Sgombro di mare e verdure di pianura. L’estate è servita

Nelle acque dei mari dall’Atlantico fino al Mediterraneo c’è una specie ittica che ha una notevole importanza nella catena alimentare sia nei mari che nel consumo da parte dell’uomo. Maccarello, scomber scombrus, sgombro, makarel: tutti nomi che vengono usati per definire questo pesce azzurro straordinario.

E’ un pesce di piccole medie dimensioni, quindi ha un’aspettativa di vita che non supera i 17 anni e le sue dimensioni arrivano fino ad un massimo di 70 cm. Questo dato è positivo in quanto lo sgombro non è un pesce che accumula alte percentuali di tossicità (metalli pesanti, microplastiche) a differenza di altre specie di taglia nettamente superiori come il tonno o il pesce spada; bisognerebbe diminuire nella dieta i pesci di grossa taglia per non assimilare sostanze nocive.

Lo sgombro ha delle proprietà nutrizionali molto importanti per l’uomo, molto ricco di acidi grassi essenziali, ossia gli Omega 3, un toccasana per il sistema cardio vascolare. E’ ricco di amminoacidi essenziali che contrariamente alle proteine di tipo animale come le uova le carni e i formaggi, consente di non assumere quantità eccessive di grassi saturi e colesterolo.

E’ molto indicato per le diete in quanto ha un potere saziante ma ipocalorico. I grassi dello sgombro sono anche molto apprezzati per la notevole quantità di EPA e DHA che sono molecole che contribuiscono allo sviluppo nervoso e oculare dei bambini, al mantenimento dei parametri metabolici della pressione arteriosa ed i trigliceridi presenti nel sangue.

Usi in cucina

Lo sgombro ha molteplici usi in cucina, dalle cotture ancestrali come quella alla brace, al cartoccio con i profumi della nostra stupenda penisola; fritto, spadellato, cotto raffreddato e addizionato a delle fresche insalate estive.

Può essere frullato per preparare delle farce per ravioli o fagottini; se ben abbattuto e marinato con sale zucchero e aceto di riso è particolarmente apprezzato in abbinamento a guazzetti a base di olio evo oppure usato dai maestri di sushi: se vi trovaste in un ristorante Giapponese autentico troverete sicuramente il Makarel.

Personalmente lo adoro appena spadellato (ma ben cotto) e addizionato a verdure croccanti rigorosamente di stagione e poco cotte, alla menta, al basilico, alla portulaca, al timo e al limone.

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Sgombro di mare e verdure di pianura. L’estate è servita

Nelle acque dei mari dall’Atlantico fino al Mediterraneo c’è una specie ittica che ha una notevole importanza nella catena alimentare sia nei mari che nel consumo da parte dell’uomo. Maccarello, scomber scombrus, sgombro, makarel: tutti nomi che vengono usati per definire questo pesce azzurro straordinario.

E’ un pesce di piccole medie dimensioni, quindi ha un’aspettativa di vita che non supera i 17 anni e le sue dimensioni arrivano fino ad un massimo di 70 cm. Questo dato è positivo in quanto lo sgombro non è un pesce che accumula alte percentuali di tossicità (metalli pesanti, microplastiche) a differenza di altre specie di taglia nettamente superiori come il tonno o il pesce spada; bisognerebbe diminuire nella dieta i pesci di grossa taglia per non assimilare sostanze nocive.

Lo sgombro ha delle proprietà nutrizionali molto importanti per l’uomo, molto ricco di acidi grassi essenziali, ossia gli Omega 3, un toccasana per il sistema cardio vascolare. E’ ricco di amminoacidi essenziali che contrariamente alle proteine di tipo animale come le uova le carni e i formaggi, consente di non assumere quantità eccessive di grassi saturi e colesterolo.

E’ molto indicato per le diete in quanto ha un potere saziante ma ipocalorico. I grassi dello sgombro sono anche molto apprezzati per la notevole quantità di EPA e DHA che sono molecole che contribuiscono allo sviluppo nervoso e oculare dei bambini, al mantenimento dei parametri metabolici della pressione arteriosa ed i trigliceridi presenti nel sangue.

Usi in cucina

Lo sgombro ha molteplici usi in cucina, dalle cotture ancestrali come quella alla brace, al cartoccio con i profumi della nostra stupenda penisola; fritto, spadellato, cotto raffreddato e addizionato a delle fresche insalate estive.

Può essere frullato per preparare delle farce per ravioli o fagottini; se ben abbattuto e marinato con sale zucchero e aceto di riso è particolarmente apprezzato in abbinamento a guazzetti a base di olio evo oppure usato dai maestri di sushi: se vi trovaste in un ristorante Giapponese autentico troverete sicuramente il Makarel.

Personalmente lo adoro appena spadellato (ma ben cotto) e addizionato a verdure croccanti rigorosamente di stagione e poco cotte, alla menta, al basilico, alla portulaca, al timo e al limone.

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