Aggredisce una donna e cerca di spogliarla, ma lei reagisce e scappa. Poi, grazie alla descrizione del molestatore fornita dalla vittima, i carabinieri riescono a rintracciarlo e arrestarlo. Per tentativo di violenza sessuale, fallito, avvenuto lo scorso agosto in corso della Vittoria a Novara, nell’area a ridosso del canale Quintino Sella, G.I., nigeriano di 30 anni senza fissa dimora e senza documenti (e sul quale pende anche un ordine di espulsione mai eseguito), è stato condannato a 3 anni di reclusione con giudizio abbreviato, per tentata violenza sessuale. L’uomo si trova attualmente in carcere e per lui il pm aveva chiesto 4 anni.
Il giorno dei fatti una quarantenne novarese stava portando a passeggio il suo cane, quando all’improvviso uno sconosciuto le si era avvicinata. L’uomo le era saltato addosso, l’aveva spintonata a terra e cercato di toglierle i vestiti. Lei si era messa a urlare, ma in zona non c’era nessuno. Poi però era riuscita a liberarsi dalla presa e fuggire assieme al suo cagnolino. Infine era andata a fare denuncia in caserma. Prima di essere accompagnala al pronto soccorso per medicare le lievi ferite della caduta a terra, aveva fornito una descrizione molto accurata e particolareggiata del violentatore.
Partendo da lì i carabinieri, sospettando che il responsabile potesse essere qualcuno che girava spesso nella zona in cui si erano verificati i fatti, avevano effettuato alcuni sopralluoghi e alla fine, due giorni dopo le molestie, avevano rintracciato l’autore in un cascinale disabitato, che probabilmente era diventato anche il luogo in cui il clandestino bivaccava e trascorreva la notte. All’interrogatorio si era avvalso della facoltà di non rispondere.