Accoltellò un uomo in corso XXIII Marzo, arrestato in Sicilia

L'episodio risale al 14 agosto dello scorso anno. Vittima e aggressore si erano conosciuti nel carcere di Novara

Accoltellò un uomo in corso XXIII Marzo, arrestato in Sicilia. Un uomo di 38 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato nella mattinata di ieri, 13 aprile, nel messinese, accusato di aver accoltellato un amico, 39enne, riducendolo in fin di vita. L’episodio, avvenuto in corso XXIII Marzo all’angolo con via Dell’Abbadia, risale al 14 agosto dello scorso anno quando l’uomo, da poco uscito di prigione per rapina aggravata, aveva accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore un amico in gravissime condizioni a cause delle ferite inferte al fegato, allo sterno e alla testa tanto da essere sottoposto a un intervento in emergenza per cercare di fermare l’emorragia.

Ai sanitari l’accompagnatore aveva riferito che l’amico era stato accoltellato senza precisare il luogo e l’eventuale autore del fatto, ma cercando di depistare facendo riferimento alla zona di viale Curtatone. «Le indagini, però, ci hanno condotto sul reale luogo dell’evento – ha spiegato il vice questore, Massimo Auneddu -. Un sopralluogo capillare ci ha inoltre permesso di trovare sull’asfalto la lama sporca di sangue usata per l’aggressione: un modello prodotto in un solo comune della provincia di Novara e venduto in pochi esemplari. È stato proprio durante il sopralluogo che il 38enne è tornato sul posto sostenendo di essere lì perchè preoccupato per la compagna che lavorava nelle vicinanze. Dall’attività investigativa, invece, è emerso che le motivazioni riferite non erano valide e che tra la vittima e l’aggressore era intercorsa una serie di telefonate e messaggi, oltre al fatto che i due erano venuti in contatto mentre si trovavano in carcere».

Nel frattempo il sospettato, domiciliato a Novara, si era reso irreperibile. Le indagini hanno, in seguito, portato la Squadra mobile a individuarlo in provincia di Messina dove era impiegato nell’edilizia. Il grave quadro indiziario è stato accolto dall’autorità giudiziaria consentendo al Gip del tribunale di Novara di emettere il provvedimento restrittivo per il reato di tentato omicidio e porto abusivo di armi; l’accusato è stato arrestato e accompagnato nel carcere di Barcellona (Messina). Inoltre, durante la perquisizione nella casa in cui il 38enne aveva abitato nel suo soggiorno novarese, sono stati rivenuti alcuni esemplari di coltello simili a quello utilizzato per l’aggressione.

«La motivazione alla base del tentato omicidio non è nota – ha concluso il vice questore – sono state fatte ipotesi che saranno affrontate nelle fasi successive del processo».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Accoltellò un uomo in corso XXIII Marzo, arrestato in Sicilia

L’episodio risale al 14 agosto dello scorso anno. Vittima e aggressore si erano conosciuti nel carcere di Novara

Accoltellò un uomo in corso XXIII Marzo, arrestato in Sicilia. Un uomo di 38 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato nella mattinata di ieri, 13 aprile, nel messinese, accusato di aver accoltellato un amico, 39enne, riducendolo in fin di vita. L’episodio, avvenuto in corso XXIII Marzo all’angolo con via Dell’Abbadia, risale al 14 agosto dello scorso anno quando l’uomo, da poco uscito di prigione per rapina aggravata, aveva accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore un amico in gravissime condizioni a cause delle ferite inferte al fegato, allo sterno e alla testa tanto da essere sottoposto a un intervento in emergenza per cercare di fermare l’emorragia.

Ai sanitari l’accompagnatore aveva riferito che l’amico era stato accoltellato senza precisare il luogo e l’eventuale autore del fatto, ma cercando di depistare facendo riferimento alla zona di viale Curtatone. «Le indagini, però, ci hanno condotto sul reale luogo dell’evento – ha spiegato il vice questore, Massimo Auneddu -. Un sopralluogo capillare ci ha inoltre permesso di trovare sull’asfalto la lama sporca di sangue usata per l’aggressione: un modello prodotto in un solo comune della provincia di Novara e venduto in pochi esemplari. È stato proprio durante il sopralluogo che il 38enne è tornato sul posto sostenendo di essere lì perchè preoccupato per la compagna che lavorava nelle vicinanze. Dall’attività investigativa, invece, è emerso che le motivazioni riferite non erano valide e che tra la vittima e l’aggressore era intercorsa una serie di telefonate e messaggi, oltre al fatto che i due erano venuti in contatto mentre si trovavano in carcere».

Nel frattempo il sospettato, domiciliato a Novara, si era reso irreperibile. Le indagini hanno, in seguito, portato la Squadra mobile a individuarlo in provincia di Messina dove era impiegato nell’edilizia. Il grave quadro indiziario è stato accolto dall’autorità giudiziaria consentendo al Gip del tribunale di Novara di emettere il provvedimento restrittivo per il reato di tentato omicidio e porto abusivo di armi; l’accusato è stato arrestato e accompagnato nel carcere di Barcellona (Messina). Inoltre, durante la perquisizione nella casa in cui il 38enne aveva abitato nel suo soggiorno novarese, sono stati rivenuti alcuni esemplari di coltello simili a quello utilizzato per l’aggressione.

«La motivazione alla base del tentato omicidio non è nota – ha concluso il vice questore – sono state fatte ipotesi che saranno affrontate nelle fasi successive del processo».

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