Piomba in casa della conoscente, passando dal balcone, e poi la aggredisce a calci e pugni, chiudendola a chiave in bagno. Alla fine, visto che i vicini vengono a vedere richiamati dai rumori e dalle urla, scappa portandosi via il cellulare della donna. Per l’episodio consumatasi il 18 settembre dello scorso anno, nell’abitazione di una giovane nel rione di Sant’Agabio a Novara, M.W., 25enne marocchino in Italia senza fissa dimora e in carcere dal momento dei fatti, è stato condannato in tribunale a 5 anni di reclusione e 2.780 euro di multa, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
E’ stato processato con giudizio immediato con le accuse di rapina e lesioni personali. Prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio ha chiesto scusa, dicendosi pentito. Fra il giovane e la vittima dell’aggressione c’era una conoscenza pregressa. Per motivi che non ha voluto chiarire, lo scorso 18 settembre era entrato nell’appartamento della donna e l’aveva malmenata, per rubarle il cellulare. Poi l’aveva trascinata e chiusa nel bagno portandosi via le chiavi, in modo che non potesse chiedere aiuto. Le urla della donna avevano però richiamato l’attenzione dei vicini di casa che avevano allertato le forze dell’ordine. Lei era stata medicata al pronto soccorso con una prognosi di dieci giorni, mentre nel frattempo si erano messe in moto le ricerche dell’uomo.
Il giudice aveva emesso un’ordinanza di cattura che era stata eseguita pochi giorni dopo.