purtroppo vi scrivo di una mostra che chiude i battenti domani, ma solo oggi sono riuscito a vederla. Si tratta di “Gabriele Basilico: le mie

Foglie al vento

Ci sono due modi per guardare “Foglie al vento” il nuovo film di Aki Kaurismäki (che va a completare la quadrilogia iniziata nel 1986 con

Neanche un prete per chiacchierar…

Al contrario di Celentano io un prete per chiacchierare ce l’ho, ma soprattutto ho un prete da ascoltare. Ho pensato che come dono di Natale

Trilogia della città di K

Il titolo della stagione di quest’anno del Piccolo Teatro di Milano, non lasciava spazio a troppo ambiguità: “Il corpo delle parole”, segno che doveva essere

La pulce nell’orecchio

Non nascondo che mi aveva creato una certa curiosità la scenografia “playgorund” di Guido Buganza, mi dava una certa tranquillità la regia di Carmelo Rifici,

The Old Oak

Per il suo ultimo film (almeno secondo le stesse recenti dichiarazioni del grande regista britannico), Ken Loach ha scelto di girare un film “in purezza”,

Mario Grella

Gabriele Basilico: le mie città

Purtroppo vi scrivo di una mostra che chiude i battenti domani, ma solo oggi sono riuscito a vederla. Si tratta di “Gabriele Basilico: le mie città” alla Triennale di Milano. Conobbi Gabriele Basilico e la sua opera)allora era un giovane fotografo che usciva dalla facoltà di architettura), per il tramite

Foglie al vento

Ci sono due modi per guardare “Foglie al vento” il nuovo film di Aki Kaurismäki (che va a completare la quadrilogia iniziata nel 1986 con “Ombre in paradiso”…
Dalla rubrica Chez Mimich

Neanche un prete per chiacchierar…

Al contrario di Celentano io un prete per chiacchierare ce l’ho, ma soprattutto ho un prete da ascoltare. Ho pensato che come dono di Natale e come augurio per il nuovo anno, invece delle solite stupidaggini e dei soliti discorsi di circostanza, fosse interessante presentarvelo. Molti di Voi forse lo

Al castello di Novara tra De Nittis, Boldini e Zandomeneghi

Ho deciso che ve la racconterò a modo mio, la mostra attualmente aperta al Castello di Novara “Boldini, De Nittis et les italiens de Paris” (aperta fino al prossimo aprile), anche perché, come si usa in provincia, nella recensione ufficiale, non si possono mai sollevare obiezioni o osservazioni critiche, ma

Trilogia della città di K

Il titolo della stagione di quest’anno del Piccolo Teatro di Milano, non lasciava spazio a troppo ambiguità: “Il corpo delle parole”, segno che doveva essere proprio la scrittura (e non il gesto o la scena) il filo conduttore degli spettacoli della stagione. Nessuno però degli spettacoli visti fino ad oggi

Woody Allen, Coup de chance e la seconda patria

Sono due i principali motivi per cui questa non sarà la solita recensione personale ad un film, anzi i motivi sono tre: il primo è che si tratta di Woody Allen e con lui ho un legame molto profondo che risale al 1969, quando undicenne, vidi il suo primo film,

Argentina, quel che la notte racconta al giorno

Quello che emerge dalla mostra del PAC di Milano, “Argentina. Quello che la notte racconta al giorno” (aperta fino all’11 febbraio 2024) è un dato quasi incontrovertibile e cioè che le arti visive degli ultimi cinquant’anni hanno operato con strumenti simili, attraverso linguaggi quasi omologati e con risultati piuttosto prevedibili.

La pulce nell’orecchio

Non nascondo che mi aveva creato una certa curiosità la scenografia “playgorund” di Guido Buganza, mi dava una certa tranquillità la regia di Carmelo Rifici, mentre il testo di Feydeau non mi entusiasmava certo, ma comunque, se vogliamo, anche il vaudeville ha il suo fascino, e un po’ di teatro

The Old Oak

Per il suo ultimo film (almeno secondo le stesse recenti dichiarazioni del grande regista britannico), Ken Loach ha scelto di girare un film “in purezza”, come si direbbe per il vitigno di un un vino
Dalla rubrica Chez Mimich