Accusato di violenza sessuale, condannato a 4 anni

Quattro anni: questa la sentenza emessa questa mattina dal Collegio del Tribunale di  Novara per un ventenne chiamato in aula a rispondere dell’accusa di violenza sessuale su una ragazza, all’epoca dei fatti, ancora minorenne. Per l’accusa, che ha concluso con la richiesta di condanna alla pena finale di 6 anni, nessun dubbio sulla sua colpevolezza: «la ragazza (che non si è costituita parte civile e che era stata ascoltata con la formula dell’incidente probatorio, ndr) è assolutamente credibibile».

Lui, l’imputato, di contro, si è sempre difeso sostenendo che la giovane era consenziente.

Un’ora di camera di consiglio, quindi la sentenza di condanna a 4 anni. Il difensore ha preannunciato appello.

 

 

Quello celebrato questa mattina è uno dei primi processi che arrivano in aula alla ripresa dell’attività con le regole formulate dal presidente del Tribunale che prevedono, utilizzo dei dispositivi e distanziamento a parte, che si celebrino prioritariamente, almeno per quanto riguarda il dibattimento, solo quelli in fase avanzata, senza la presenza di testimoni o con un numero limitato degli stessi. Obbligatoria la mascherina e, all’ingresso, la compilazione di un’autocertificazione.

 

 

 

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Daniela Fornara

Daniela Fornara

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Accusato di violenza sessuale, condannato a 4 anni

Quattro anni: questa la sentenza emessa questa mattina dal Collegio del Tribunale di  Novara per un ventenne chiamato in aula a rispondere dell’accusa di violenza sessuale su una ragazza, all’epoca dei fatti, ancora minorenne. Per l’accusa, che ha concluso con la richiesta di condanna alla pena finale di 6 anni, nessun dubbio sulla sua colpevolezza: «la ragazza (che non si è costituita parte civile e che era stata ascoltata con la formula dell’incidente probatorio, ndr) è assolutamente credibibile».

Lui, l’imputato, di contro, si è sempre difeso sostenendo che la giovane era consenziente.

Un’ora di camera di consiglio, quindi la sentenza di condanna a 4 anni. Il difensore ha preannunciato appello.

 

 

Quello celebrato questa mattina è uno dei primi processi che arrivano in aula alla ripresa dell’attività con le regole formulate dal presidente del Tribunale che prevedono, utilizzo dei dispositivi e distanziamento a parte, che si celebrino prioritariamente, almeno per quanto riguarda il dibattimento, solo quelli in fase avanzata, senza la presenza di testimoni o con un numero limitato degli stessi. Obbligatoria la mascherina e, all’ingresso, la compilazione di un’autocertificazione.

 

 

 

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata