Accoltellato dall’ex fidanzata durante una lite domestica, ora si trova lui a processo con l’imputazione di maltrattamenti in famiglia. M.Z., il trentaduenne di Borgomanero che il 18 aprile 2021 era stato gravemente ferito dall’ex convivente di 35 anni, già condannata a 5 anni di carcere per tentato omicidio in primo e secondo grado, era stato infatti denunciato per le percosse e le offese che la donna ritiene di aver subito nel periodo precedente l’accoltellamento di cui si è resa responsabile. Lei, di origine brasiliana, attualmente detenuta, si è costituita parte civile e sarà ascoltata come testimone alla prossima udienza.
Il rapporto di coppia, particolarmente teso, era terminato dopo la violenta lite avvenuta quel 18 aprile nell’appartamento dell’uomo a Borgomanero. Già nei giorni precedenti fra lui e la fidanzata c’erano state discussioni molto accese. Lei era tornata e avevano litigato ancora: al culmine della discussione la donna aveva preso un coltello da cucina e, nella ricostruzione effettuata dai carabinieri, aveva tirato all’ex un fendente lacerandogli la parete toracica e quella del ventricolo destro. Lui era finito in rianimazione e aveva subìto due arresti cardiaci; fortunatamente i medici erano riusciti a recuperarlo. Poi una riabilitazione di diversi mesi.
L’ex fidanzata, per difendersi, ha sempre sostenuto di essere stata vittima di maltrattamenti, e ha prodotto anche una serie di messaggi e conversazioni in cui trasparirebbe una certa aggressività dell’allora compagno. La sua denuncia ha superato il vaglio dell’udienza preliminare tanto che il giudice ha rinviato a giudizio il trentaduenne ora a processo per le presunte violenze casalinghe.