Fondi all’istituto Tadini di Cameri per avvicinare gli alunni al territorio e all’educazione ambientale

Un progetto nato grazie all'Ente G.A.P. Ticino e Lago Maggiore e presentato dalla Riserva della Biosfera MAB Unesco Ticino Val Grande Verbano

Ammonta a 9760 € il finanziamento ottenuto per l’Istituto Comprensivo F. Tadini di Cameri nell’ambito dell’ampio progetto presentato dalla Riserva della Biosfera MAB Unesco Ticino Val Grande Verbano in risposta al Bando “Siti naturali UNESCO e ZEA per l’educazione ambientale” del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE, ora Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – MASE).

Il progetto prevede attività di promozione dell’educazione ambientale attraverso laboratori, percorsi didattici e giochi di ruolo per:

●  educare gli studenti alla biodiversità, alla conoscenza della flora e della fauna del loro territorio;

● conoscere ed approfondire il tema, delicato ed attuale, della convivenza con le specie animali carnivore che stanno tornando a popolare le nostre aree;

● conoscere il ciclo vitale delle farfalle;

● approfondire il tema dell’inquinamento delle acque da plastiche e micro-plastiche;

● approfondire il tema della vita nell’acqua di lago e di fiume;

● conoscere e scoprire il mondo degli uccelli selvatici;

●  valorizzare le emergenze geologiche e la varietà di habitat del territorio.

Ma anche programmi didattici alla scoperta della Riserva MAB, della biodiversità, dei cambiamenti climatici e della convivenza uomo-natura tramite lezioni in classe ed uscite sul campo. Compresi nell’ambito delle attività i costi dello scuolabus, la cui carenza è una problematica costante delle scuole, nonché kit didattici da diffondere a tutte le scuole del territorio MAB.

Presidente Ente G.A.P. Ticino e Lago Maggiore, Erika Vallera ha dichiarato che «è un bel risultato, soprattutto considerando i tempi stretti che si avevano a disposizione per coinvolgere le scuole ed aderire al bando. Speriamo rappresenti un ulteriore stimolo per le Amministrazioni facenti parte della Riserva di rendere operativa la Struttura di gestione della stessa, il cui primo passo è la costituzione dell’Assemblea direttiva, per la realizzazione della quale è in corso una consultazione tra i Parchi, Province ed Amministrazioni locali interessate. L’operatività della struttura permetterà – oltre che operare sul territorio con una presenza qualificata di sostegno alle attività, alle proposte e ai progetti delle Amministrazioni – anche un migliore accesso a bandi di finanziamento, così da reperire risorse finanziarie ed investire in azioni di interesse della collettività che abbiano l’obiettivo di conciliare le attività umane con la tutela e la riqualificazione ambientale, contribuendo ad un miglioramento della qualità della vita dei cittadini».

L’Assessorato Istruzione Comune di Cameri, Pierangelo Toscani ha aggiunto che «Il comune di Cameri per ovvie ragioni geografiche ma soprattutto perché attento e vicino alle problematiche ambientali da sempre ha cercato di vivere in simbiosi con il “Parco del Ticino” e con le strutture che lo governano contribuendo spesso alla promozione del suo territorio e della bellissima Villa Picchetta sede storica del Parco, auspicando al contempo un sempre maggior coinvolgimento della comunità camerese nella rappresentanza in un così importante ambito territoriale. Siamo particolarmente contenti di questa opportunità che il parco ha riservato al nostro Istituto Comprensivo Tadini con la certezza che il cospicuo finanziamento sarà utilizzato al meglio per far conoscere ed apprezzare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi un territorio come quello della Valle del Ticino e del Verbano che possiamo considerare un vero e proprio tesoro ambientale e che come tale è da preservare in tutte le sue componenti».

Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo F. Tadini di Cameri, Stefania Ardizio ha concluso affermando che «Mai come oggi è necessaria una nuova attenzione al paesaggio: smettere di darlo per scontato e tornare invece ad osservarlo e a interpretarlo, per riconoscerne continuità ed evoluzione, valore e significato. In questa direzione, si protendono le iniziative concordate dalla nostra Scuola con l’Ente Parco del Ticino e con l’Amministrazione comunale, per raggiungere quegli obiettivi di educazione ambientale inclusi nella formazione dei nostri giovani cittadini, educazione che prende come punto di riferimento i 17 obiettivi fissati dall’Agenda Onu 2030 per introdurre la salvaguardia dell’ambiente, la costruzione di ambienti di vita, la sicurezza alimentare e così via».

«Lavoriamo insieme per instillare nelle nuove generazioni la consapevolezza che le risorse del pianeta sono limitate, e che quindi tocca a tutti noi rimodellare il rapporto tra uomo e ambiente, per giungere a una visione in cui il primo non cerchi di sfruttare indiscriminatamente il secondo, bensì impari a rispettare la natura e a preservare la ricchezza che essa ci dona quotidianamente. Conoscere bene il territorio che si abita è un passaggio imprescindibile lungo la strada che porta i giovani verso processi virtuosi di cambiamento complessivo dei comportamenti e degli stili di vita non più sostenibili per l’ambiente». 

«La collaborazione tra più agenzie formative – ha concluso la dirigente – avrà maggiori possibilità di successo per tradurre in azioni concrete un nuovo approccio fondato sulla sfera valoriale prima che su quella cognitiva».

