Basket C Gold, la capolista Trecate al giro di boa con Bra

Dieci vittorie, una sola sconfitta e venti punti in classifica. Questa la situazione del Basket Club Trecate, formazione che milita nel campionato di C Gold, alla vigilia di Natale e ora alla vigilia dell’ultima sfida del girone di andata.

 

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La squadra di coach Stefano Gambaro, che certo non aveva preventivato di essere così in alto e la postazione in cui si trova ora l’ha raggiunta senza alcuna pressione, sarà ospite di Abet Basket Team 71 Bra domani, domenica 12 gennaio, alle 18. Formazione a metà classifica, ma con un poster di tutto rispetto.

«Siamo primi in classifica, ma questo non deve darci alcun vantaggio anzi, – dice il coach -il nostro dicembre è stato un mese di vittorie sì, ma comunque non brillante, abbiamo accusato un po’ di stanchezza mentale e l’assenza di Bernardi, ora rientrato, si è fatta comunque sentire. E Bra è una squadra da temere, soprattutto in casa».

La pausa natalizia è servita per ricaricare le pile, allenarsi, fare un richiamo sulla preparazione atletica e confrontarsi con Mortara, che fa C Gold in Lombardia.

Essere al primo posto è bello ma difficile: «Difficile sì, perché devi sempre essere sul pezzo, sembra quasi ci sia dovuto vincere, ma non lo è per niente, – continua Gambaro – non sai mai quando ti ricapita di giocare una stagione così e parlo per qualsiasi categoria. Ora che siamo ai vertici e ce lo siamo guadagnato, vogliamo stare lì finché riusciamo».

Cosa ti piace e cosa manca alla tua squadra? «Mi piace che siano giovani e disponibili, è bello vederli allenarsi. Manca loro un po’ di consapevolezza di avere margine di miglioramento, e parlo dei giovani. A volte è difficile far capire loro che se siamo primi mi posso arrabbiare se in allenamento qualcosa non va e deve essere fatto meglio, come dicevo prima, siamo primi ma non siamo i più forti e i migliori, e anche se lo fossimo c’è sempre da lavorare. E’ un comportamento il loro che capisco, i giovani hanno meno esperienza e stanno costruendo ora la mentalità giusta. Dobbiamo lavorare e pensare a salire di livello perché ci aspetta un tour de force».

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Basket C Gold, la capolista Trecate al giro di boa con Bra

Dieci vittorie, una sola sconfitta e venti punti in classifica. Questa la situazione del Basket Club Trecate, formazione che milita nel campionato di C Gold, alla vigilia di Natale e ora alla vigilia dell'ultima sfida del girone di andata.   [the_ad id="62649"]   La squadra di coach Stefano Gambaro, che certo non aveva preventivato di essere così in alto e la postazione in cui si trova ora l'ha raggiunta senza alcuna pressione, sarà ospite di Abet Basket Team 71 Bra domani, domenica 12 gennaio, alle 18. Formazione a metà classifica, ma con un poster di tutto rispetto. «Siamo primi in classifica, ma questo non deve darci alcun vantaggio anzi, - dice il coach -il nostro dicembre è stato un mese di vittorie sì, ma comunque non brillante, abbiamo accusato un po' di stanchezza mentale e l'assenza di Bernardi, ora rientrato, si è fatta comunque sentire. E Bra è una squadra da temere, soprattutto in casa». La pausa natalizia è servita per ricaricare le pile, allenarsi, fare un richiamo sulla preparazione atletica e confrontarsi con Mortara, che fa C Gold in Lombardia. Essere al primo posto è bello ma difficile: «Difficile sì, perché devi sempre essere sul pezzo, sembra quasi ci sia dovuto vincere, ma non lo è per niente, - continua Gambaro - non sai mai quando ti ricapita di giocare una stagione così e parlo per qualsiasi categoria. Ora che siamo ai vertici e ce lo siamo guadagnato, vogliamo stare lì finché riusciamo». Cosa ti piace e cosa manca alla tua squadra? «Mi piace che siano giovani e disponibili, è bello vederli allenarsi. Manca loro un po' di consapevolezza di avere margine di miglioramento, e parlo dei giovani. A volte è difficile far capire loro che se siamo primi mi posso arrabbiare se in allenamento qualcosa non va e deve essere fatto meglio, come dicevo prima, siamo primi ma non siamo i più forti e i migliori, e anche se lo fossimo c'è sempre da lavorare. E' un comportamento il loro che capisco, i giovani hanno meno esperienza e stanno costruendo ora la mentalità giusta. Dobbiamo lavorare e pensare a salire di livello perché ci aspetta un tour de force».

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