La nuova meraviglia di Milano si chiama "Cuore". Si tratta del nuovissimo (ma antico) Centro Studi Archivi Ricerca della Triennale. Più di trecentomila tra oggetti, materiali di archivio, disegni, progetti, modelli, fotografie, libri, pubblicazioni, manifesti

La nuova meraviglia di Milano si chiama “Cuore”. Si tratta del nuovissimo (ma antico) Centro Studi Archivi Ricerca della Triennale. Più di trecentomila tra oggetti, materiali di archivio, disegni, progetti, modelli, fotografie, libri, pubblicazioni, manifesti. Il “Cuore” è il cuore del Palazzo dell’Arte di Giovanni Muzio costruito nel 1933 e rimesso in sesto dallo studio AR.CH.IT di Luca Cipelletti. Una soluzione tanto semplice, quanto geniale, che consente di alloggiare una parte dei materiali in un sistema modulare scorrevole su montanti di legno rigenerato.

Il patrimonio culturale della Triennale è sterminato e comprende anche trentamila fotografie e più di duemila film ed audioregistrazioni, tutti materiali relativi alle Esposizioni Internazionali e alle attività della Triennale dal 1923 ad oggi. Con l’apertura di questo imponente archivio, la Triennale è ormai diventata un centro cuturale completo, multimediale e di grande rilevanza internazionale, un luogo delle meraviglie, una comfort-zone ineguagliabile (almeno per l’Italia), non solo per chi ama l’architettura, l’urbanistica, il design, l’arte, la grafica o la fotografia, ma anche per gli appassionati di teatro d’avanguardia, performance, musica, in considerazione della presenza, all’interno del complesso, dell’ex teatro dell’Arte che, detto per inciso, quest’anno offre un programma di prim’ordine, a cominciare da FOG, il Performing Arts festival che ha preso il via lo scorso 8 febbraio e che terminerà il prossimo 7 maggio.

Non vanno altresì dimenticate le partnership della triennale con AUID PhD Program, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano per gli approfondimenti degli allestimenti delle mostre di architettura e le modalità di valorizzazione del patrimonio archivistico. Non resta che entrare nella “pancia della balena” e lasciarsi cullare in questo oceano di sogni (e spesso di sogni trasformati in realtà) che è la Triennale di Milano.

Sedersi al magnifico caffé e ristorante, visitare una delle tante mostre o il Museo del Design, consultare cataloghi d’arte o periodici nel “Cuore” del palazzo, ammirando in prospettiva la grande scala elicoidale di Muzio, tutto questo non ha prezzo, o meglio ce l’ha, ma non è affatto un prezzo alto e, a maggior ragione, con la tessera “Starter” che consente ingressi a mostre e spettacoli ad un prezzo davvero contenuto.

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Mario Grella

Nato a Novara, vissuto mentalmente a Parigi, continua a credere che la vita reale sia un ottimo surrogato del web.

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La nuova meraviglia di Milano si chiama “Cuore”. Si tratta del nuovissimo (ma antico) Centro Studi Archivi Ricerca della Triennale. Più di trecentomila tra oggetti, materiali di archivio, disegni, progetti, modelli, fotografie, libri, pubblicazioni, manifesti

La nuova meraviglia di Milano si chiama “Cuore”. Si tratta del nuovissimo (ma antico) Centro Studi Archivi Ricerca della Triennale. Più di trecentomila tra oggetti, materiali di archivio, disegni, progetti, modelli, fotografie, libri, pubblicazioni, manifesti. Il “Cuore” è il cuore del Palazzo dell’Arte di Giovanni Muzio costruito nel 1933 e rimesso in sesto dallo studio AR.CH.IT di Luca Cipelletti. Una soluzione tanto semplice, quanto geniale, che consente di alloggiare una parte dei materiali in un sistema modulare scorrevole su montanti di legno rigenerato.

Il patrimonio culturale della Triennale è sterminato e comprende anche trentamila fotografie e più di duemila film ed audioregistrazioni, tutti materiali relativi alle Esposizioni Internazionali e alle attività della Triennale dal 1923 ad oggi. Con l’apertura di questo imponente archivio, la Triennale è ormai diventata un centro cuturale completo, multimediale e di grande rilevanza internazionale, un luogo delle meraviglie, una comfort-zone ineguagliabile (almeno per l’Italia), non solo per chi ama l’architettura, l’urbanistica, il design, l’arte, la grafica o la fotografia, ma anche per gli appassionati di teatro d’avanguardia, performance, musica, in considerazione della presenza, all’interno del complesso, dell’ex teatro dell’Arte che, detto per inciso, quest’anno offre un programma di prim’ordine, a cominciare da FOG, il Performing Arts festival che ha preso il via lo scorso 8 febbraio e che terminerà il prossimo 7 maggio.

Non vanno altresì dimenticate le partnership della triennale con AUID PhD Program, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano per gli approfondimenti degli allestimenti delle mostre di architettura e le modalità di valorizzazione del patrimonio archivistico. Non resta che entrare nella “pancia della balena” e lasciarsi cullare in questo oceano di sogni (e spesso di sogni trasformati in realtà) che è la Triennale di Milano.

Sedersi al magnifico caffé e ristorante, visitare una delle tante mostre o il Museo del Design, consultare cataloghi d’arte o periodici nel “Cuore” del palazzo, ammirando in prospettiva la grande scala elicoidale di Muzio, tutto questo non ha prezzo, o meglio ce l’ha, ma non è affatto un prezzo alto e, a maggior ragione, con la tessera “Starter” che consente ingressi a mostre e spettacoli ad un prezzo davvero contenuto.

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Mario Grella

Nato a Novara, vissuto mentalmente a Parigi, continua a credere che la vita reale sia un ottimo surrogato del web.