«In via Calderara ci sono abusivi ma no all’abbandono», l’appello del consigliere Baroni. Atc: «Alloggi vandalizzati»

Le palazzine devono essere ristrutturate, ma sono ancora occupate da sette nuclei famigliari che lamentano disagi

«Non voglio entrare in polemica, ma il Comune sta dimostrando una disumanità senza precedenti». È diretto il consigliere comunale di Insieme per Novara, Piergiacomo Baroni (nella foto a destra), parlando della situazione dei sette nuclei famigliari che ancora si trovano negli appartamenti di via Calderara. Una palazzina di proprietà comunale, in gestione ad Atc, che è stata per la maggior parte svuotata per permettere i lavori di ristrutturazione.

«Le poche persone che vivono ancora lì, quasi esclusivamente donne con bambini, sono abusive, e questo è un dato da considerare, ma non sono persone che possono essere abbandonate – prosegue Baroni -. Il riscaldamento non funziona e non c’è nemmeno l’acqua: certamente non è stato fatto apposta, ma questo è un segnale chiaro che significa “vene dovete andare”. Sono, però, persone che vanno seguite e accompagnate in un percorso. Invece sembra che chi deve intervenire agisca per conto proprio senza una proposta concreta. Il Comune non ha nemmeno provato a trovare una soluzione».

Sulla situazione di via Calderara, Baroni ha presentato un’interrogazione e il tema verrà anche discusso giovedì 9 novembre in un’apposita commissione consiliare dove sono attesi il presidente di Atc, Marco Marchioni, e l’assessore alle Politiche sociali, Teresa Armienti.

«Gli immobili di via Calderara sono di proprietà del Comune e lo scorso 27 ottobre è stato compiuto un sopralluogo, su incarico del Comune stesso, che ha permesso di accertare il guasto dell’impianto termico causato, principalmente, dai danni procurati, nostro malgrado, da gravi atti vandalici – spiega il presidente di Atc -. Negli alloggi non occupati, che sono la maggior parte, sono stati divelti i radiatori, lasciati i tubi aperti e, in alcuni tratti, sono state addirittura spaccate le colonne principali; ciò ha originato notevoli allagamenti, soprattutto nei locali box auto. Per questo grave motivo, si è reso necessario svuotare l’impianto al fine di evitare ulteriori danni, soprattutto nell’autorimessa di proprietà̀ di terzi. Per poterlo rimettere in funzione, sarebbero necessari interventi di manutenzione straordinaria con costi a carico della proprietà, che è il Comune».

«In questi stabili, inoltre, non risultano assegnatari regolari ma che, dal sopralluogo effettuato, si è riscontrata la sola presenza di abusivi o persone nei cui confronti è in esecuzione procedura di decadenza per morosità colpevole – aggiunge Marchioni -. In un’ottica contenimento della spesa, abbiamo proposto al Comune di chiudere le scale e non i singoli alloggi. Va, infine, rilevato che la convenzione gestionale tra Atc e il Comune relativa a questi immobili, così come per gli altri interessati dagli importanti lavori di riqualificazione finanziati con i fondi Pnrr, è stata revocata a partire dal 25 settembre 2023 e pertanto ogni eventuale intervento, oltre che decisione, è di competenza comunale».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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«Le poche persone che vivono ancora lì, quasi esclusivamente donne con bambini, sono abusive, e questo è un dato da considerare, ma non sono persone che possono essere abbandonate - prosegue Baroni -. Il riscaldamento non funziona e non c'è nemmeno l'acqua: certamente non è stato fatto apposta, ma questo è un segnale chiaro che significa "vene dovete andare". Sono, però, persone che vanno seguite e accompagnate in un percorso. Invece sembra che chi deve intervenire agisca per conto proprio senza una proposta concreta. Il Comune non ha nemmeno provato a trovare una soluzione».

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«Gli immobili di via Calderara sono di proprietà del Comune e lo scorso 27 ottobre è stato compiuto un sopralluogo, su incarico del Comune stesso, che ha permesso di accertare il guasto dell’impianto termico causato, principalmente, dai danni procurati, nostro malgrado, da gravi atti vandalici - spiega il presidente di Atc -. Negli alloggi non occupati, che sono la maggior parte, sono stati divelti i radiatori, lasciati i tubi aperti e, in alcuni tratti, sono state addirittura spaccate le colonne principali; ciò ha originato notevoli allagamenti, soprattutto nei locali box auto. Per questo grave motivo, si è reso necessario svuotare l’impianto al fine di evitare ulteriori danni, soprattutto nell’autorimessa di proprietà̀ di terzi. Per poterlo rimettere in funzione, sarebbero necessari interventi di manutenzione straordinaria con costi a carico della proprietà, che è il Comune».

«In questi stabili, inoltre, non risultano assegnatari regolari ma che, dal sopralluogo effettuato, si è riscontrata la sola presenza di abusivi o persone nei cui confronti è in esecuzione procedura di decadenza per morosità colpevole - aggiunge Marchioni -. In un'ottica contenimento della spesa, abbiamo proposto al Comune di chiudere le scale e non i singoli alloggi. Va, infine, rilevato che la convenzione gestionale tra Atc e il Comune relativa a questi immobili, così come per gli altri interessati dagli importanti lavori di riqualificazione finanziati con i fondi Pnrr, è stata revocata a partire dal 25 settembre 2023 e pertanto ogni eventuale intervento, oltre che decisione, è di competenza comunale».

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