Si è spento all’età di 85 anni Vittorio Campana, socio fondatore dell’Associazione per i Gemellaggi Novaresi e già vicepresidente del sodalizio con delega ai rapporti con la città di Chalon-sur-Saône.
Era nato a Novara il 3 febbraio 1937. Da tre anni e mezzo si era ritirato a vita privata. Molto conosciuto in città, era stato dipendente Banca Popolare per 35 anni. Il lavoro lo aveva portato a Parigi per alcuni stage. Da lì era il suo amore per la Francia e successivamente, grazie all’associazione gemellaggi, per la Borgogna, terra del “bon vivre” come amava ricordare lui stesso.
«Vittorio Campana – ricorda il presidente dell’associazione Gemellaggi, Luca Pasi – era stato un precursore dell’attività dell’associazione gemellaggi, aveva organizzato un incontro di calcio tra gli avvocati novaresi e il Comune di Chalon nel lontano ’86 e nel 1997 aveva contribuito alla fondazione del nostro sodalizio di cui era stato vicepresidente per 20 anni. Era letteralmente innamorato della città di Chalon, con la quale aveva costruito negli anni importanti rapporti di amicizia. A Chalon aveva portato tantissimi novaresi e molti chalonnesi avevano potuto conoscere la nostra città proprio grazie a lui, che non mancava di aprire le porte della sua casa per manifestare l’accoglienza e l’affetto della nostra città».
Campana nel 2017, prima di ammalarsi, aveva ceduto il testimone a Ezio Romano. «Sostituirlo – dice proprio Romano – non è stato facile. Tutti a Chalon lo ricordano con grande affetto. Era il simbolo della nostra città, resterà nel cuore degli chalonnesi e di tanti novaresi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo per le numerose iniziative organizzate, tra cui i tornei internazionali di calcio che avevano coinvolto centinaia di giovani a Novara e in Francia».
Lascia la moglie Nella, le figlie Sabrina e Paola e i tre nipoti Aurora, Alessandro e Alberto.