Cerano, registrazioni dei consigli comunali: il segretario attende il prefetto da un mese

Da più di un mese alcuna risposta. Lo scorso 29 dicembre 2021 il segretario comunale Pd di Cerano Tommaso Vitarelli si era rivolto al prefetto di Novara Francesco Garsia per affrontare una problematica relativa al Comune. Vitarelli non ha mai ricevuto risposta, nemmeno un cenno.

La questione riguarda i consigli comunali (leggi qui i dettagli): dal 19 dicembre 2019 non si tengono in presenza e non ci sono nemmeno gli streaming e/o le registrazioni fruibili. «Siamo da un lato contenti perché dopo il nostro sollecito in Prefettura le registrazioni sono apparse sul sito, ma questo non risolve il problema, – spiega il segretario – e soprattutto non è una risposta al nostro quesito, ossia la legittimità di questo gesto da parte dell’amministrazione e di conseguenza la legittimità degli atti.

Purtroppo non abbiamo ricevuto risposte e questo ci fa ulteriormente pensare che ci sia qualcosa che non va; prepareremo un nuovo sollecito con una nuova lettera». La speranza del consigliere è anche quella di «tornare ai consigli in presenza, ormai ci sono tutte le regole per poterlo fare e soprattutto negli altri Comuni si fa».

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Cerano, registrazioni dei consigli comunali: il segretario attende il prefetto da un mese

Da più di un mese alcuna risposta. Lo scorso 29 dicembre 2021 il segretario comunale Pd di Cerano Tommaso Vitarelli si era rivolto al prefetto di Novara Francesco Garsia per affrontare una problematica relativa al Comune. Vitarelli non ha mai ricevuto risposta, nemmeno un cenno.

La questione riguarda i consigli comunali (leggi qui i dettagli): dal 19 dicembre 2019 non si tengono in presenza e non ci sono nemmeno gli streaming e/o le registrazioni fruibili. «Siamo da un lato contenti perché dopo il nostro sollecito in Prefettura le registrazioni sono apparse sul sito, ma questo non risolve il problema, – spiega il segretario – e soprattutto non è una risposta al nostro quesito, ossia la legittimità di questo gesto da parte dell’amministrazione e di conseguenza la legittimità degli atti.

Purtroppo non abbiamo ricevuto risposte e questo ci fa ulteriormente pensare che ci sia qualcosa che non va; prepareremo un nuovo sollecito con una nuova lettera». La speranza del consigliere è anche quella di «tornare ai consigli in presenza, ormai ci sono tutte le regole per poterlo fare e soprattutto negli altri Comuni si fa».

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