A Sant’Agabio appartamento confiscato alla mafia preso in carico dal Comune

L'assessore al Patrimonio, Moscatelli: «L'amministrazione lo destinerà ai Servizi sociali nell'ambito del programma per l'emergenza abitativa»

La consegna delle chiavi rappresenta molto più di un simbolico passaggio del testimone. E’ un nuovo successo dello Stato. Così è stata commentata questa mattina, mercoledì 20 settembre, nel corso della pausa fra le due sessioni di consiglio comunale, la consegna delle chiavi al sindaco Alessandro Canelli di un appartamento situato nel quartiere di Sant’Agabio, in via Molino Canelli – di circa 100 metri quadrati e del valore commerciale di 88 mila euro – sequestrato alle organizzazioni malavitose.

A consegnare le chiavi è stata la dirigente Simona Ronchi della sede milanese dell’Agenzia per i beni sequestrati alla criminalità organizzata, che ha espresso la sua soddisfazione per la riuscita di questa operazione: «Positivo è il fatto che i tempi sono stati decisamente celeri – ha sottolineato – se si considera che ad essere interessata è stata l’amministrazione di un capoluogo di provincia come Novara».

Alle sue parole si sono uniti il primo cittadino che ha ricordato i precedenti in città, tra cui il locale di corso XXIII Marzo affidati all’associazione Ohana, e l’assessore al Patrimonio, Silvana Moscatelli. Nel corso della seduta del consiglio, Moscatelli ha tra l’altro evidenziato il fatto che l’immobile sarà preso in carico dai Servizi sociali del Comune nell’ambito del programma riguardante l’emergenza abitativa.

Particolarmente soddisfatta la consigliera del Pd, Cinzia Spilinga, da poco nominata presidente della nuova Consulta comunale antimafia: «Sono da sempre sensibile a questo tema, per l’impegno sostenuto all’interno dell’associazione Libera. Anche per questo quella di oggi è una bella giornata. Quando la società si riprende un bene sottratto alle mafie lo Stato vince».

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A Sant’Agabio appartamento confiscato alla mafia preso in carico dal Comune

L’assessore al Patrimonio, Moscatelli: «L’amministrazione lo destinerà ai Servizi sociali nell’ambito del programma per l’emergenza abitativa»

La consegna delle chiavi rappresenta molto più di un simbolico passaggio del testimone. E' un nuovo successo dello Stato. Così è stata commentata questa mattina, mercoledì 20 settembre, nel corso della pausa fra le due sessioni di consiglio comunale, la consegna delle chiavi al sindaco Alessandro Canelli di un appartamento situato nel quartiere di Sant'Agabio, in via Molino Canelli – di circa 100 metri quadrati e del valore commerciale di 88 mila euro – sequestrato alle organizzazioni malavitose.

A consegnare le chiavi è stata la dirigente Simona Ronchi della sede milanese dell'Agenzia per i beni sequestrati alla criminalità organizzata, che ha espresso la sua soddisfazione per la riuscita di questa operazione: «Positivo è il fatto che i tempi sono stati decisamente celeri – ha sottolineato – se si considera che ad essere interessata è stata l'amministrazione di un capoluogo di provincia come Novara».

Alle sue parole si sono uniti il primo cittadino che ha ricordato i precedenti in città, tra cui il locale di corso XXIII Marzo affidati all'associazione Ohana, e l'assessore al Patrimonio, Silvana Moscatelli. Nel corso della seduta del consiglio, Moscatelli ha tra l'altro evidenziato il fatto che l'immobile sarà preso in carico dai Servizi sociali del Comune nell'ambito del programma riguardante l'emergenza abitativa.

Particolarmente soddisfatta la consigliera del Pd, Cinzia Spilinga, da poco nominata presidente della nuova Consulta comunale antimafia: «Sono da sempre sensibile a questo tema, per l'impegno sostenuto all'interno dell'associazione Libera. Anche per questo quella di oggi è una bella giornata. Quando la società si riprende un bene sottratto alle mafie lo Stato vince».

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