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Fondi all’istituto Tadini di Cameri per avvicinare gli alunni al territorio e all’educazione ambientale

Un progetto nato grazie all’Ente G.A.P. Ticino e Lago Maggiore e presentato dalla Riserva della Biosfera MAB Unesco Ticino Val Grande Verbano

Ammonta a 9760 € il finanziamento ottenuto per l’Istituto Comprensivo F. Tadini di Cameri nell’ambito dell’ampio progetto presentato dalla Riserva della Biosfera MAB Unesco Ticino Val Grande Verbano in risposta al Bando “Siti naturali UNESCO e ZEA per l’educazione ambientale” del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE, ora Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – MASE).

Il progetto prevede attività di promozione dell’educazione ambientale attraverso laboratori, percorsi didattici e giochi di ruolo per:

●  educare gli studenti alla biodiversità, alla conoscenza della flora e della fauna del loro territorio;

● conoscere ed approfondire il tema, delicato ed attuale, della convivenza con le specie animali carnivore che stanno tornando a popolare le nostre aree;

● conoscere il ciclo vitale delle farfalle;

● approfondire il tema dell’inquinamento delle acque da plastiche e micro-plastiche;

● approfondire il tema della vita nell’acqua di lago e di fiume;

● conoscere e scoprire il mondo degli uccelli selvatici;

●  valorizzare le emergenze geologiche e la varietà di habitat del territorio.

Ma anche programmi didattici alla scoperta della Riserva MAB, della biodiversità, dei cambiamenti climatici e della convivenza uomo-natura tramite lezioni in classe ed uscite sul campo. Compresi nell’ambito delle attività i costi dello scuolabus, la cui carenza è una problematica costante delle scuole, nonché kit didattici da diffondere a tutte le scuole del territorio MAB.

Presidente Ente G.A.P. Ticino e Lago Maggiore, Erika Vallera ha dichiarato che «è un bel risultato, soprattutto considerando i tempi stretti che si avevano a disposizione per coinvolgere le scuole ed aderire al bando. Speriamo rappresenti un ulteriore stimolo per le Amministrazioni facenti parte della Riserva di rendere operativa la Struttura di gestione della stessa, il cui primo passo è la costituzione dell’Assemblea direttiva, per la realizzazione della quale è in corso una consultazione tra i Parchi, Province ed Amministrazioni locali interessate. L’operatività della struttura permetterà – oltre che operare sul territorio con una presenza qualificata di sostegno alle attività, alle proposte e ai progetti delle Amministrazioni – anche un migliore accesso a bandi di finanziamento, così da reperire risorse finanziarie ed investire in azioni di interesse della collettività che abbiano l’obiettivo di conciliare le attività umane con la tutela e la riqualificazione ambientale, contribuendo ad un miglioramento della qualità della vita dei cittadini».

L’Assessorato Istruzione Comune di Cameri, Pierangelo Toscani ha aggiunto che «Il comune di Cameri per ovvie ragioni geografiche ma soprattutto perché attento e vicino alle problematiche ambientali da sempre ha cercato di vivere in simbiosi con il “Parco del Ticino” e con le strutture che lo governano contribuendo spesso alla promozione del suo territorio e della bellissima Villa Picchetta sede storica del Parco, auspicando al contempo un sempre maggior coinvolgimento della comunità camerese nella rappresentanza in un così importante ambito territoriale. Siamo particolarmente contenti di questa opportunità che il parco ha riservato al nostro Istituto Comprensivo Tadini con la certezza che il cospicuo finanziamento sarà utilizzato al meglio per far conoscere ed apprezzare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi un territorio come quello della Valle del Ticino e del Verbano che possiamo considerare un vero e proprio tesoro ambientale e che come tale è da preservare in tutte le sue componenti».

Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo F. Tadini di Cameri, Stefania Ardizio ha concluso affermando che «Mai come oggi è necessaria una nuova attenzione al paesaggio: smettere di darlo per scontato e tornare invece ad osservarlo e a interpretarlo, per riconoscerne continuità ed evoluzione, valore e significato. In questa direzione, si protendono le iniziative concordate dalla nostra Scuola con l’Ente Parco del Ticino e con l’Amministrazione comunale, per raggiungere quegli obiettivi di educazione ambientale inclusi nella formazione dei nostri giovani cittadini, educazione che prende come punto di riferimento i 17 obiettivi fissati dall’Agenda Onu 2030 per introdurre la salvaguardia dell’ambiente, la costruzione di ambienti di vita, la sicurezza alimentare e così via».

«Lavoriamo insieme per instillare nelle nuove generazioni la consapevolezza che le risorse del pianeta sono limitate, e che quindi tocca a tutti noi rimodellare il rapporto tra uomo e ambiente, per giungere a una visione in cui il primo non cerchi di sfruttare indiscriminatamente il secondo, bensì impari a rispettare la natura e a preservare la ricchezza che essa ci dona quotidianamente. Conoscere bene il territorio che si abita è un passaggio imprescindibile lungo la strada che porta i giovani verso processi virtuosi di cambiamento complessivo dei comportamenti e degli stili di vita non più sostenibili per l’ambiente». 

«La collaborazione tra più agenzie formative – ha concluso la dirigente – avrà maggiori possibilità di successo per tradurre in azioni concrete un nuovo approccio fondato sulla sfera valoriale prima che su quella cognitiva».

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