Proprio la settimana scorsa la coppia residente nell’Astigiano è stata arrestata dai carabinieri di Villanova d’Asti con l’accusa di aver commesso 47 furti alle gettoniere delle casette dell’acqua e delle cabine per fototessere. Grazie a un rilevatore Gps sulla loro auto sono tracciati tutti i viaggi che i due hanno fatto in mezzo Nord Italia in concomitanza esatta con le effrazioni delle gettoniere e i furti denunciati. Uno di questi furti è avvenuto a dicembre in corso XXIII Marzo a Novara e ieri (lunedì) la coppia, E.B. lei e S.F., lui, residenti ad Antignano d’Asti, è comparsa in tribunale per la direttissima dell’arresto compiuto dalla polizia di Stato che aveva intercettato in città l’auto segnalata. Il difensore degli imputati ha già concordato un patteggiamento a 1 anno e 4 mesi di reclusione che si perfezionerà alla prossima udienza, in febbraio.
Durante le perquisizione a bordo dell’auto su cui viaggiavano i ladri, i poliziotti hanno trovato numerosi attrezzi da scasso e una cassa contenente circa duecento euro in monete, oltre a banconote di piccolo taglio. Il colpo novarese aveva fruttato circa 300, 400 euro. Il questore di Novara ha anche emesso nei loro confronti un provvedimento di divieto di ritorno nel Comune.
Dai pochi elementi trapelati sulle ragioni di questi raid, che erano diventati ormai la fonte di reddito della coppia, sembra che l’uomo avesse perso il lavoro a causa del Covid e, dovendo far fronte ad importanti responsabilità familiari avesse cominciato a forzare le gettoniere scoprendo che, vista la popolarità di questo tipo di approvvigionamento di acqua, erano dei buoni bancomat gratuiti.