Il sindaco Giuliano Pacileo con il Consigliere Provinciale, con delega all’ambiente, Rosa Maria Monfrinoli rispondono prontamente alla richiesta di aiuto dei propri agricoltori.
Vista la delicata fase fenologica che riguarda la coltivazione di riso, mais e soia, sono stati due i provvedimenti messi in atto per cercare di ridurre le perdite dei raccolti, causa la prolungata siccità e nell’ambito dello stato d’emergenza di severità idrica decretato dalla Regione Piemonte. Il primo intervento riguarda l’autorizzazione all’attingimento del lago di cava di proprietà comunale camerese, che consente il riempimento della roggia Zanetti con la quale vengono irrigati i terreni nel comune di Cameri pari a 800 Pm, posti a sud dell’abitato, tra la via Muggio e la via Marè e a sud del canale Cavour sino al territorio di Galliate.
«A tal proposito si ringrazia il settore risorse idriche Provinciale che ha collaborato con il Comune per il rilascio autorizzativo in tempi rapidi – ha sottolineato Pacileo-. Il secondo intervento è un’ordinanza temporanea per l’utilizzo del “Pozzo Marè” con la quale si concede il funzionamento per 24 ore dello stesso, anche per quattro o cinque giorni consecutivi al fine di limitare lo spreco d’acqua per dispersione dovuta dall’interruzione del flusso e al suo conseguente ripristino. Tale soluzione riduce di metà le giornate di bagnatura necessarie secondo un calendario predisposto».
«L’Amministrazione comunale ha messo in campo tutto ciò che poteva per trovare nuova e più acqua da destinare ai campi per salvare dove possibile i raccolti – ha concluso e precisato il primo cittadino camerese -. Con l’occasione l’Amministrazione comunale ricorda a tutti i cittadini, anche in assenza di un’ordinanza specifica ma visto il perdurare dell’emergenza idrica, di utilizzare nel modo più razionale e responsabile possibile l’acqua potabile, evitando inutili sprechi ed usi impropri vista la situazione emergenziale che stiamo vivendo e che purtroppo non si risolverà nel breve periodo, nella speranza di non dover essere costretti ad intervenire con azioni più restrittive».