Una al momento ha ottenuto qualche risultato in più in campo, ma di fatto sono entrambe in continua crescita. Under 18 e Under 20 sono le due formazioni di settore giovanile più “grandi” targate Novara Basket. La prima è guidata da coach Roberto  Gorrino, la seconda da coach Silvio Ferrarese, che guida anche la prima squadra della Promozione.   [the_ad id="62649"]   Gruppo numerosissimo l’Under 18, con 23 atleti in tutto e per questo la società ha scelto due campionati: Under 18 Silver nel campionato regionale piemontese e campionato Uisp a Varese. «Con un gruppo così numeroso non avremmo potuto fare altrimenti, in questo modo tutti hanno possibilità di giocare e con i giusti minutaggi, - dice il coach – è un gruppo coeso che arriva da buoni anni di educazione cestistica e che ha accolto nel migliore dei modi compagni nuovi che hanno scelto la maglia biancorossa per la validità anche del contesto umano e questo ci rende felici». Guardando il parquet, il campionato giovanile dice terzo posto con quattro vittorie e tre sconfitte, quello Uisp dice quinto posto in classifica e sei vittorie contro tre sconfitte. «Stiamo facendo bene, - continua Gorrino – in Under 18 passano alla seconda fase le prime tre squadre e alla fine quasi del girone di andata siamo terzi in eterna lotta con Arona. In Uisp manca ancora un mese alla fine dell’andata e passano ai play off le prime otto, è un obiettivo che possiam ben centrare». I numeri dell’Under 20 invece dicono tre vittorie e cinque sconfitte: «Siamo molto giovani rispetto agli altri perché ci sono atleti dal 2001 al 2003, è stata una nostra scelta per consentire un più alto livello di crescita, - dice coach Ferrarese – è un’età un po’ impegnata e impegnativa, i ragazzi spesso hanno impegni scolastici ed è difficile dare costanza al lavoro perché il roster varia sempre. Detto questo stiamo lavorando per raggiungere l’obiettivo che  far crescere i giovani. Forse avremmo potuto fare un pochino meglio, abbiamo fatto risultati eclatanti e poi perso contro squadre alla portata. Siamo così ma cresciamo».