Cressa, il medico di base va in pensione. La sindaca Zola: «Va garantita l’assistenza, Comune a disposizione»

Cesserà l'attività il 31 ottobre. Il commento della prima cittadina a margine dell'incontro con i cittadini

In una affollata assemblea, tenutasi nella serata di giovedì 24 ottobre nella sala consiliare del comune di Cressa, si è discusso a lungo sulla tematica riguardante il pensionamento dell’unico medico di base presente in paese. Ciò significa necessità di assistenza di base nel raggio di 20 km, ma oggi non c’è un medico disponibile all’interno del distretto Nord.

«La nostra preoccupazione – afferma la prima cittadina Ilaria Zola – è quella di garantire alla nostra comunità una assistenza continua vista anche l’età avanzata della popolazione di Cressa. Dopo il 31 ottobre, data nella quale cesserà l’attività l’attuale medico di base, non sappiamo cosa fare se non recarci ad Arona dove si trovano gli ambulatori che però sono già in sofferenza e molto distanti per numerosi cittadini impossibilitati a muoversi».

Il Comune in queste ore sta mettendo in campo tutte le azioni necessarie per gestire una situazione complessa. La sindaca afferma di essere «disposta a tutto: è nostra intenzione accollarci le spese vive, metà delle bollette inerenti all’ambulatorio e affidare lo stesso in maniera gratuita al medico subentrante oltre che organizzare un servizio di trasporto per i cittadini in difficoltà. Dobbiamo risolvere questo problema vitale per Cressa».

«Siamo veramente in difficoltà – aggiunge Ilaria Zola – tra le tante problematiche che assillano oggi il nostro Comune, ci troviamo ad affrontare la questione del medico. Voglio ringraziare l’Asl per la disponibilità e il confronto costante e spero nell’impegno a tutti i livelli per risolvere un problema che riguarda 1500 pazienti tra Cressa e Suno». E conclude: «La sanità dovrebbe essere diritto garantito a tutte e tutti, in questo momento a Cressa non è così. Noi faremo tutto quanto in nostro potere per sollecitare gli organi competenti, anche attraverso azioni come petizioni e raccolte firme» 

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Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa. Membro del consiglio direttivo di SerMais società civile e responsabile e della segreteria provinciale di Libera Novara.

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Cesserà l’attività il 31 ottobre. Il commento della prima cittadina a margine dell’incontro con i cittadini

In una affollata assemblea, tenutasi nella serata di giovedì 24 ottobre nella sala consiliare del comune di Cressa, si è discusso a lungo sulla tematica riguardante il pensionamento dell'unico medico di base presente in paese. Ciò significa necessità di assistenza di base nel raggio di 20 km, ma oggi non c’è un medico disponibile all'interno del distretto Nord.

«La nostra preoccupazione – afferma la prima cittadina Ilaria Zola – è quella di garantire alla nostra comunità una assistenza continua vista anche l’età avanzata della popolazione di Cressa. Dopo il 31 ottobre, data nella quale cesserà l'attività l’attuale medico di base, non sappiamo cosa fare se non recarci ad Arona dove si trovano gli ambulatori che però sono già in sofferenza e molto distanti per numerosi cittadini impossibilitati a muoversi».

Il Comune in queste ore sta mettendo in campo tutte le azioni necessarie per gestire una situazione complessa. La sindaca afferma di essere «disposta a tutto: è nostra intenzione accollarci le spese vive, metà delle bollette inerenti all’ambulatorio e affidare lo stesso in maniera gratuita al medico subentrante oltre che organizzare un servizio di trasporto per i cittadini in difficoltà. Dobbiamo risolvere questo problema vitale per Cressa».

«Siamo veramente in difficoltà – aggiunge Ilaria Zola – tra le tante problematiche che assillano oggi il nostro Comune, ci troviamo ad affrontare la questione del medico. Voglio ringraziare l'Asl per la disponibilità e il confronto costante e spero nell'impegno a tutti i livelli per risolvere un problema che riguarda 1500 pazienti tra Cressa e Suno». E conclude: «La sanità dovrebbe essere diritto garantito a tutte e tutti, in questo momento a Cressa non è così. Noi faremo tutto quanto in nostro potere per sollecitare gli organi competenti, anche attraverso azioni come petizioni e raccolte firme» 

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