Vivere di un consumato amore

La libreria sulla collina

“Perché ho aperto una libreria in un paesino sconosciuto? Perché avevo bisogno di respirare, perché ero una bambina infelice, perché ero una bambina curiosa, per

Pensati libera

In un mondo a prova di click comunicare per slogan ha assunto un ruolo evidente e preminente persino in ambito politico e istituzionale; niente di

Maria, ecco la croce

Il mio augurio di Buona Pasqua è quello di una persona che pensa sia impossibile conoscere la verità su Dio e la vita futura, soprattutto

Nel nome del padre

Leggo con rammarico e perplessità che in una scuola dell’infanzia di Viareggio si era deciso di non celebrare la festa del papà, per non urtare

La pace negata

Uno dei libri più significativi del Novecento europeo, “Gente sul ponte”, appartiene alla produzione più matura della poetessa polacca Premio Nobel Wislawa Szymborska. E’ il

Viscere e cuore

Useppe è un bambino che nasce da una violenza. Una sera dell’inverno 1941, il secondo anno di guerra per l’Italia, un soldato tedesco ubriaco aggredisce

L’altro canto

Oriana Fallaci ed Elsa Morante parlavano di se stesse al maschile, si definivano scrittori. La prima diceva: ‘Sono nata per essere scrittore’; Alda Merini voleva

Il vivi pierdùt (il vivere perduto)

Dopo un anno trascorso con Dante e il titolo di questa rubrica, ‘Vivere di un consumato amore’, scelto per rendere omaggio ai versi di Pasolini

Artemisia uccide Oloferne

Anche quest’anno il 25 Novembre è passato, tra i nostri profili social inondati di scarpe e panchine rosse e un fermo immagine dagli stadi del

Le città sono fatte di sogni e paure

La fondazione della città nasce da un sogno: una donna attraente scappa di notte tra vie sconosciute, inafferrabile, proprio come la comunità nasce a partire

Vivere di un consumato amore

La libreria sulla collina

“Perché ho aperto una libreria in un paesino sconosciuto? Perché avevo bisogno di respirare, perché ero una bambina infelice, perché ero una bambina curiosa, per amore di mio padre, perché il mondo va a scatafascio, perché il lettore non va tradito, perché bisogna pensare ai più piccoli, perché mi sono

Pensati libera

In un mondo a prova di click comunicare per slogan ha assunto un ruolo evidente e preminente persino in ambito politico e istituzionale; niente di strano dunque, se anche il lungo e faticoso cammino delle donne per la conquista di diritti e libertà, e di una parità di genere che

Maria, ecco la croce

Il mio augurio di Buona Pasqua è quello di una persona che pensa sia impossibile conoscere la verità su Dio e la vita futura, soprattutto dopo la condizione di aridità esistenziale del ‘secolo’ breve’, e in questo nostro tempo intriso di nichilismo, dove il progresso sembra parlare solo il linguaggio

Nel nome del padre

Leggo con rammarico e perplessità che in una scuola dell’infanzia di Viareggio si era deciso di non celebrare la festa del papà, per non urtare la sensibilità dei bambini orfani o lontani dai loro padri naturali; a Lamezia Terme, per evitare disdicevoli discriminazioni, hanno fatto le cose in grande stile,

La pace negata

Uno dei libri più significativi del Novecento europeo, “Gente sul ponte”, appartiene alla produzione più matura della poetessa polacca Premio Nobel Wislawa Szymborska. E’ il 1986, la scrittrice ha più di 60 anni: ha già da tempo superato la delusione della censura del suo primo libro di poesie, giudicato non

Viscere e cuore

Useppe è un bambino che nasce da una violenza. Una sera dell’inverno 1941, il secondo anno di guerra per l’Italia, un soldato tedesco ubriaco aggredisce la maestra elementare Ida Ramundo, mentre torna a casa percorrendo a passi rapidi le strade di Roma; è una vedova di trentasette anni già madre

L’altro canto

Oriana Fallaci ed Elsa Morante parlavano di se stesse al maschile, si definivano scrittori. La prima diceva: ‘Sono nata per essere scrittore’; Alda Merini voleva essere chiamata poeta, e non poetessa, per sfidare un ambiente come quello della poesia italiana del Novecento dominato dagli uomini. La Morante addirittura rifiutò di

Il vivi pierdùt (il vivere perduto)

Dopo un anno trascorso con Dante e il titolo di questa rubrica, ‘Vivere di un consumato amore’, scelto per rendere omaggio ai versi di Pasolini nel centenario della sua nascita, entrambi adesso mi accompagnano a chiudere l’ultimo articolo del 2022. Tutti e due continuano ad essere vivi nella nostra memoria

Artemisia uccide Oloferne

Anche quest’anno il 25 Novembre è passato, tra i nostri profili social inondati di scarpe e panchine rosse e un fermo immagine dagli stadi del Qatar, dove i calciatori si inginocchiano o si rifiutano di cantare l’inno nazionale, convinti che anche questo serva per difendere le donne e i diritti.

Le città sono fatte di sogni e paure

La fondazione della città nasce da un sogno: una donna attraente scappa di notte tra vie sconosciute, inafferrabile, proprio come la comunità nasce a partire dall’inseguimento di un’ideale di città. Per costruirla ci si ispira al medesimo sogno che uomini di tanti luoghi diversi hanno fatto, per edificarla si ricorda