Chez Mimich

Augusto Betti, artista e designer

Tra tanto parlare di design e di designers (veri o presunti), soprattutto in questa settimana che sta terminando, quella del Salone del mobile di Rho

Air. La storia del grande salto

«La moda non vende “oggetti” o “cose”, la moda vende “segni”…». Questo è ciò che affermava Roland Barthes in un libro di molti anni fa

Considerazioni semiserie sulla Pasqua

Da bambino per me la Pasqua era qualcosa di assolutamente misterioso, non solo per la Resurrezione di nostro Signore, ma della Pasqua mi stupiva lo

Quando, Walter Veltroni e il cinema

Certo che Walter Veltroni, come molti di “noi”, doveva avere una gran voglia di dirci quanto “quei tempi là” fossero di gran lunga migliori di

Gli inquinatori siete voi

In effetti, tutti lo siamo, anche inconsciamente o involontariamente, questo è evidente, però a dircelo a chiare lettere è stato il Parlamento europeo qualche giorno

Romeo e Giulietta

È tradizione ormai inveterata che tutti i registi teatrali, a cominciare dai più grandi, quando devono cimentarsi con un testo classico del teatro, cerchino nelle

Anatomia di un suicidio

Il nuovo talento della drammaturgia britannica si chiama Alice Birch, ha trentacinque anni ed è l’autrice della bellissima “Anatomia di un suicidio”, (tradotto in italiano

Chez Mimich

Augusto Betti, artista e designer

Tra tanto parlare di design e di designers (veri o presunti), soprattutto in questa settimana che sta terminando, quella del Salone del mobile di Rho Fiera e della Design Week -Fuorisalone di Milano, la Fondazione Sozzani, ha pensato bene di mettere in vetrina le opere di un “designer vero”, ma

Design week: il “Fuorisalone” senza pari al mondo

A Milano mangio spesso un boccone da Princi , dove sulle  t-shirt dei dipendenti c’è scritto “Spirito di Milano”. Cos’è lo spirito di Milano? È la straordinaria capacità che ha questa città, di trasformare le idee in realizzazioni, i progetti in soluzioni, la capacità di innovare, di creare, di produrre.

Air. La storia del grande salto

«La moda non vende “oggetti” o “cose”, la moda vende “segni”…». Questo è ciò che affermava Roland Barthes in un libro di molti anni fa che si intitolava “Il sistema della moda”. Non si può non partire da questo assunto per comprendere appieno la moda e, di conseguenza, anche questo

Il ritorno di Casanova, Salvatores convince a metà

La pletora di film dedicati al cinema non sembra avere termine e così dopo “Tha Fabelmans”, “Babylon”, “Empire of light” per citare solo le ultime tre uscite, ecco la risposta italiana (non è l’unica a dire il vero) e cioè “Il ritorno di Casanova” di Gabriele Salvatores. La storia è

Considerazioni semiserie sulla Pasqua

Da bambino per me la Pasqua era qualcosa di assolutamente misterioso, non solo per la Resurrezione di nostro Signore, ma della Pasqua mi stupiva lo schiacciamento temporale, per così dire. Erano passati solo tre-quattro mesi dal Natale (a seconda se la Pasqua fosse “bassa” o “alta”) e trovavo quel bambino

Quando, Walter Veltroni e il cinema

Certo che Walter Veltroni, come molti di “noi”, doveva avere una gran voglia di dirci quanto “quei tempi là” fossero di gran lunga migliori di questi (dove quei tempi là erano la metà degli anni Ottanta )e, se fossi stato in lui, avrei detto anche un po’ prima. Del resto,

Gli inquinatori siete voi

In effetti, tutti lo siamo, anche inconsciamente o involontariamente, questo è evidente, però a dircelo a chiare lettere è stato il Parlamento europeo qualche giorno fa quando ha approvato la direttiva sulla cosiddetta “Casa Green” con 343 voti favorevoli, 216 contrari e 78 astenuti. La direttiva prevede che per rendere

Eloisa Manera, verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Certo che Eloisa Manera con il suo ensemble, composto da Massimo Barbiero alla batteria e percussioni ed Emanuele Satoris al pianoforte, si è presa una bella gatta da pelare intitolando il concerto (e il CD) “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” dall’omonima raccolta di poesie di Cesare Pavese.

Romeo e Giulietta

È tradizione ormai inveterata che tutti i registi teatrali, a cominciare dai più grandi, quando devono cimentarsi con un testo classico del teatro, cerchino nelle loro messe in scena di darne una versione “attualizzata”, cerchino insomma di ambientare l’azione nella contemporaneità. Sono pochi i registi che hanno resistito a questa

Anatomia di un suicidio

Il nuovo talento della drammaturgia britannica si chiama Alice Birch, ha trentacinque anni ed è l’autrice della bellissima “Anatomia di un suicidio”, (tradotto in italiano da Margherita Mauro per il Saggiatore), pièce teatrale di tre ore filate in scena al Piccolo-Teatro Grassi di Milano, fino al 19 marzo, una co-produzione