«Cameri non avrà solo una linea produttiva di complessi alari e di assemblaggio di velivoli (come nel caso di quelli italiani ed olandesi), ma anche un hub per la regione europea-mediterranea». È quanto comunica Leonardo, l’azienda leader nel settore dello sviluppo del corpo alare degli F35 – ad oggi sono state prodotte oltre 195 ali – che fa un ulteriore passo in avanti e amplia l’assemblaggio, affiancandovi anche l’attività di controllo e manutenzione del motore Pratt & Whitney montato sui caccia in dotazione all’Aeronautica militare. I velivoli destinati al 32° Stormo – Gruppo di Amendola – necessitano di periodici controlli e conservazione, operazioni che, d’ora in poi, saranno completate nello stabilimento Leonardi di Cameri.
«Questo importante ampliamento – dicono ancora dall’azienda – si traduce in capacità manutentiva a Cameri che, a tendere, raggiungerà il numero massimo di 17 baie, estendibile fino a 21, dedicate, appunto, ad attività di revisione e aggiornamento (MRO&U) dei velivoli destinati ad operare nell’area mediterranea/europea. Un’operazione che, oltretutto, in termini di posti di lavoro, significa senz’altro nuove opportunità».