Aiga: due donne si contendono l’eredità di Cerniglia

La sezione novarese dell'Associazione dei giovani avvocati chiamata martedì al voto per rinnovare i suoi organismi. All'attuale vicepresidente uscente Sabrina Faccio si contrappone una lista guidata da Marzia Bonsignore

La sezione novarese dell’Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) è chiamata martedì prossimo, 20 luglio, a rinnovare i suoi organismi. A raccogliere l’eredità di Alessio Cerniglia, non più ricandidabile alla presidenza per aver raggiunto il numero massimo di mandati, si è da tempo impegnata l’attuale vicepresidente vicario Sabrina Faccio, sostenuta tra l’altro da Cerniglia. La vera notizia è però quella che la sua non sarà una candidatura “unitaria”. A contrapporsi sarà un’altra donna, la consigliera nazionale Marzia Bonsignore (al centro nella foto), che proprio questa mattina, giovedì 15 luglio, ha presentato la sua lista, “Costruire la comunità Aiga”.


Più che a mettere in evidenza la “frattura” venutasi a creare all’interno della locale sezione dell’associazione (133 sono i giovani patrocinatori legali iscritti, più una trentina di “sostenitori”… fuori quota) a fronte dei 546 componenti il Foro di Novara), Bonsignore ha illustrato i principali contenuti del suo programma, un vero e proprio “manifesto” che invita «Aiga a sviluppare una “comunità” di amici e professionisti, che non può prescindere da trasparenza, democraticità, meritevolezza e inclusività. L’associazione dovrà essere una “casa” dove ciascuno potrà sentirsi a proprio agio, anche come ospite. Per questo a nostro avviso appaiono necessarie una modifica dello Statuto sociale, così da consentire ai soci di esercitare con maggiore facilità il diritto di elettorato attivo e passivo, e una precisa e puntuale regolamentazione delle modalità di svolgimento del congresso elettorale».


Tre sono i tre grandi tempi in agenda: «Una serie di servizi e supporti nei confronti dei giovani che iniziano la professione e i praticanti, uno spazio di confronto e di formazione, la realizzazione di progetti che dovranno avere come base una solida rete di relazioni sul territorio, collaborando non solo con l’Ordine degli avvocati e le altre realtà forensi, ma anche con le istituzioni e le altre associazioni di giovani professionisti e imprenditori. Il nostro scopo – ha concluso – è quello di restituire ad Aiga Novara una “brand reputation” in linea con le capacità e potenzialità che possiede e non ancora espresse nella loro totalità».

Nella lista che candida Marzia Bonsignore alla presidenza di Aiga Novara nutrita è la componente femminile, rappresentata da Federica Airò Farulla, Alessia Bignoli, Letizia Blösch, Federica Bolla, Federica Bonfiglio, Marianna Casella, Valentina Chianese, Anna Carmela Del Sorbo, Ilaria Fortina, Erika Garavaglia, Federica Gessa, Chiaro Lo Castro, Barbara Martinuzzi. Tre soli gli uomini: Fabrizio Ciardi, Tommaso Mazzini e Daniele Nicolò Messina.

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La sezione novarese dell’Associazione dei giovani avvocati chiamata martedì al voto per rinnovare i suoi organismi. All’attuale vicepresidente uscente Sabrina Faccio si contrappone una lista guidata da Marzia Bonsignore

La sezione novarese dell'Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) è chiamata martedì prossimo, 20 luglio, a rinnovare i suoi organismi. A raccogliere l'eredità di Alessio Cerniglia, non più ricandidabile alla presidenza per aver raggiunto il numero massimo di mandati, si è da tempo impegnata l'attuale vicepresidente vicario Sabrina Faccio, sostenuta tra l'altro da Cerniglia. La vera notizia è però quella che la sua non sarà una candidatura “unitaria”. A contrapporsi sarà un'altra donna, la consigliera nazionale Marzia Bonsignore (al centro nella foto), che proprio questa mattina, giovedì 15 luglio, ha presentato la sua lista, “Costruire la comunità Aiga”.


Più che a mettere in evidenza la “frattura” venutasi a creare all'interno della locale sezione dell'associazione (133 sono i giovani patrocinatori legali iscritti, più una trentina di “sostenitori”… fuori quota) a fronte dei 546 componenti il Foro di Novara), Bonsignore ha illustrato i principali contenuti del suo programma, un vero e proprio “manifesto” che invita «Aiga a sviluppare una “comunità” di amici e professionisti, che non può prescindere da trasparenza, democraticità, meritevolezza e inclusività. L'associazione dovrà essere una “casa” dove ciascuno potrà sentirsi a proprio agio, anche come ospite. Per questo a nostro avviso appaiono necessarie una modifica dello Statuto sociale, così da consentire ai soci di esercitare con maggiore facilità il diritto di elettorato attivo e passivo, e una precisa e puntuale regolamentazione delle modalità di svolgimento del congresso elettorale».


Tre sono i tre grandi tempi in agenda: «Una serie di servizi e supporti nei confronti dei giovani che iniziano la professione e i praticanti, uno spazio di confronto e di formazione, la realizzazione di progetti che dovranno avere come base una solida rete di relazioni sul territorio, collaborando non solo con l'Ordine degli avvocati e le altre realtà forensi, ma anche con le istituzioni e le altre associazioni di giovani professionisti e imprenditori. Il nostro scopo - ha concluso - è quello di restituire ad Aiga Novara una “brand reputation” in linea con le capacità e potenzialità che possiede e non ancora espresse nella loro totalità».

Nella lista che candida Marzia Bonsignore alla presidenza di Aiga Novara nutrita è la componente femminile, rappresentata da Federica Airò Farulla, Alessia Bignoli, Letizia Blösch, Federica Bolla, Federica Bonfiglio, Marianna Casella, Valentina Chianese, Anna Carmela Del Sorbo, Ilaria Fortina, Erika Garavaglia, Federica Gessa, Chiaro Lo Castro, Barbara Martinuzzi. Tre soli gli uomini: Fabrizio Ciardi, Tommaso Mazzini e Daniele Nicolò Messina.

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