Adelphi: le origini di una casa editrice (1938-1994)
Scrivere del volume di Anna Ferrando, “Adelphi” (Carrocci Editore) è facile, così come è altrettanto facile leggere il sostanzioso volume, ma naturalmente dipende molto da
Scrivere del volume di Anna Ferrando, “Adelphi” (Carrocci Editore) è facile, così come è altrettanto facile leggere il sostanzioso volume, ma naturalmente dipende molto da
Ci sono mostre, ma soprattutto luoghi espositivi, che sono una garanzia di qualità, pertanto molto spesso, anche se non sempre, li visito con grandi aspettative
Prima di incominciare a scrivere della Biennale è decisamente necessario, forse ancora più che descrivere le opere, analizzare il loro aspetto formale e contenutistico, riorganizzare
In fondo chi è Nari Ward se non un geniale rigattiere? Vecchie sedie, carrelli del supermercato, lacci, stracci, passeggini, insegne…che poi non è sicuramente molto
Appena messo piede nello “Shed” del Pirelli Hangar Bicocca, si ha la sensazione di entrare in una necropoli dove oggetti e divinità vi dimorano. Il
Si potrebbe cominciare dalla fine di questo poderoso e favoloso volume di Massimo Cacciari (Adelphi 2024) per cercare di ricostruire le intenzioni del grande filosofo
Nel 2015 la Biennale di Venezia premiò con il Leone d’Oro, Adrain Piper come miglior artista partecipante alla prestigiosa manifestazione. Forse un riconoscimento tardivo, in
Sarebbe bello e spero non utopistico, che l’amministrazione comunale di Novara si chiarisse le idee su cosa debba diventare il Castello visconteo-sforzesco della città. Decidere
Assistere al capricco teatrale “La casa del sordo”, dell’Odin Teatret di Eugenio Barba è un po’ come trovare una istantanea di cinquant’anni fa in un
Scrivere del volume di Anna Ferrando, “Adelphi” (Carrocci Editore) è facile, così come è altrettanto facile leggere il sostanzioso volume, ma naturalmente dipende molto da chi legge e da cosa ha rappresentato la casa editrice Adelphi nella sua vita. Se siete tra quelli che per motivi generazionali o esistenziali hanno
Ci sono mostre, ma soprattutto luoghi espositivi, che sono una garanzia di qualità, pertanto molto spesso, anche se non sempre, li visito con grandi aspettative e, senza documentarmi (eccessivamente) su nuovi artisti o mostre programmate. Armato di questi (un po’ insani) principi, in occasione del mio recente soggiorno veneziano per
Prima di incominciare a scrivere della Biennale è decisamente necessario, forse ancora più che descrivere le opere, analizzare il loro aspetto formale e contenutistico, riorganizzare le idee e azzardare qualche necessaria considerazione, prima di farsi travolgere dall’immane numero di opere esposte alla Biennale 2024, firmata Adriano Pedrosa. Cominciando, magari non
In fondo chi è Nari Ward se non un geniale rigattiere? Vecchie sedie, carrelli del supermercato, lacci, stracci, passeggini, insegne…che poi non è sicuramente molto importante cosa raccatti in giro per le strade, ma come assembli questi “oggetti” e, soprattutto, perché lo faccia. Sembra proprio che le sue opere d’arte
Appena messo piede nello “Shed” del Pirelli Hangar Bicocca, si ha la sensazione di entrare in una necropoli dove oggetti e divinità vi dimorano. Il titolo della mostra, “Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse” al Pirelli Hangar Bicocca di Milano, aperta fino al
Si potrebbe cominciare dalla fine di questo poderoso e favoloso volume di Massimo Cacciari (Adelphi 2024) per cercare di ricostruire le intenzioni del grande filosofo che nelle oltre quattrocento pagine di disamina dipana una imbrigliatissima matassa come quella della metafisica nella storia del pensiero
Dalla rubrica Chez Mimich
Nel 2015 la Biennale di Venezia premiò con il Leone d’Oro, Adrain Piper come miglior artista partecipante alla prestigiosa manifestazione. Forse un riconoscimento tardivo, in considerazione del fatto che la sua miglior produzione è relativa agli anni Sessanta e Settanta, tuttavia il premio va visto appunto come una sorta di
Sarebbe bello e spero non utopistico, che l’amministrazione comunale di Novara si chiarisse le idee su cosa debba diventare il Castello visconteo-sforzesco della città. Decidere se farne una prestigiosa sede espositiva-museale oppure una sorta di spazio espositivo-commerciale o magari un luogo di svago. Perché in questo (anche in questo), sembra
Assistere al capricco teatrale “La casa del sordo”, dell’Odin Teatret di Eugenio Barba è un po’ come trovare una istantanea di cinquant’anni fa in un cassetto: la si guarda con tanta nostalgia di quegli anni, ma anche con grande tenerezza. La fotografia però è sbiadita dal passare del tempo e
La Voce di Novara è un progetto nato nel 2017 con l’obiettivo di offrire una nuova Voce dei nostri territori.
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