Contagi in calo: si va a scuola in sicurezza in Piemonte e, particolarmente, nel Novarese. Questo il primo bilancio sul possibile effetto Covid con il ritorno fra i banchi, delineato questa mattina dalla Giunta regionale dopo un mese dall’inizio dell’anno scolastico. Ed, anzi, a paragone con lo scorso anno quando il rialzo dei casi a inizio ottobre fra gli studenti prefigurò l’avvio delle terribili seconda e terza ondata con i morti e i lunghi lockdown conseguenti, quest’anno il trend di forte discesa fa, quanto meno, ben sperare. «La differenza è da attribuire in gran parte alle vaccinazioni, sostenute fortemente dalla Regione» ha voluto sottolineare l’assessore alla sanità Luigi Icardi.
NOVARA SENZA FOCOLAI A SCUOLA
Icardi è intervenuto alla conferenza stampa sul “Piano Scuola Sicura” guidata dal presidente della Regione Alberto Cirio insieme agli altri assessori Marco Gabusi (Trasporti) ed Elena Chiorino (Istruzione). Vediamo anzitutto i dati del monitoraggio che rivelano un progressivo calo delle classi in quarantena (130 in tutto il Piemonte dal 4 al 10 ottobre contro le 141 di settimana scorsa e le 173 di due settimane prima) con la prevalenza delle scuole elementari (ma calate da 59 a 40 nelle due settimane) e nelle superiori. Quanto ai focolai sono scesi a 13 nell’ultima settimana contro i 16 precedenti e i 14 di quella ancora prima.
Quanto alle scuole della Provincia di Novara (unica a non aver ancora registrato alcun focolaio) le classi in quarantena si sono più che dimezzate in due settimane: tra il 4 e il 10 ottobre sono 7 (1 nido, 2 elementari, 3 medie e 1 superiore) contro le 16 della prima settimana di monitoraggio e le 11 della scorsa.
ALTA ADESIONE AI VACCINI
Il Piemonte registra il dato positivo di avere, su un target di 128 mila addetti, l’adesione alle vaccinazioni di oltre il 94% del personale. «Si pensi che l’obiettivo fissato dal gen. Figliuolo è dell’85%» ha sottolineato Cirio. Del personale il 92% ha già ricevuto una dose e il 90% è completamente vaccinato.
L’adesione dei ragazzi 12-18 anni è al 70% (su una platea di 315mila giovani, di cui il 67% vaccinati con prima dose e il 58% immunizzati completamente), ma i vertici regionali vedono dati che incoraggiano a pensare che i giovani vaccinati aumenteranno.
In ogni caso l’incidenza dei contagi registrati nell’ultima settimana è in equilibrio fra i 34 e i 45 casi ogni 100mila ragazzi secondo le diverse fasce d’età e si mostra nettamente inferiore a quella di un anno fa, in particolare fra i ragazzi delle superiori (contagi calati a un quarto) che poi furono costretti alla “Dad” ed oggi possono appunto sfruttare l’essere vaccinati. Una situazione considerata di equilibrio stazionario, che impone ancora mascherina e distanziamento per il rischio di nuove varianti, ma che consente uno screening efficace essendo inferiore a quota 50, considerata soglia di allerta.
SCREENING CON TAMPONI GRATUITI
La Regione ha avviano il Piano fornendo tamponi gratuiti e su base volontaria. Ne sono stati fatti 6800 tra il 6 e il 19 settembre tra personale, studenti e addetti al trasporto scolastico, trovando una adesione di 600 addetti fra il personale con tampone ogni 15 giorni, 1.585 alunni in 92 scuole elementari (test salivare ogni 15 giorni) e 2.514 studenti di 108 medie (test rapido o molecolare mensile)
«Siamo tra le prime regioni ad aver disposto anche i test salivari – ha spiegato Cirio – che sono meno invasivi degli altri e possono essere usati per i bambini. Operiamo su un campione di scuole in aggiunta a quelle del piano nazionale del Governo». Ne sono stati acquistati 500mila con una spesa di 1,5 milioni. «È uno screening predittivo – ha aggiunto Icardi – per controllare ciò che avviene e intervenire di conseguenza. I test salivari sono di tipo moderno e auspichiamo che possano presto essere autorizzati anche per il Green Pass».
Tampone gratuito previsto anche per gli atenei piemontesi fra il 1° e il 15 ottobre, rivolto a personale, studenti e ospiti delle residenze universitarie pur essendo necessario l’utilizzo della certificazione verde.
POTENZIATI I TRASPORTI
Un secondo sforzo, anche economico, della Regione è quello per il potenziamento dei mezzi per il trasporto scolastico. «Non ha avuto successo il tentativo di scaglionare ad orari diversi l’ingresso nelle scuole» ha spiegato il presidente Cirio, così si sono aggiunte corse di autobus e treni «con un investimento che tocca i 935mila euro ogni settimana».
Con i mezzi di trasporto fermi ad una capienza dell’80% in Piemonte sono state attivate quasi cinquemila corse aggiuntive di autobus a settimana, di cui 556 riguardano il territorio Novarese. Attivate anche 174 corse settimanali di bus e treni in aggiunta al normale servizio ferroviario.
Un problema potrebbe porsi venerdì 15 per l’astensione dal lavoro degli autisti senza Green Pass. «Non abbiamo modo di intervenire – ha spiegato l’assessore Gabusi – ma abbiamo chiesto alle aziende di segnalarci quali corse saranno a rischio di soppressione, un po’ come si fa con gli scioperi. Poi attiveremo opportuna comunicazione anticipata alla cittadinanza».
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