Una risposta non risposta. Non è un gioco di parole, è quanto accade a Cerano in merito alla questione “registrazioni consigli comunali”. La lettera inviata al prefetto lo scorso dicembre dal segretario comunale Pd Tommaso Vitarelli ha ottenuto riscontro nella giornata di venerdì 3 febbraio, forse dopo sollecito (leggi qui), oltre un mese dopo, da parte però del suo vice Baldino.
«E’ sì una risposta, ma è poco chiara, il nostro quesito, ossia legittimità di quanto fatto e degli atti in due anni, rimane. Sono stati riportati dei virgolettati di un confronto da parte della prefettura e dell’amministrazione che però riportano quanto già sapevamo. Il fatto che ci siano ora le registrazioni è noto, – dice Vitarelli – sono apparse dopo nostri solleciti e comunicati stampa. Non c’è traccia di una risposta alla nostra domanda». (leggi qui)
E nello scritto si fa proprio leva sulla pubblicazione dei consigli: «Scriveremo di nuovo, se abbiamo scritto al prefetto è perché confidiamo in una sua risposta vera, non in una ottenuta tramite le parole dell’amministrazione». Il segretario chiude con un pizzico di ironia: «Sicuramente un passo avanti è stato fatto, ancor più da apprezzare essendo stato compiuto nei giorni in cui la stessa amministrazione era alle prese con le conseguenze di ben altre pubblicazioni, quali i post dell’ex vicesindaco sulla partita Milan–Napoli».