The Fabelmans
Girare un film sul cinema è una tentazione a cui pochi registi hanno saputo resistere, soprattutto in età matura o a fine carriera. Qualcuno lo
Girare un film sul cinema è una tentazione a cui pochi registi hanno saputo resistere, soprattutto in età matura o a fine carriera. Qualcuno lo
Bisognerebbe proprio dar ragione alla tesi di Tomaso Montanari e Vincenzo Trione che, in un volumetto di qualche anno fa, un vero e proprio pamphlet,
Quando si commenta un film, un libro, uno spettacolo teatrale, occorrerebbe sempre pensare alla cosiddetta “autonomia del significante”. Ogni film, libro, opera teatrale o altro
Che questa mostra non si possa leggere indipendentemente dal luogo che la ospita, lo si evince già dalle parole di Rem Koolhaas nel catalogo. Non
Non ho capito perché, nell’ultima scena del film di Marie Kreutzer, Sissi si getti dal ponte di una nave in partenza dal porto di Ancona.
Ci sono e ci sono state pochissime persone, e pochissimi intellettuali, che hanno raccontato la Storia (quella con la “S” maiuscola) attraverso la storia degli
Questa volta, non posso scrivere semplicemente la recensione di un disco, per il motivo che con Francesco Guccini “è tutta un’altra storia”. Non può essere
“Man in the boat” di Ron Mueck e “Real World” di Alex Cerveny, sono certamente tra le opere d’arte contemporanea che tra la scorsa primavera
Si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze il “Festival dei popoli”, un importante festival del film documentario. Il “documentario” è un genere cinematografico normalmente
“Il crogiuolo” di Arthur Miller è una possente pièce teatrale fatta di parole, spesso di parole urlate, ma pur sempre di parole. Un po’ come
Girare un film sul cinema è una tentazione a cui pochi registi hanno saputo resistere, soprattutto in età matura o a fine carriera. Qualcuno lo ha fatto prima, come François Truffaut con “Effetto notte” o Wim Wenders con “Lo stato delle cose”, qualcuno dopo come Federico Fellini o Woody Allen,
Bisognerebbe proprio dar ragione alla tesi di Tomaso Montanari e Vincenzo Trione che, in un volumetto di qualche anno fa, un vero e proprio pamphlet, edito da Einaudi ed intitolato “Contro le mostre”, sostenevano che le mostre, ormai, servono solo a fare soldi. Certo, all’apparenza la tesi sembra un po’
Quando si commenta un film, un libro, uno spettacolo teatrale, occorrerebbe sempre pensare alla cosiddetta “autonomia del significante”. Ogni film, libro, opera teatrale o altro dovrebbero essere giudicati al di là delle nostre convinzioni personali o delle nostre scelte esistenziali, religiose, politiche ecc. Naturalmente non sempre questo è possibile ma,
Che questa mostra non si possa leggere indipendentemente dal luogo che la ospita, lo si evince già dalle parole di Rem Koolhaas nel catalogo. Non dimentichiamo che Koolhaas è l’architetto che ha curato il restauro dell’antica distilleria della periferia sud di Milano che, come d’incanto, si è trasformata nella meraviglia
Non ho capito perché, nell’ultima scena del film di Marie Kreutzer, Sissi si getti dal ponte di una nave in partenza dal porto di Ancona. La scena induce certamente lo spettatore a pensare ad un suicidio, mentre Elisabetta d’Austria, universalmente nota come Sissi, fu assassinata da un anarchico in Svizzera.
Ci sono e ci sono state pochissime persone, e pochissimi intellettuali, che hanno raccontato la Storia (quella con la “S” maiuscola) attraverso la storia degli oggetti. Così a memoria mi vengono in mente Paolo Fossati, Bruno Munari, ma anche Neil MacGregor, ricordando quel gran libro che è “La storia del
Questa volta, non posso scrivere semplicemente la recensione di un disco, per il motivo che con Francesco Guccini “è tutta un’altra storia”. Non può essere una recensione perché per molti della mia generazione Guccini non è solamente un cantautore. Per chi poi ha avuto diciotto anni, nel 1977 a Novara,
“Man in the boat” di Ron Mueck e “Real World” di Alex Cerveny, sono certamente tra le opere d’arte contemporanea che tra la scorsa primavera e l’inizio dell’autunno hanno suscitato in me le maggiori emozioni. Naturalmente non le uniche visto che, nella consueta parentesi parigina di fine estate, ho avuto
Si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze il “Festival dei popoli”, un importante festival del film documentario. Il “documentario” è un genere cinematografico normalmente sottovalutato, in questi tempi banali in cui ci troviamo a vivere. Invece necessita di attenzione e di dedizione, caratteristiche che lo spettatore del grande schermo
“Il crogiuolo” di Arthur Miller è una possente pièce teatrale fatta di parole, spesso di parole urlate, ma pur sempre di parole. Un po’ come tutto il teatro di Arthur Miller. Costruire o, come in questo caso, ri-costruire vicende con la sola forza delle parole e con un ricorso minimo
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