Prosegue il “question time” de La Voce con i candidati sindaci a Borgomanero. Seguendo l’ordine presente sulla scheda elettorale (che casualmente e curiosamente ha rispettato anche quello alfabetico – dopo Nicoletta Bellone – pubblicata ieri, martedì 7 giugno – presentiamo oggi il sindaco uscente Sergio Bossi, che si candida nuovamente sostenuto dal centrodestra, con i tre partiti tradizionali e altrettante liste civiche.
Ha un progetto per il centro storico, sia dal punto di vista della mobilità sia da quello commerciale, considerando che molte attività sono state costrette a chiudere negli ultimi anni?
«Borgomanero è da sempre una importante anima commerciale dell’Alto Novarese. E’ nostra intenzione, soprattutto in questo periodo di crisi post Covid, potenziare le iniziative per il sostegno del commercio cittadino in sinergia e con la collaborazione delle associazioni di categoria. Confermeremo le regole di intervento urbanistico nei centri storici cittadini che permettano la semplificazione degli interventi edilizi e la localizzazione di attività commerciali e di servizio anche mediante lo studio di forme di sgravi fiscali e o contributi all’insediamento».
Borgomanero ha ancora una vocazione industriale e se sì dove dovrebbe essere collocata un’area specifica?
«Abbiamo portato a compimento due piani di insediamento produttivo: a sud (Pip Resega) e a nord (Area Beatrice) della città. A breve, queste aree permetteranno l’insediamento di nuove attività garantendo nuove assunzioni di personale. Queste sono aree Apea (Aree produttive ecologicamente attrezzate) che mantengono la città in linea con i dettami del risparmio energetico e della salvaguardia dell’ambiente».
Come vede la città fra cinque anni?
«Esattamente come l’abbiamo programmata durante il nostro mandato amministrativo, vale a dire una città fondata su agevolazioni fiscali, incentivando i giovani, come già fatto in questi ultimi anni con il nostro regolamento comunale, le start up e la riattivazione delle attività commerciali. Promozione del territorio, sviluppo urbanistico, riuso degli edifici storici sono gli obiettivi per costruire una città più vivibile e a misura d’uomo. A queste aggiungiamo i vecchi e nuovi progetti infrastrutturali che daranno ampio respiro anche interregionale alla nostra città».
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