270 telecamere e 3 varchi agli ingressi. «Novara è una città sicura»

Firmato un accordo tra Comune, Questura e Carabinieri. Il nuovo sistema di videosorveglianza consente di visualizzare in tempo reale le immagini

Con 270 telecamere e tre varchi agli ingressi in città (in corso Milano, via per Biandrate e corso della Vittoria) il Comune ha completato il nuovo sistema di videosorveglianza superando i problemi tecnici che non consentivano di avere immagini nitide e molto spesso non venivano nemmeno trasmesse. Ora il sindaco Alessandro Canelli, il questore Rosanna Lavezzaro e il comandante dei Carabinieri Antonio Renzetti hanno firmato un accordo che, grazie al nuovo impianto, permette di visualizzare in tempo reale i video di tutte le telecamere ingrandendo quelli di interesse in un determinato momento e scaridando i fotogrammi utili. Le prime “vittime” di questa nuova tecnologia, infatti, sono stati i due pakistani che a settembre hanno selvaggiamente picchiato un connazionale con una mazza da baseball e che nei giorni scorsi sono stati individuati grazie alle immagini nitide offerte dalle telecamere e arrestati.

«Siamo partiti con 80 nel 2016 – ha spiegato Canelli – ora siamo a 270 grazie alle forze dell’ordine che hanno dato indicazioni sul posizionamento di quelle nuove. Inizialmente si era pensato di gestire i dati in cloud, ma le immagini arrivavano a intermittenza; abbiamo così pensato di affidare il sistema a Tim con due server dedicati, posizionati nella sede di viale Manzoni e all’istituto Omar. È in fase di aggiudicazione, invece, l’appalto per altri cinque varchi di ingresso in città che, come i tre già operativi, permetteno di controllare eventuali targhe rubate o non assicurate, quelle di mezzi che non sono stati sottoposti a revisione oltre a un costante monitoraggio dei flussi di traffico.

«Questa è una collaborazione vera, non di facciata, che ci ha permesso di raggiungere risultati ragguardevoli – ha affermato il questore Lavezzaro -. Un importante strumento operativo che si aggiunge a quello già in uso. La gestione della sala operativa è sempre più complessa e il nostro personale deve essere sempre più qualificato».

«Un buon sistema di videosorveglianza contribuisce ad avere una percezione maggiore di sicurezza – ha aggiunto il colonnello Renzetti -. Quello che abbiamo a Novara è un fiore all’occhiello e a noi ha dato grossi risultati in tema di truffe agli anziani».

«Novara è una città sicura – ha concluso l’assessore alla Sicurezza, Raffaele Lanzo – questo grazie al lavoro incessante svolto dalle forze dell’ordine».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Firmato un accordo tra Comune, Questura e Carabinieri. Il nuovo sistema di videosorveglianza consente di visualizzare in tempo reale le immagini

Con 270 telecamere e tre varchi agli ingressi in città (in corso Milano, via per Biandrate e corso della Vittoria) il Comune ha completato il nuovo sistema di videosorveglianza superando i problemi tecnici che non consentivano di avere immagini nitide e molto spesso non venivano nemmeno trasmesse. Ora il sindaco Alessandro Canelli, il questore Rosanna Lavezzaro e il comandante dei Carabinieri Antonio Renzetti hanno firmato un accordo che, grazie al nuovo impianto, permette di visualizzare in tempo reale i video di tutte le telecamere ingrandendo quelli di interesse in un determinato momento e scaridando i fotogrammi utili. Le prime "vittime" di questa nuova tecnologia, infatti, sono stati i due pakistani che a settembre hanno selvaggiamente picchiato un connazionale con una mazza da baseball e che nei giorni scorsi sono stati individuati grazie alle immagini nitide offerte dalle telecamere e arrestati.

«Siamo partiti con 80 nel 2016 - ha spiegato Canelli - ora siamo a 270 grazie alle forze dell'ordine che hanno dato indicazioni sul posizionamento di quelle nuove. Inizialmente si era pensato di gestire i dati in cloud, ma le immagini arrivavano a intermittenza; abbiamo così pensato di affidare il sistema a Tim con due server dedicati, posizionati nella sede di viale Manzoni e all'istituto Omar. È in fase di aggiudicazione, invece, l'appalto per altri cinque varchi di ingresso in città che, come i tre già operativi, permetteno di controllare eventuali targhe rubate o non assicurate, quelle di mezzi che non sono stati sottoposti a revisione oltre a un costante monitoraggio dei flussi di traffico.

«Questa è una collaborazione vera, non di facciata, che ci ha permesso di raggiungere risultati ragguardevoli - ha affermato il questore Lavezzaro -. Un importante strumento operativo che si aggiunge a quello già in uso. La gestione della sala operativa è sempre più complessa e il nostro personale deve essere sempre più qualificato».

«Un buon sistema di videosorveglianza contribuisce ad avere una percezione maggiore di sicurezza - ha aggiunto il colonnello Renzetti -. Quello che abbiamo a Novara è un fiore all'occhiello e a noi ha dato grossi risultati in tema di truffe agli anziani».

«Novara è una città sicura - ha concluso l'assessore alla Sicurezza, Raffaele Lanzo - questo grazie al lavoro incessante svolto dalle forze dell'ordine».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore