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L’ostrica rosa? Esiste e l’ho assaggiata
L’ho assaggiata a Terra Madre, ma da anni ne sentivo parlare. Si tratta dell’Ostrica Rosa del Delta del Po, o di Scardovari. Un’ostrica allevata con
L’ho assaggiata a Terra Madre, ma da anni ne sentivo parlare. Si tratta dell’Ostrica Rosa del Delta del Po, o di Scardovari. Un’ostrica allevata con
Essere stati a Valdengo, in occasione della presentazione del Patrimonio Culturale Immateriale è stata anche l’occasione unica per assaggiare contemporaneamente due fra le più famose
Nei giorni scorsi a Ghemme si è tenuto l’incontro “Un valore aggiunto al territorio”. Un incontro celebrativo per ricordare i 38 anni di attività di difesa
Peccato non averlo letto prima, mi verrebbe da dire. Il libro di Corrado Dottori “Non è il vino dell’enologo”: è infatti una testimonianza di un
Il convitato di pietra dell’ultimo Vinitaly è stato il cambiamento climatico. Se ne parlava ovunque ma sottovoce…
Dalla rubrica Allappante
Il post sulla mia esperienza maltese, questo, ha incuriosito una collega che se n’è andata a Roma con alcuni pargoli e mi ha condiviso le sue
L’ho assaggiata a Terra Madre, ma da anni ne sentivo parlare. Si tratta dell’Ostrica Rosa del Delta del Po, o di Scardovari. Un’ostrica allevata con metodi particolari, appesa ad una corda; accudita una per una, giorno per giorno; dalle striature rosa sul guscio per effetto del sole. Il sapore è
Essere stati a Valdengo, in occasione della presentazione del Patrimonio Culturale Immateriale è stata anche l’occasione unica per assaggiare contemporaneamente due fra le più famose “fagiolate” carnevalesche del Piemonte: quella di Santhià, uno dei carnevali più antichi d’Italia; e di Chiavazza (frazione di Biella), carnevale dalla fagiolata segnalata dal Guinness dei primati. Entrambe
Nei giorni scorsi a Ghemme si è tenuto l’incontro “Un valore aggiunto al territorio”. Un incontro celebrativo per ricordare i 38 anni di attività di difesa integrata nei vigneti delle Colline Novaresi e per ricordare che l’Alto Piemonte con il Gran Monferrato è Città del Vino 2024. L’Incontro è dunque scivolato
Peccato non averlo letto prima, mi verrebbe da dire. Il libro di Corrado Dottori “Non è il vino dell’enologo”: è infatti una testimonianza di un fermento culturale e produttivo di dieci, quindici anni fa. Quando ci si chiedeva quali sono i limiti per definire un vino “naturale” e da lì
Il convitato di pietra dell’ultimo Vinitaly è stato il cambiamento climatico. Se ne parlava ovunque ma sottovoce…
Dalla rubrica Allappante
Il post sulla mia esperienza maltese, questo, ha incuriosito una collega che se n’è andata a Roma con alcuni pargoli e mi ha condiviso le sue impressioni. Primo Giorno: “Alcune considerazioni sul cibo e sugli adolescenti”, mi scrive, precisando: “O meglio sul rapporto tra adolescenti e cibo”. Ascoltiamo: “Loro non amano il cibo come
La Voce di Novara è un progetto nato nel 2017 con l’obiettivo di offrire una nuova Voce dei nostri territori.
Curiosità, innovazione, accessibilità, identità, comunità e socialità sono le parole che accomunano il nostro progetto e costituiscono l’essenza del nostro manifesto e della nostra linea editoriale.
Un giornale interamente online che nel tempo è stato sempre più riconosciuto dalla comunità locale per un’informazione accorta ed equilibrata, senza tesi precostituite e che trasmette semplicità e qualità al tempo stesso.
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