Nelle terre dell’Africa del nord e sulle nostre coste mediterranee, ordinate file di barbe lunghe come quelle dei frati crescono e s’infoltiscono sempre più fino a formare un prato di verdi agretti, noti anche come barba di frate: una deliziosa verdura appartenente alla famiglia delle chenopodiaceae.
Le proprietà degli agretti sono innumerevoli grazie alla presenza abbondante di vitamine, quali la vitamina A, C e alcune del gruppo B. Gli agretti sono inoltre ricchi di calcio, potassio, ferro, magnesio e hanno un basso apporto di calorie ed un alta presenza di acqua e fibre.
Si affacciano sulle nostre tavole ad inizio marzo, considerato il mese ideale per scelte dietetiche detossificanti, in preparazione alla stagione primaverile in arrivo. E non a caso – la natura è sempre la più saggia tra i maestri – le verdure di questa stagione, tra cui gli agretti, possiedono una spiccata capacità depurativa.
Sono indicati anche per chi sceglie di alleggerire il proprio introito calorico in quanto si tratta di una verdura molto leggera e rimineralizzante allo stesso tempo.
Utilizzi in cucina
Gli agretti richiedono cotture veloci, al vapore o spadellati per pochi minuti a fiamma viva con poca acqua, olio evo e sale. Possono essere consumati freddi, conditi con limone, olio e sale; addizionati a insalate; avvolti a nido con un cuore a sorpresa di formaggi freschi o verdure di stagione crude.
Personalmente li adoro in abbinamento alle lumache per il loro sapore acidulo ed erbaceo che si sposa divinamente con i profumi dei nostri boschi.
Gli agretti possono essere utilizzati in sostituzione agli spaghetti, per un piatto più leggero, conditi con un pesto di basilico, o meglio, di rucola, per rispettare la stagionalità dei nostri piatti.
Una proposta etnica è quella di aggiungere la barba dei frati ai ramen, zuppe orientali a base di verdure e carne o pesce.
Mi raccomando di non cuocerli oltre i tre minuti per gustarli croccante, dal colore vivido e in tutta la ricchezza delle loro proprietà nutrizionali.