Asl Novara, all’istituto Antonio Rosmini di Borgomanero un progetto sperimentale sul bullismo e cyberbullismo

Parte l’8 novembre il progetto sperimentale sul bullismo e cyberbullismo nelle classi IV e V della Scuola Primaria “Antonio Rosmini” di Borgomanero in collaborazione con la Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile e dal Servizio di Psicologia dell’Asl Novara

Il progetto nasce per promuovere un uso consapevole delle nuove tecnologie, facilitando il dialogo con gli alunni, i loro insegnanti e le famiglie attraverso interventi differenziati e momenti di riflessione dedicati al tema della sicurezza online che tengono conto dei bisogni emergenti degli alunni, al fine di garantire un approccio alla rete critico e consapevole.

Il progetto prende il via nel mese di novembre e si concluderà a dicembre 2022 articolandosi in interventi di formazione dei docenti, incontri con gli alunni delle classi IV e V e le loro famiglie, con la supervisione della dott.ssa dott.ssa Elisa Cherubin (Psicologa Psicoterapeuta EMDR e Formatrice Gordon Training Insegnati-Genitori-Persone Efficaci).

«L’ Istituto Rosmini ha accolto favorevolmente la proposta formulata dal Gruppo di familiari e ha molto apprezzato l’impegno dell’Asl nella realizzazione  del progetto. I nostri ragazzi hanno la possibilità di riflettere su tematiche volte a favorire un uso consapevole della tecnologia e la gestione costruttiva delle relazioni interpersonali. Un vivo ringraziamento va esteso a tutti coloro che hanno collaborato al percorso che ci porta ad un ulteriore passo sul cammino di ricerca della  Verità, nell’ottica della pedagogia rosminiana» ha dichiarato la professoressa Chiara Savoini coordinatrice didattica Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado  Istituto Antonio Rosmini di Borgomanero

«Sempre più spesso la cronaca ci dimostra come il pericolo più grande per i bambini sia il bullismo e come sia facile diventare il bersaglio delle attenzioni di un bullo. Questo fenomeno negli ultimi anni, in special modo con l’avvento dei social network, è peggiorato- ha affermato il dottor Cesare Ponti rappresentante del Gruppo di familiari e persone che hanno voluto e sostenuto il progetto (Giacomo Bogogna, dott.ssa Marilena Cacita, Lucia Elia, Giuseppe Franzi, Sergio Lanaro, Roberto Marchioni e Gianni Storti). <Fortunatamente c’è una sempre maggiore attenzione e le Istituzioni, specialmente le Scuole sono estremamente interessate a prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo. Siamo consapevoli che bisogna agire sulla famiglia (papà, mamma, nonni, ecc..) affinché cambi la percezione sociale del fenomeno, che per tanti anni è stato visto da molti di noi come “una semplice ragazzata”. Come sempre, prevenire è meglio che curare. Il progetto si propone di promuovere la competenza emotiva attraverso una serie di attività che facilitano i bambini a parlare dei loro vissuti, per comprenderli e meglio gestirli nella relazione con l’altro sia nel mondo reale che virtuale. Sempre più infatti si avvertono difficoltà nelle relazioni interpersonali, acuite anche dalle pesanti esperienze vissute nel periodo pandemico, che hanno potenziato un permanere in un mondo virtuale che passa anche attraverso l’uso della tecnologia, dei social media e dei videogiochi, Ecco che diventa quindi necessario un percorso educativo che possa sostenerli e li aiuti a non rimanere troppo ancorati in un mondo virtuale con pochi confini e limiti» ha dichiarato la dottoressa Renata Brigatti direttore della S.C. Neuropsichiatria Infantile dell’Asl Novara.

«Il tema del bullismo e cyberbullismo è di estrema attualità e l’Asl, nel corso degli anni, ha affrontato questa tematica rispondendo alle richieste che provengono dal mondo della Scuola e dalle famiglie, per promuovere percorsi che portano ad una maggiore consapevolezza di sé e ad un uso responsabile della tecnologia. Poiché la tematica è complessa e impegnativa si è riusciti ad attuare interventi anche grazie al sostegno e contributo di enti, associazioni e gruppi che in sinergia con la ASL hanno unito le risorse per realizzare i progetti. Un esempio di questa positiva integrazione ci è proprio data dal progetto che si attuerà all’Istituto Rosmini, sostenuto da un gruppo di familiari con la supervisione dell’Asl» ha affermato la dottoressa Lucia Colombo, Responsabile Servizio Psicologia dell’Asl Novara

«E’ importante mettere in atto tutte le azioni possibili finalizzate a contrastare il bullismo e cyberbullismo che passano attraverso un lavoro di sinergia tra Asl, Istituzioni, Scuola e i soggetti direttamente coinvolti, i bambini e le loro famiglie. L’auspicio è quindi che le nuove generazioni riescano a fare propri e a diffondere altri valori, come quelli della condivisione e dello scambio reciproco, nell’ottica del rispetto della persona» ha affermato il dottore Angelo Penna direttore generale Asl Novara.

