Cameri casa di riposo gestione in affitto, i sindacati: «Tanta preoccupazione»

Cameri casa di riposo gestione in affitto, i sindacati: «Tanta preoccupazione».  Situazione in divenire alla San Michele Arcangelo di Cameri.

Il Cda ha espresso volontà di dare in affitto per 20 anni la sua gestione, a partire dal prossimo 1 luglio 2021, alla società Villa Primula Spa, che fa parte del gruppo Isenior. Causa Covid la casa di riposo si è trovata ad affrontare diverse difficoltà e a ritrovarsi in debito verso una cooperativa che gestisce un reparto della struttura stessa e alcuni fornitori. La possibile soluzione di affittare il ramo d’azienda è una scelta che solleva diversi problemi e desta preoccupazione fra i sindacati che stanno seguendo la vicenda, Fp Cgil Novara e Vco, Fisascat Cisl Piemonte Orientale e Uil Fpl Novara. Tra tutti uno di natura sindacale e uno di natura politica. E di mezzo ci sono 47 persone. «Il nuovo contratto è fortemente peggiorativo perché non prevede la firma dei sindacati principali, ma di sindacati autonomi e questo è un problema perché è uno dei criteri per contratti di accreditamento. A ciò, – dicono le OO.SS. unitariamente – si aggiunga l’aspetto etico: non è rispettoso questo tipo di trattamento verso persone che soprattutto in questo momento di pandemia hanno fatto un enorme lavoro, mettendo a rischio la propria salute per gli altri».

 

 

Il secondo problema sollevato dai sindacati unitari è di natura politica e qui entra in gioco l’amministrazione. «Nel 2016, delibera numero 4 del 23 marzo discussa anche in consiglio comunale ha stabilito che il Comune avrebbe versato 900mila euro alla casa di riposo, in parte comunale e in parte della parrocchia, con un versamento di 30mila euro l’anno per 30 anni. Al momento sono stati versati 150mila euro, ne mancano 750mila. Perché, – si chiedono le OO.SS. – il Comune, sapendo di questo debito della casa di riposo, non è intervenuto? Non si pensi al versamento di 750mila euro tutti insieme, ma a un gesto di vicinanza. Il 2020 è stato problematico per tutti, nulla vietava di pensare a un bilancio di previsione 2021 con qualcosa in più per la struttura. Forse che il Comune voglia liberarsi della casa di riposo? Così facendo ci guadagnano tutti e ne vanno di mezzo i dipendenti».

E con molta probabilità anche gli utenti: «Vi era un accordo per cui i cittadini cameresi oggi hanno delle agevolazioni, con il passaggio a un privato ciò potrebbe venire meno».

I sindacati per ora hanno incontrato il personale, sono in attesa di un riscontro da parte delle istituzioni coinvolte. «Questo contratto non è ancora stato firmato e ci auspichiamo un confronto per fare il bene della struttura, – chiudono le OO.SS. – attendiamo l’evolversi della situazione».

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Una risposta

  1. L’ unione fa la forza attiviamoci x far si che la casa di riposo di Cameri rimanga a chi di Cameri….Maria Marzorati

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Cameri casa di riposo gestione in affitto, i sindacati: «Tanta preoccupazione»

Cameri casa di riposo gestione in affitto, i sindacati: «Tanta preoccupazione».  Situazione in divenire alla San Michele Arcangelo di Cameri.

Il Cda ha espresso volontà di dare in affitto per 20 anni la sua gestione, a partire dal prossimo 1 luglio 2021, alla società Villa Primula Spa, che fa parte del gruppo Isenior. Causa Covid la casa di riposo si è trovata ad affrontare diverse difficoltà e a ritrovarsi in debito verso una cooperativa che gestisce un reparto della struttura stessa e alcuni fornitori. La possibile soluzione di affittare il ramo d’azienda è una scelta che solleva diversi problemi e desta preoccupazione fra i sindacati che stanno seguendo la vicenda, Fp Cgil Novara e Vco, Fisascat Cisl Piemonte Orientale e Uil Fpl Novara. Tra tutti uno di natura sindacale e uno di natura politica. E di mezzo ci sono 47 persone. «Il nuovo contratto è fortemente peggiorativo perché non prevede la firma dei sindacati principali, ma di sindacati autonomi e questo è un problema perché è uno dei criteri per contratti di accreditamento. A ciò, – dicono le OO.SS. unitariamente – si aggiunga l’aspetto etico: non è rispettoso questo tipo di trattamento verso persone che soprattutto in questo momento di pandemia hanno fatto un enorme lavoro, mettendo a rischio la propria salute per gli altri».

 

 

Il secondo problema sollevato dai sindacati unitari è di natura politica e qui entra in gioco l’amministrazione. «Nel 2016, delibera numero 4 del 23 marzo discussa anche in consiglio comunale ha stabilito che il Comune avrebbe versato 900mila euro alla casa di riposo, in parte comunale e in parte della parrocchia, con un versamento di 30mila euro l’anno per 30 anni. Al momento sono stati versati 150mila euro, ne mancano 750mila. Perché, – si chiedono le OO.SS. – il Comune, sapendo di questo debito della casa di riposo, non è intervenuto? Non si pensi al versamento di 750mila euro tutti insieme, ma a un gesto di vicinanza. Il 2020 è stato problematico per tutti, nulla vietava di pensare a un bilancio di previsione 2021 con qualcosa in più per la struttura. Forse che il Comune voglia liberarsi della casa di riposo? Così facendo ci guadagnano tutti e ne vanno di mezzo i dipendenti».

E con molta probabilità anche gli utenti: «Vi era un accordo per cui i cittadini cameresi oggi hanno delle agevolazioni, con il passaggio a un privato ciò potrebbe venire meno».

I sindacati per ora hanno incontrato il personale, sono in attesa di un riscontro da parte delle istituzioni coinvolte. «Questo contratto non è ancora stato firmato e ci auspichiamo un confronto per fare il bene della struttura, – chiudono le OO.SS. – attendiamo l’evolversi della situazione».

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