Bellinzago, le opposizione: «Il sindaco Sponghini deve dimettersi»

Al centro della questione sicurezza e incolumità dei cittadini

Durante l’ultimo consiglio comunale, in toni tutt’altro che moderati, le opposizioni bellinzaghesi, Gruppo Misto, L’Idea per Bellinzago e Bellinzago in primis, hanno chiesto al sindaco Fabio Sponghini di dimettersi.

Secondo i gruppi di minoranza, il primo cittadino, ha mancato di ottemperare ai suoi doveri in materia di incolumità e sicurezza dei cittadini. «Siamo stati derisi e trattati come le ultime ruote del carro – fa sapere Federico Mazzaron (in foto) in nome di tutte le opposizioni al termine del consiglio comunale – e questo atteggiamento ci ha stufati. Vogliamo rispetto, pretendiamo rispetto e Sponghini ha dimostrato che non è in grado di farlo. La leggerezza e l’irresponsabilità con le quali è arrivato al giorno dell’abbattimento di alcune importanti alberi nel parco giochi di via don Minzoni senza essersi preoccupato dell’incolumità, della sicurezza e della salute dei bimbi, mamme e papà frequentanti l’area. Infatti, dopo il manifestarsi di un evento meteo della scorsa estate e a fronte di una perizia agronomica protocollata il 30 novembre scorso che certificava l’estrema pericolosità di tali piante, non ha provveduto immediatamente a porre in sicurezza l’area, come la legge impone al suo ruolo. E’ assurdo».

«Ancora più imbarazzante il comportamento dello Sponghini nella vicenda riguardante la mozione su RKEvent. Il silenzio sulla questione ha confermato i nostri dubbi sulla irregolarità delle procedure amministrative. Infatti, non sono stati sperperati soldi pubblici solo grazie alla competenza, alla serietà e alla tempestività dell’intervento delle Opposizioni. Nonostante tutto, evidenziata la comparsa di alcuni post sui social dai contenuti di dubbia moralità da parte di tale operatore, riscontrato l’uso del logo del Comune anche senza autorizzazione, tutti gli amministratori di maggioranza, compreso il sindaco, senza annunciare alcuna presa di posizione per la gravità del fatto, hanno votato contro la mozione che si limitava a chiedere solo ed esclusivamente il ritiro della concessione del patrocinio del Comune a tale operatore».

«A margine – ha poi concluso Mazzaron – va ricordato che le opposizioni hanno abbandonato il consiglio a mezzanotte a seguito del rifiuto di rinviare ad altra seduta i restanti punti all’ordine del giorno, vista l’ora tarda e considerata l’importanza di argomenti come quelli del bilancio, richiesta del tutto legittima e sempre accolta dalle precedenti amministrazioni».

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Bellinzago, le opposizione: «Il sindaco Sponghini deve dimettersi»

Al centro della questione sicurezza e incolumità dei cittadini

Durante l’ultimo consiglio comunale, in toni tutt’altro che moderati, le opposizioni bellinzaghesi, Gruppo Misto, L’Idea per Bellinzago e Bellinzago in primis, hanno chiesto al sindaco Fabio Sponghini di dimettersi.

Secondo i gruppi di minoranza, il primo cittadino, ha mancato di ottemperare ai suoi doveri in materia di incolumità e sicurezza dei cittadini. «Siamo stati derisi e trattati come le ultime ruote del carro – fa sapere Federico Mazzaron (in foto) in nome di tutte le opposizioni al termine del consiglio comunale – e questo atteggiamento ci ha stufati. Vogliamo rispetto, pretendiamo rispetto e Sponghini ha dimostrato che non è in grado di farlo. La leggerezza e l’irresponsabilità con le quali è arrivato al giorno dell’abbattimento di alcune importanti alberi nel parco giochi di via don Minzoni senza essersi preoccupato dell’incolumità, della sicurezza e della salute dei bimbi, mamme e papà frequentanti l’area. Infatti, dopo il manifestarsi di un evento meteo della scorsa estate e a fronte di una perizia agronomica protocollata il 30 novembre scorso che certificava l’estrema pericolosità di tali piante, non ha provveduto immediatamente a porre in sicurezza l’area, come la legge impone al suo ruolo. E’ assurdo».

«Ancora più imbarazzante il comportamento dello Sponghini nella vicenda riguardante la mozione su RKEvent. Il silenzio sulla questione ha confermato i nostri dubbi sulla irregolarità delle procedure amministrative. Infatti, non sono stati sperperati soldi pubblici solo grazie alla competenza, alla serietà e alla tempestività dell’intervento delle Opposizioni. Nonostante tutto, evidenziata la comparsa di alcuni post sui social dai contenuti di dubbia moralità da parte di tale operatore, riscontrato l’uso del logo del Comune anche senza autorizzazione, tutti gli amministratori di maggioranza, compreso il sindaco, senza annunciare alcuna presa di posizione per la gravità del fatto, hanno votato contro la mozione che si limitava a chiedere solo ed esclusivamente il ritiro della concessione del patrocinio del Comune a tale operatore».

«A margine – ha poi concluso Mazzaron – va ricordato che le opposizioni hanno abbandonato il consiglio a mezzanotte a seguito del rifiuto di rinviare ad altra seduta i restanti punti all’ordine del giorno, vista l’ora tarda e considerata l’importanza di argomenti come quelli del bilancio, richiesta del tutto legittima e sempre accolta dalle precedenti amministrazioni».

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