La fabbrica non sarà abbattuta completamente e potrebbe sorgervi un auditorium da 250 posti. Sono queste le novità che l’amministrazione di Cameri ha riferito in merito al Piru, il programma integrato di rigenerazione urbana dell’ex filatura Bossi.
Prima di tutto amministrazione, società proponenti e Mibact hanno trovato l’accordo: l’ala storica dello stabilimento firma di Vittorio Gregotti, Lodovico Meneghetti e Giotto Stoppino verrà mantenuta. Nella seconda conferenza di co pianificazione prevista per aprile il tutto verrà confermato e si potrà finalmente farò un passo in più, «con l’avvio dei lavori tra ottobre e novembre 2021» dice l’assessore Rosa Maria Monfrinoli.
E poi l’idea dell’auditorium, insieme a due negozi, che va ad aggiungersi a quanto già confermato ossia supermercato, zona residenziale, spazio verde e posteggi. «Nel fabbricato in questione una quota parte è inserita nel Piru e ospiterà due negozi, – continua Monfrinoli – una parte invece è al di fuori e al momento ha ancora destinazione artigianale/produttiva». Per avere un auditorium però serve un’attenta valutazione: «Abbiamo accolto con piacere e interesse questa idea, ma serve una valutazione, che abbiamo già affidato a uno studio tecnico perché l’opera sarebbe a carico del Comune». Bisognerà quindi stabilire prima la fattibilità e poi le modalità: l’idea è quella di uno spazio che abbia almeno 250 posti così da differenziarsi dalla sala polivalente. Si potrà sapere qualcosa in più tra circa un mese.
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La città dei “potrebbe”…