Bellinzago, il sindaco revoca le deleghe al consigliere: «Rivendico la mia libertà di espressione»

Una revoca di deleghe comunicato il 2 aprile, notificata il 6 e poi comunicata l’8 aprile durante il consiglio comunale. «Sto ancora aspettando che si vada nello specifico per capire cosa sia successo» dice il consigliere Michele Cotugno, cui il sindaco Fabio Sponghini ha revocato le deleghe a Politiche sportive e Rapporti con il cittadino.

«Si tratta di situazioni legate alla sfera personale con atteggiamenti che reputo contrari ai doveri morali e civici per la carica ricoperta, – ha spiegato il sindaco in consiglio comunale – lo dico sinceramente e con tanto dispiacere, quello con Michele Cotugno era un percorso in cui credevo moltissimo, mi sono trovato costretto a revocare le deleghe. Una decisione sofferta sotto l’aspetto umano, dispiace perché è un distacco che si è venuto a creare che non è relativo a una differente valutazione sull’attività amministrativa, ma a situazioni che riguardano appunto sfera personale».

A sottolineare qualcosa in più sulla questione il capogruppo di Viviamo Bellinzago insieme per la gente Andrea Bovio: «Ci sono state affermazioni del consigliere su servizi, gruppi e associazioni locali non compatibili con il ruolo di amministratore e per di più non ci sono stati ripensamenti o cambiamenti».

Al momento Cotugno è ancora nel gruppo di maggioranza con probabile spostamento nel gruppo misto: «Forse si aspettavano le mie dimissioni, ma non ci saranno, d’ora in poi valuterò ciascun provvedimento per svolgere al meglio il mio ruolo. Io rivendico la mia libertà di espressione e preferisco rispondere ai cittadini piuttosto che a una finta armonia in amministrazione». Il consigliere ribadisce di non aver preso mai posizioni ufficiali, «ho espresso delle opinioni in quanto mi sento libero di poterlo fare, – dice – ringrazio i cittadini che mi hanno espresso solidarietà. Questa situazioni ha portato molti a leggere miei post e/o commenti ma non hanno trovato nulla, perché non ho scritto nulla e parlare di “gravità” è fortemente fuori luogo».

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Bellinzago, il sindaco revoca le deleghe al consigliere: «Rivendico la mia libertà di espressione»

Una revoca di deleghe comunicato il 2 aprile, notificata il 6 e poi comunicata l’8 aprile durante il consiglio comunale. «Sto ancora aspettando che si vada nello specifico per capire cosa sia successo» dice il consigliere Michele Cotugno, cui il sindaco Fabio Sponghini ha revocato le deleghe a Politiche sportive e Rapporti con il cittadino.

«Si tratta di situazioni legate alla sfera personale con atteggiamenti che reputo contrari ai doveri morali e civici per la carica ricoperta, – ha spiegato il sindaco in consiglio comunale – lo dico sinceramente e con tanto dispiacere, quello con Michele Cotugno era un percorso in cui credevo moltissimo, mi sono trovato costretto a revocare le deleghe. Una decisione sofferta sotto l’aspetto umano, dispiace perché è un distacco che si è venuto a creare che non è relativo a una differente valutazione sull’attività amministrativa, ma a situazioni che riguardano appunto sfera personale».

A sottolineare qualcosa in più sulla questione il capogruppo di Viviamo Bellinzago insieme per la gente Andrea Bovio: «Ci sono state affermazioni del consigliere su servizi, gruppi e associazioni locali non compatibili con il ruolo di amministratore e per di più non ci sono stati ripensamenti o cambiamenti».

Al momento Cotugno è ancora nel gruppo di maggioranza con probabile spostamento nel gruppo misto: «Forse si aspettavano le mie dimissioni, ma non ci saranno, d’ora in poi valuterò ciascun provvedimento per svolgere al meglio il mio ruolo. Io rivendico la mia libertà di espressione e preferisco rispondere ai cittadini piuttosto che a una finta armonia in amministrazione». Il consigliere ribadisce di non aver preso mai posizioni ufficiali, «ho espresso delle opinioni in quanto mi sento libero di poterlo fare, – dice – ringrazio i cittadini che mi hanno espresso solidarietà. Questa situazioni ha portato molti a leggere miei post e/o commenti ma non hanno trovato nulla, perché non ho scritto nulla e parlare di “gravità” è fortemente fuori luogo».

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