La Nato investe 9 milioni di dollari per gli F35. Il dipartimento della Difesa Usa ha assegnato a Lockheed Martin. società che dà il supporto tecnologico a Leonardo, un contratto per potenziare il sito di Cameri. Un contratto che comprende «manodopera, pianificazione degli ordini di modifica ingegneristica, attività di installazione e supporto» per le attività di «modifica, riparazione, revisione e aggiornamento regionale per gli F-35 destinati al governo italiano». I lavori finanziati dal contratto saranno realizzati per l’85% allo stabilimento di Cameri e il restante 15% a Fort Worth in Texas.
Come è noto, a Cameri è stato realizzatoil primo F35 della storia che ha compiuto una trasvolata oceanica a febbraio 2016. Dopo due anni dopo è stato mandato in volo il primo F35 a decollo corto e atterraggio verticale assemblato al di fuori degli Stati Uniti. Primati industriali a cui sono seguiti quelli operativi targati Aeronautica militare, prima forza armata europea in grado di produrre velivoli di quinta generazione e prima nella Nato a impiegarli in un’operazione dell’Alleanza Atlantica.
Il finanziamento Nato significa per Cameri, che a oggi conta oltre mille dipendenti, crescita di posti di lavori, oltre a un ritorno economico nella partecipazione al programma F35 che coinvolge dai big a tante Pmi distribuite in tutta Italia. Nel 2019 il programma ha fruttato 63 milioni di euro di export per le aziende italiane, in crescita rispetto ai 20 del 2018.