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Asl Novara, all’istituto Antonio Rosmini di Borgomanero un progetto sperimentale sul bullismo e cyberbullismo

Parte l’8 novembre il progetto sperimentale sul bullismo e cyberbullismo nelle classi IV e V della Scuola Primaria “Antonio Rosmini” di Borgomanero in collaborazione con la Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile e dal Servizio di Psicologia dell’Asl Novara

Il progetto nasce per promuovere un uso consapevole delle nuove tecnologie, facilitando il dialogo con gli alunni, i loro insegnanti e le famiglie attraverso interventi differenziati e momenti di riflessione dedicati al tema della sicurezza online che tengono conto dei bisogni emergenti degli alunni, al fine di garantire un approccio alla rete critico e consapevole.

Il progetto prende il via nel mese di novembre e si concluderà a dicembre 2022 articolandosi in interventi di formazione dei docenti, incontri con gli alunni delle classi IV e V e le loro famiglie, con la supervisione della dott.ssa dott.ssa Elisa Cherubin (Psicologa Psicoterapeuta EMDR e Formatrice Gordon Training Insegnati-Genitori-Persone Efficaci).

«L’ Istituto Rosmini ha accolto favorevolmente la proposta formulata dal Gruppo di familiari e ha molto apprezzato l’impegno dell’Asl nella realizzazione  del progetto. I nostri ragazzi hanno la possibilità di riflettere su tematiche volte a favorire un uso consapevole della tecnologia e la gestione costruttiva delle relazioni interpersonali. Un vivo ringraziamento va esteso a tutti coloro che hanno collaborato al percorso che ci porta ad un ulteriore passo sul cammino di ricerca della  Verità, nell’ottica della pedagogia rosminiana» ha dichiarato la professoressa Chiara Savoini coordinatrice didattica Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado  Istituto Antonio Rosmini di Borgomanero

«Sempre più spesso la cronaca ci dimostra come il pericolo più grande per i bambini sia il bullismo e come sia facile diventare il bersaglio delle attenzioni di un bullo. Questo fenomeno negli ultimi anni, in special modo con l’avvento dei social network, è peggiorato- ha affermato il dottor Cesare Ponti rappresentante del Gruppo di familiari e persone che hanno voluto e sostenuto il progetto (Giacomo Bogogna, dott.ssa Marilena Cacita, Lucia Elia, Giuseppe Franzi, Sergio Lanaro, Roberto Marchioni e Gianni Storti). <Fortunatamente c’è una sempre maggiore attenzione e le Istituzioni, specialmente le Scuole sono estremamente interessate a prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo. Siamo consapevoli che bisogna agire sulla famiglia (papà, mamma, nonni, ecc..) affinché cambi la percezione sociale del fenomeno, che per tanti anni è stato visto da molti di noi come “una semplice ragazzata”. Come sempre, prevenire è meglio che curare. Il progetto si propone di promuovere la competenza emotiva attraverso una serie di attività che facilitano i bambini a parlare dei loro vissuti, per comprenderli e meglio gestirli nella relazione con l’altro sia nel mondo reale che virtuale. Sempre più infatti si avvertono difficoltà nelle relazioni interpersonali, acuite anche dalle pesanti esperienze vissute nel periodo pandemico, che hanno potenziato un permanere in un mondo virtuale che passa anche attraverso l’uso della tecnologia, dei social media e dei videogiochi, Ecco che diventa quindi necessario un percorso educativo che possa sostenerli e li aiuti a non rimanere troppo ancorati in un mondo virtuale con pochi confini e limiti» ha dichiarato la dottoressa Renata Brigatti direttore della S.C. Neuropsichiatria Infantile dell’Asl Novara.

«Il tema del bullismo e cyberbullismo è di estrema attualità e l’Asl, nel corso degli anni, ha affrontato questa tematica rispondendo alle richieste che provengono dal mondo della Scuola e dalle famiglie, per promuovere percorsi che portano ad una maggiore consapevolezza di sé e ad un uso responsabile della tecnologia. Poiché la tematica è complessa e impegnativa si è riusciti ad attuare interventi anche grazie al sostegno e contributo di enti, associazioni e gruppi che in sinergia con la ASL hanno unito le risorse per realizzare i progetti. Un esempio di questa positiva integrazione ci è proprio data dal progetto che si attuerà all’Istituto Rosmini, sostenuto da un gruppo di familiari con la supervisione dell’Asl» ha affermato la dottoressa Lucia Colombo, Responsabile Servizio Psicologia dell’Asl Novara

«E’ importante mettere in atto tutte le azioni possibili finalizzate a contrastare il bullismo e cyberbullismo che passano attraverso un lavoro di sinergia tra Asl, Istituzioni, Scuola e i soggetti direttamente coinvolti, i bambini e le loro famiglie. L’auspicio è quindi che le nuove generazioni riescano a fare propri e a diffondere altri valori, come quelli della condivisione e dello scambio reciproco, nell’ottica del rispetto della persona» ha affermato il dottore Angelo Penna direttore generale Asl Novara.

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