Cameri, all’istituto Tadini si chiude il progetto “La ricerca del sè” dell’associazione Ri-nascita

Coinvolti nel progetto anche gli studenti del Mossotti

Sabato 1 aprile alla Biblioteca comunale di Cameri si conclude il progetto “La ricerca del sè” che ha coinvolto  gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria inferiore F. Tadini di Cameri. Un’iniziativa volta a migliorare il benessere personale, familiare e sociale dei più giovani e che ha coinvolto – nell’atto conclusivo – anche alcuni allievi dell Istituto Mossotti.

«Gli alunni – racconta Delia Leuzzi (in foto) presidente dell’associazione Ri-nascita e ideatrice del progetto – hanno seguito un percorso di 11 incontri . Nei primi incontri hanno affrontato il tema dell’illusione ottica  aiutati dalla tutor Elena Monfalcone. L’obiettivo è stato farli arrivare gradualmente a pensare che una prima impressione può essere superficiale e non corrispondere a ciò che poi si vede realmente. Anche l’incontro con lo scrittore Alessandro Barbaglia è stato seguito ed apprezzato: aiutarli a creare storie su ciò che si vede illusoriamente e su ciò che potrebbe essere visto è un passo fondamentale per iniziare una  prima ricerca dentro di sé.

«Il lavoro è poi proseguito con gli attori di Cabiria Teatro: qui hanno avuto la possibilità di lasciarsi andare a nuove riflessioni e nuove domande sul presente e sul futuro e siamo certi di vedere con emozione i ragazzi raccontare sul palcoscenico questo percorso breve ma intenso».

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Cameri, all’istituto Tadini si chiude il progetto “La ricerca del sè” dell’associazione Ri-nascita

Coinvolti nel progetto anche gli studenti del Mossotti

Sabato 1 aprile alla Biblioteca comunale di Cameri si conclude il progetto “La ricerca del sè” che ha coinvolto  gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria inferiore F. Tadini di Cameri. Un’iniziativa volta a migliorare il benessere personale, familiare e sociale dei più giovani e che ha coinvolto – nell’atto conclusivo – anche alcuni allievi dell Istituto Mossotti.

«Gli alunni – racconta Delia Leuzzi (in foto) presidente dell’associazione Ri-nascita e ideatrice del progetto – hanno seguito un percorso di 11 incontri . Nei primi incontri hanno affrontato il tema dell’illusione ottica  aiutati dalla tutor Elena Monfalcone. L’obiettivo è stato farli arrivare gradualmente a pensare che una prima impressione può essere superficiale e non corrispondere a ciò che poi si vede realmente. Anche l’incontro con lo scrittore Alessandro Barbaglia è stato seguito ed apprezzato: aiutarli a creare storie su ciò che si vede illusoriamente e su ciò che potrebbe essere visto è un passo fondamentale per iniziare una  prima ricerca dentro di sé.

«Il lavoro è poi proseguito con gli attori di Cabiria Teatro: qui hanno avuto la possibilità di lasciarsi andare a nuove riflessioni e nuove domande sul presente e sul futuro e siamo certi di vedere con emozione i ragazzi raccontare sul palcoscenico questo percorso breve ma intenso».

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