Anita e il rispetto
Anita è una ragazza di 15 anni di Torino, non ha i social tipo Fb, Tik Tok, Instagram , forse per questo ha preso molto
Anita è una ragazza di 15 anni di Torino, non ha i social tipo Fb, Tik Tok, Instagram , forse per questo ha preso molto
Cosa spinge una persona a prendere tra le mani un “vecchio” libro del 1965? In realtà non è una cosa così strana e mi capita
Se sotto il titolo di “Also Sprach Zarathustra” di Friedrich Nietzsche c’è scritto “Un libro per tutti e per nessuno”, sotto al libro di Chiara
Giuseppe Culicchia è uno dei più brillanti giovani scrittori italiani, ho letto diversi suoi libri, dal primo di esordio: Tutti giù per terra, me lo
Scrivere un post su Igort e sui suoi straordinari “Quaderni Giapponesi” (arrivati al terzo volume), è problematico per due ordini di motivi: il primo è
Non mi piace il termine “umarell” o meglio, detesto l’uso dispregiativo che se ne fa, ma devo ammettere che rende l’idea. Un uomo ormai inattivo,
Eric Gobetti è uno storico torinese, ha scritto un libro sulla vicenda orribile e tristissima delle Foibe di cui qualche giorno fa abbiamo celebrato il
Avevo ascoltato alcuni dei pezzi di “On the Bare Rocks and Glaciers”, la scorsa estate a Novara (ricordo che Francesco Chiapperini fa parte del “Novara
Ho appena terminato di leggere un libro di politica internazionale di 805 pagine dove la parola “Italia” compare solo due volte: la prima quando l’autore
Caro Direttore, sai che cerco sempre di non uscire dal mio orticello, perché trovo poco utile un blog tuttologo. Abbiamo casomai necessità ben contrarie, diffondere
Anita è una ragazza di 15 anni di Torino, non ha i social tipo Fb, Tik Tok, Instagram , forse per questo ha preso molto a cuore la questione della ripresa delle attività scolastiche in presenza nel suo liceo, non ne può più della Dad e per questo in questi
Cosa spinge una persona a prendere tra le mani un “vecchio” libro del 1965? In realtà non è una cosa così strana e mi capita spesso: pescare nella biblioteca un volume di venti, trenta o quaranta anni fa e provare a rileggerlo o a leggerlo per la prima volta. Ma
Se sotto il titolo di “Also Sprach Zarathustra” di Friedrich Nietzsche c’è scritto “Un libro per tutti e per nessuno”, sotto al libro di Chiara Alessi potrebbe esserci scritto “Un libro per tutti” nel senso più nobile. L’elegante volumetto edito da Longanesi e corredato dai sobri e delicati disegni di
Giuseppe Culicchia è uno dei più brillanti giovani scrittori italiani, ho letto diversi suoi libri, dal primo di esordio: Tutti giù per terra, me lo ricordo bene giovane e impegnato commesso della Libreria della Stampa in Via Roma a Torino, qualche volta gli ho chiesto delle informazioni, una volta mi
Scrivere un post su Igort e sui suoi straordinari “Quaderni Giapponesi” (arrivati al terzo volume), è problematico per due ordini di motivi: il primo è dovuto alla complessità dei piani narrativi e visivi sempre presenti nei suoi quaderni, il secondo, molto più prosaico, è il fatto che Igort potrebbe leggere
Non mi piace il termine “umarell” o meglio, detesto l’uso dispregiativo che se ne fa, ma devo ammettere che rende l’idea. Un uomo ormai inattivo, un pensionato il più delle volte, un uomo inerme, magari anche di aspetto un po’ dimesso, che guarda attraverso la recinzione di un cantiere per
Eric Gobetti è uno storico torinese, ha scritto un libro sulla vicenda orribile e tristissima delle Foibe di cui qualche giorno fa abbiamo celebrato il ricordo dei suoi Martiri e dell’Esodo del popolo Giuliano, istriano e dalmata. Il libro da’ una versione sua delle origini di questo episodio, lo vuole
Avevo ascoltato alcuni dei pezzi di “On the Bare Rocks and Glaciers”, la scorsa estate a Novara (ricordo che Francesco Chiapperini fa parte del “Novara Jazz Collective”) e ne avevo avuta un’ottima impressione. Del resto lo sapevo già e non avevo certo bisogno di conferme: Francesco Chiapperini (secondo da destra
Ho appena terminato di leggere un libro di politica internazionale di 805 pagine dove la parola “Italia” compare solo due volte: la prima quando l’autore dice di essere passato dall’Italia di ritorno da un viaggio. La seconda per dire che l’Italia era una delle nazioni che aveva rischiato molto a
Caro Direttore, sai che cerco sempre di non uscire dal mio orticello, perché trovo poco utile un blog tuttologo. Abbiamo casomai necessità ben contrarie, diffondere anche con la nostra Voce riflessioni e competenze, non bar sport. Ma quello che vorrei evidenziare oggi riviene proprio da tanti anni di lavoro, competenze
La Voce di Novara è un progetto nato nel 2017 con l’obiettivo di offrire una nuova Voce dei nostri territori.
Curiosità, innovazione, accessibilità, identità, comunità e socialità sono le parole che accomunano il nostro progetto e costituiscono l’essenza del nostro manifesto e della nostra linea editoriale.
Un giornale interamente online che nel tempo è stato sempre più riconosciuto dalla comunità locale per un’informazione accorta ed equilibrata, senza tesi precostituite e che trasmette semplicità e qualità al tempo stesso.
Un progetto frutto di persone libere e “normali”, partito dalla città capoluogo nella quale si fondano le nostre radici, ma aperto ai territori limitrofi e a tutto il Nord Ovest, allo scopo di coinvolgere anche le aree dei nostri laghi.
La dimostrazione che il web sa essere local e global allo stesso tempo.