Chez Mimich

Chris Pitsiokos & Mulhouse Ensemble

Il jazz è meraviglioso soprattutto quando ci si prepara ad ascoltare qualcosa che poi si rivela essere qualcos’altro. È accaduto anche sabato sera, allo Spazio

Gabriele Boggio Ferraris Quartet

Il jazz non è fatto per i teatri, ne conveniva con me ieri sera anche Mr. Corrado Beldì (che del genere se ne intende parecchio).

Il capo perfetto

Ho sempre amato i film sul lavoro. Non ce ne sono molti, ma ci sono. Forse all’epoca di Elio Petri ce n’erano di più, oggi

Michel Houellebecq: Annientare

Ci sono libri la cui lettura lascia indifferenti, altri la cui lettura suscita in noi interesse; ci sono libri che ci sconcertano, altri che ci

Irreversible Entanglements a Novara Jazz

Mi piacerebbe chiedere ad uno dei tanti “opinionisti sanremesi” che in questi giorni sui social, sui giornali, nei telegiornali, si sono lanciati in lodi sperticate

Ennio

Quando si va al cinema, solitamente, si va per vedere “un” film. Non è così se si va a vedere “Ennio”, bellissimo film-documentario di Giuseppe

Chez Mimich

A-Septic W. Vladimir Tarasov ospite del Novara Jazz

Sabato sera, allo spazio Nova, che ospita i concerti della stagione invernale di Novara Jazz, è stato molto emozionante ascoltare un musicista nato a Mosca, e non un musicista qualsiasi, ma una leggenda vivente: Vladimir Tarasov. Sì proprio una leggenda vivente: lo è per la sua attività di musicista e

Chris Pitsiokos & Mulhouse Ensemble

Il jazz è meraviglioso soprattutto quando ci si prepara ad ascoltare qualcosa che poi si rivela essere qualcos’altro. È accaduto anche sabato sera, allo Spazio Nòva di Novara, in occasione del concerto di “Chris Pitsiokos & Mulhouse Ensemble”nell’ambito della stagione invernale di Novara Jazz. Se in un ensemble coabitano strumenti

Gabriele Boggio Ferraris Quartet

Il jazz non è fatto per i teatri, ne conveniva con me ieri sera anche Mr. Corrado Beldì (che del genere se ne intende parecchio). Ed è stato bello sentire questo bel quartetto, che si è esibito ieri sera, nell’ambito di Taste of Jazz, all’Opificio di Novara. Un altro piccolo

Il capo perfetto

Ho sempre amato i film sul lavoro. Non ce ne sono molti, ma ci sono. Forse all’epoca di Elio Petri ce n’erano di più, oggi a parlare cinematograficamente del lavoro sembra ci sia rimasto solo Ken Loach. Nella narrazione cinematografica attirano di più di più avventurieri problematici, trasgender da palcoscenico,

Michel Houellebecq: Annientare

Ci sono libri la cui lettura lascia indifferenti, altri la cui lettura suscita in noi interesse; ci sono libri che ci sconcertano, altri che ci divertono. Ma ci sono libri che ci lasciano sconvolti. “Annientare” di Michel Houellebecq edito in Italia da “La Nave di Teseo” di Elisabetta Sgarbi, (una

Irreversible Entanglements a Novara Jazz

Mi piacerebbe chiedere ad uno dei tanti “opinionisti sanremesi” che in questi giorni sui social, sui giornali, nei telegiornali, si sono lanciati in lodi sperticate a questo o a quel cantante, (o a questo o a quell’ “outfit”) che, a detta loro rappresentano un “momento di rottura” o magari “una

Grand tour, sogno d’Italia da Venezia a Pompei

I titoli delle mostre sono un po’ come quelli dei giornali che, come è noto, li crea la redazione e non l’estensore dell’articolo. Non nascondo che mi incuriosiva un po’ quel Pompei messo in fondo al titolo della mostra alle Gallerie d’Italia di Milano (fino al prossimo 27 marzo), perché

Ennio

Quando si va al cinema, solitamente, si va per vedere “un” film. Non è così se si va a vedere “Ennio”, bellissimo film-documentario di Giuseppe Tornatore sulla vita, ma sopratutto sull’opera di Ennio Morricone. In questo caso si va a vedere non solo “un” film, ma una buona parte del

François Berthoud: “Hyperillustrations”

Se qualcuno lascia New York o Parigi per installarsi a Milano, significa proprio che la una città è davvero importante, piena di creatività e molto attrattiva. Ed è quello che ha fatto François Berthoud, svizzero di nascita, cosmpolita per attitudine, illustratore di moda ma non solo, molto attivo in Italia

Roberto Calasso, Ciò che si trova solo in Baudelaire

Se dovessi scegliere una forma di scrittura e di pensiero ideale, sceglierei quella che procede per illuminazioni, propria di Baudelaire. Benché necessaria, la scrittura argomentativa e deduttiva, non avrà mai la stessa potenza profetica della scrittura che procede per successive illuminazioni. Evidentemente la pensava come me anche Roberto Calasso, anche